Terremoto di magnitudo ML 3.7 del 20-05-2012 ore 04:42:16 (Italia) in zona: 3 km E San Felice sul Panaro (MO)

Un terremoto di magnitudo ML 3.7 è avvenuto nella zona: 3 km E San Felice sul Panaro (MO), il

  • 20-05-2012 02:42:16 (UTC)
  • 20-05-2012 04:42:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8410, 11.1760 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Felice sul Panaro MO 3 10900 10900
Camposanto MO 7 3201 14101
Medolla MO 8 6308 20409
Finale Emilia MO 10 15699 36108
Mirandola MO 10 23875 59983
Cavezzo MO 11 7026 67009
Crevalcore BO 13 13465 80474
San Prospero MO 13 5860 86334
Ravarino MO 14 6233 92567
San Possidonio MO 15 3619 96186
Cento FE 16 35686 131872
San Giovanni del Dosso MN 16 1248 133120
Poggio Rusco MN 16 6625 139745
Bomporto MO 16 10157 149902
Concordia sulla Secchia MO 17 8641 158543
Pieve di Cento BO 18 7019 165562
Sant'Agostino FE 18 6853 172415
Villa Poma MN 18 2023 174438
Magnacavallo MN 18 1561 175999
San Giacomo delle Segnate MN 18 1639 177638
Schivenoglia MN 18 1203 178841
Bastiglia MO 19 4193 183034
Sant'Agata Bolognese BO 20 7291 190325
Bondeno FE 20 14655 204980

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a E di Carpi (70699 abitanti)
29 Km a NE di Modena (184973 abitanti)
35 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
41 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
46 Km a E di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
55 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
67 Km a E di Parma (192836 abitanti)
68 Km a S di Verona (258765 abitanti)
69 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
83 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
84 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
84 Km a SW di Vicenza (112953 abitanti)
94 Km a W di Ravenna (159116 abitanti)
96 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
97 Km a NW di Forlì (117913 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 3.8 2012-05-20
02:42:18
44.7778 11.3415 10 2014-10-21
12:19:34
Sala Sismica INGV-Roma 1371191
Bollettino
Rev1000
ML 3.7 2012-05-20
02:42:16
44.8413 11.1755 10 2014-09-19
08:14:18
Bollettino Sismico Italiano INGV 4865541
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2012-05-20 02:42:16 ± 0.18
Latitudine 44.8413 ± 0.0063
Longitudine 11.1755 ± 0.0089
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 4865541

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 680
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 671
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 263
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 680.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 98
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.38
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.09443
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.29862
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

ML:3.7

Campo Valore
Valore 3.7
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 4865541
Agenzia INGV
Autore Manually reviewed by Franco Mele
Tempo di creazione (UTC) 2014-09-18 12:47:05

ML:3.8

Campo Valore
Valore 3.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 0
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1371191
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2012-05-23 20:09:35
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.CTI.HHZ. 2012-05-20T02:42:41.15 0.6 undecidable manual P 15 138.861 38 -0.49 36
IV.MABI.HHZ. 2012-05-20T02:42:41.60 0.3 undecidable manual P 339 144.1446 38 -0.86 46
IV.CRND.HNE. 2012-05-20T02:42:40.21 0.6 undecidable manual P 30 128.1717 38 0.23 39
IV.CTL8.EHZ. 2012-05-20T02:42:39.32 0.6 undecidable manual P 294 120.7902 38 0.49 37
IV.SALO.HHZ. 2012-05-20T02:42:35.82 0.6 undecidable manual P 330 100.122 38 0.21 41
IV.SANR.HNE. 2012-05-20T02:42:34.78 0.6 undecidable manual P 21 94.8384 38 -0.02 43
IV.ROVR.HHE. 2012-05-20T02:42:34.31 0.3 undecidable manual P 355 89.7435 38 0.31 62
IV.FNVD.HHE. 2012-05-20T02:42:32.83 0.6 undecidable manual P 183 74.8695 38 1.14 31
IV.ERBM.EHZ. 2012-05-20T02:42:32.23 1.0 undecidable manual P 232 76.2681 38 0.31 21
IV.NOVE.EHE. 2012-05-20T02:42:32.30 0.6 undecidable manual S 263 36.4413 50 -0.77 39
IV.TREG.HNZ. 2012-05-20T02:42:32.36 0.6 undecidable manual P 359 75.6687 38 0.55 40
IV.FIU.EHZ. 2012-05-20T02:42:31.40 0.6 undecidable manual S 132 33.4443 50 -0.34 45
IV.TEOL.HHZ. 2012-05-20T02:42:30.37 0.3 undecidable manual P 34 69.6747 38 -0.52 61
IV.ZOVE.HNE. 2012-05-20T02:42:30.69 0.6 undecidable manual P 20 72.1722 38 -0.59 39
IV.MODE.HNE. 2012-05-20T02:42:30.70 0.6 undecidable manual S 217 29.4483 50 0.69 41
IV.MNTV.HNE. 2012-05-20T02:42:28.82 0.6 undecidable manual P 319 45.621 50 0.61 41
IV.OPPE.HNE. 2012-05-20T02:42:27.72 0.3 undecidable manual P 360 51.8037 38 -0.39 65
IV.SERM.EHZ. 2012-05-20T02:42:27.00 0.6 undecidable manual S 27 20.9679 50 0.73 41
IV.NOVE.EHE. 2012-05-20T02:42:25.14 0.3 undecidable manual P 263 36.4413 50 -0.77 59
IV.FIU.EHZ. 2012-05-20T02:42:24.72 0.3 undecidable manual P 132 33.4443 50 -0.43 67
IV.MODE.HNE. 2012-05-20T02:42:24.73 0.3 undecidable manual P 217 29.4483 50 0.57 64
IV.RAVA.EHZ. 2012-05-20T02:42:24.80 0.3 undecidable manual S 205 10.4784 133 0.05 75
IV.SBPO.HHE. 2012-05-20T02:42:24.20 1.0 undecidable manual P 319 30.747 50 -0.27 23
IV.SERM.EHZ. 2012-05-20T02:42:22.42 0.3 undecidable manual P 27 20.9679 50 0.4 69
IV.RAVA.EHZ. 2012-05-20T02:42:21.10 0.1 negative manual P 205 10.4784 133 -0.05 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.ERBM.EHN. ML:3.6 0.005390000000000001 0.84 AML other m 2012-05-20T02:43:00.74
IV.ERBM.EHE. ML:3.5 0.004865 0.9 AML other m 2012-05-20T02:43:07.65
IV.SALO.HHN. ML:4.0 0.00905 0.84 AML other m 2012-05-20T02:42:52.27
IV.SALO.HHE. ML:3.8 0.006984999999999999 0.6 AML other m 2012-05-20T02:42:56.90
IV.TEOL.HHN. ML:3.8 0.01037 0.46 AML other m 2012-05-20T02:42:42.62
IV.TEOL.HHE. ML:4.1 0.0225 0.9 AML other m 2012-05-20T02:42:45.73
IV.TREG.HNE. ML:3.4 0.0037800000000000004 1.48 AML other m 2012-05-20T02:42:46.59
IV.TREG.HNN. ML:3.7 0.007730000000000001 1 AML other m 2012-05-20T02:42:48.03
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download