Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 25-04-1986 ore 06:23:33 (Italia) in zona: 2 km NW Mura (BS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km NW Mura (BS), il

  • 25-04-1986 04:23:33 (UTC)
  • 25-04-1986 06:23:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7280, 10.3360 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mura BS 2 796 796
Pertica Alta BS 2 563 1359
Casto BS 4 1778 3137
Pertica Bassa BS 4 651 3788
Lodrino BS 5 1698 5486
Marmentino BS 5 675 6161
Vestone BS 6 4390 10551
Bione BS 6 1386 11937
Irma BS 6 132 12069
Tavernole sul Mella BS 8 1303 13372
Barghe BS 8 1189 14561
Lavenone BS 8 555 15116
Preseglie BS 8 1514 16630
Bovegno BS 9 2226 18856
Provaglio Val Sabbia BS 9 918 19774
Agnosine BS 9 1790 21564
Pezzaze BS 9 1500 23064
Collio BS 9 2108 25172
Marcheno BS 10 4364 29536
Odolo BS 10 1985 31521
Sabbio Chiese BS 10 3905 35426
Treviso Bresciano BS 10 545 35971
Lumezzane BS 10 22644 58615
Idro BS 11 1966 60581
Gardone Val Trompia BS 13 11657 72238
Caino BS 13 2151 74389
Anfo BS 13 486 74875
Sarezzo BS 13 13553 88428
Vallio Terme BS 14 1405 89833
Bagolino BS 15 3897 93730
Villa Carcina BS 15 11004 104734
Vobarno BS 15 8103 112837
Concesio BS 16 15465 128302
Nave BS 16 11029 139331
Capovalle BS 17 369 139700
Bovezzo BS 17 7516 147216
Villanuova sul Clisi BS 17 5773 152989
Roè Volciano BS 17 4574 157563
Sale Marasino BS 17 3362 160925
Brione BS 17 714 161639
Gavardo BS 17 12056 173695
Zone BS 17 1076 174771
Polaveno BS 18 2555 177326
Collebeato BS 18 4622 181948
Sulzano BS 19 1917 183865
Serle BS 19 3023 186888
Pian Camuno BS 19 4638 191526
Bondone TN 19 670 192196
Marone BS 19 3238 195434
Artogne BS 19 3660 199094
Gianico BS 19 2160 201254
Pisogne BS 20 8022 209276
Ome BS 20 3205 212481
Monte Isola BS 20 1754 214235
Paitone BS 20 2130 216365

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
52 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
61 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
70 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
72 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
84 Km a E di Monza (122671 abitanti)
88 Km a E di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
89 Km a E di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
90 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
94 Km a E di Milano (1345851 abitanti)
96 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
97 Km a E di Como (84495 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 3.6
1986-04-25
04:23:33
45.728 10.336 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 25989
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-25 04:23:33 ± 0.228
Latitudine 45.7280 ± 0.0128
Longitudine 10.3360 ± 0.0122
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25989

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1712.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 153
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02995
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25989
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:41

ML:3.6

Campo Valore
Valore 3.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 25989
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PS9.Z. 1986-04-25T04:24:32.50 10.0 undecidable manual SN 176 2.0091 -0.38 0.5
--.BDI.Z. 1986-04-25T04:24:25.00 10.0 undecidable manual SN 173 1.6761 0.09 0.7
--.CVF.Z. 1986-04-25T04:24:24.80 10.0 undecidable manual PN 199 3.33 -0.92 0.2
--.GEN.Z. 1986-04-25T04:24:23.80 10.0 undecidable manual SN 217 1.6317 -0.24 0.6
--.SOO.Z. 1986-04-25T04:24:16.80 10.0 undecidable manual PN 243 2.5752 1.25 0.1
--.RRL.Z. 1986-04-25T04:24:16.30 10.0 undecidable manual PN 253 2.6196 0.26 1.2
--.IMP.Z. 1986-04-25T04:24:14.30 10.0 undecidable manual PN 224 2.4975 -0.11 1.3
--.CRE.Z. 1986-04-25T04:24:13.30 10.0 undecidable manual PN 150 2.3865 0.34 1.1
--.CO9.Z. 1986-04-25T04:24:12.00 10.0 undecidable manual SN 213 1.1433 -0.34 0.6
--.ROB.Z. 1986-04-25T04:24:11.20 10.0 undecidable manual PN 231 2.2422 0.3 1.2
--.FIN.Z. 1986-04-25T04:24:09.30 10.0 undecidable manual PN 225 2.1312 -0.07 1.5
--.PS9.Z. 1986-04-25T04:24:08.20 10.0 undecidable manual PN 176 2.0091 0.59 0.8
--.VEA.Z. 1986-04-25T04:24:07.60 10.0 undecidable manual SG 211 0.9657 0.13 0.7
--.CTI.Z. 1986-04-25T04:24:07.00 10.0 undecidable manual SG 70 0.9657 -0.16 1
--.BDI.Z. 1986-04-25T04:24:03.30 10.0 undecidable manual PN 173 1.6761 0.29 1.5
--.GEN.Z. 1986-04-25T04:24:02.50 10.0 undecidable manual PN 217 1.6317 -0.01 1.7
--.CO9.Z. 1986-04-25T04:23:55.50 10.0 undecidable manual PN 213 1.1433 -0.25 1.6
--.CTI.Z. 1986-04-25T04:23:52.50 10.0 undecidable manual PG 70 0.9657 -0.26 1.6
--.VEA.Z. 1986-04-25T04:23:52.00 10.0 undecidable manual PG 211 0.9657 -0.94 0.4
--.MDI.Z. 1986-04-25T04:23:51.00 10.0 undecidable manual SG 276 0.4329 0.94 0.1
--.MDI.Z. 1986-04-25T04:23:42.30 10.0 undecidable manual PG 276 0.4329 -0.59 0.9
--.SAL.Z. 1986-04-25T04:23:41.00 10.0 undecidable manual SG 132 0.1665 0.84 0.3
--.SAL.Z. 1986-04-25T04:23:37.00 10.0 positive manual PG 132 0.1665 -0.17 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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