Terremoto di magnitudo ML 4.8 del 20-05-2012 ore 04:06:12 (Italia) in zona: 4 km E Mirandola (MO)

Un terremoto di magnitudo ML 4.8 è avvenuto nella zona: 4 km E Mirandola (MO), il

  • 20-05-2012 02:06:12 (UTC)
  • 20-05-2012 04:06:12 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8790, 11.1200 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mirandola MO 4 23875 23875
San Felice sul Panaro MO 5 10900 34775
Medolla MO 5 6308 41083
Cavezzo MO 8 7026 48109
San Possidonio MO 10 3619 51728
Camposanto MO 10 3201 54929
San Giovanni del Dosso MN 10 1248 56177
Poggio Rusco MN 11 6625 62802
Concordia sulla Secchia MO 11 8641 71443
San Giacomo delle Segnate MN 13 1639 73082
San Prospero MO 13 5860 78942
Schivenoglia MN 13 1203 80145
Villa Poma MN 14 2023 82168
Finale Emilia MO 15 15699 97867
Magnacavallo MN 15 1561 99428
Ravarino MO 17 6233 105661
Pieve di Coriano MN 17 1035 106696
Moglia MN 17 5600 112296
Novi di Modena MO 17 10247 122543
Crevalcore BO 17 13465 136008
Bomporto MO 18 10157 146165
Quistello MN 18 5595 151760
Quingentole MN 19 1203 152963
Bastiglia MO 19 4193 157156
Carbonara di Po MN 20 1297 158453
Revere MN 20 2521 160974

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a E di Carpi (70699 abitanti)
30 Km a NE di Modena (184973 abitanti)
40 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
44 Km a E di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
46 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
57 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
63 Km a E di Parma (192836 abitanti)
63 Km a S di Verona (258765 abitanti)
75 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
82 Km a SW di Vicenza (112953 abitanti)
84 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
89 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
91 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
100 Km a NW di Ravenna (159116 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 4.8 2012-05-20
02:06:12
44.8787 11.1202 5 2014-09-19
08:14:18
Bollettino Sismico Italiano INGV 4854701
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2012-05-20 02:06:12 ± 0.16
Latitudine 44.8787 ± 0.0054
Longitudine 11.1202 ± 0.0114
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 4854701

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 920
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 530
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 254
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 920.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.34
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.12321
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.96048
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:4.8

Campo Valore
Valore 4.8
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 4854701
Agenzia INGV
Autore Manually reviewed by Franco Mele
Tempo di creazione (UTC) 2014-09-18 12:47:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MAGA.HHE. 2012-05-20T02:06:33.46 0.3 undecidable manual P 339 106.6155 38 -0.48 58
IV.VOBA.HNE. 2012-05-20T02:06:32.58 0.6 undecidable manual P 331 97.4247 38 0.06 43
IV.ROVR.HHZ. 2012-05-20T02:06:30.52 0.6 undecidable manual P 357 85.248 38 -0.11 43
IV.FNVD.HHE. 2012-05-20T02:06:30.43 0.6 undecidable manual P 180 78.8655 38 0.8 36
IV.NOVE.EHE. 2012-05-20T02:06:28.96 0.6 undecidable manual S 254 33.0447 50 -0.23 47
IV.TEOL.HHZ. 2012-05-20T02:06:27.83 1.0 undecidable manual P 39 68.8755 38 -0.25 22
IV.SBPO.HHZ. 2012-05-20T02:06:26.44 0.6 undecidable manual S 321 24.753 50 0.87 38
IV.FIU.EHE. 2012-05-20T02:06:23.25 0.3 undecidable manual P 132 39.4272 50 -0.21 70
IV.NOVE.EHE. 2012-05-20T02:06:21.44 0.3 undecidable manual P 254 33.0447 50 -0.41 67
IV.RAVA.EHZ. 2012-05-20T02:06:20.96 0.3 undecidable manual S 180 13.6752 110 0.42 69
IV.SBPO.HHZ. 2012-05-20T02:06:20.23 0.6 undecidable manual P 321 24.753 50 0.45 45
IV.MODE.HNZ. 2012-05-20T02:06:20.83 0.3 undecidable manual P 206 30.747 50 -0.44 67
IV.RAVA.EHZ. 2012-05-20T02:06:16.96 0.1 undecidable manual P 180 13.6752 110 0.06 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CRND.HNN. ML:4.8 0.0425 0.86 AML other m 2012-05-20T02:07:08.74
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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