Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 18-04-1986 ore 07:50:17 (Italia) in zona: 1 km SE Cellio (VC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km SE Cellio (VC), il

  • 18-04-1986 05:50:17 (UTC)
  • 18-04-1986 07:50:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7530, 8.3190 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cellio VC 1 810 810
Breia VC 2 174 984
Valduggia VC 3 2056 3040
Quarona VC 4 4158 7198
Borgosesia VC 5 12922 20120
Pogno NO 5 1479 21599
Madonna del Sasso VB 6 399 21998
San Maurizio d'Opaglio NO 6 3050 25048
Civiasco VC 6 263 25311
Pella NO 7 1011 26322
Arola VB 7 243 26565
Soriso NO 7 761 27326
Serravalle Sesia VC 7 4994 32320
Guardabosone VC 8 346 32666
Postua VC 8 569 33235
Grignasco NO 8 4582 37817
Varallo VC 8 7262 45079
Orta San Giulio NO 9 1185 46264
Gargallo NO 9 1850 48114
Gozzano NO 9 5575 53689
Crevacuore BI 9 1545 55234
Ailoche BI 10 346 55580
Bolzano Novarese NO 10 1180 56760
Cesara VB 10 603 57363
Pettenasco NO 10 1380 58743
Ameno NO 10 860 59603
Miasino NO 10 820 60423
Maggiora NO 11 1686 62109
Caprile BI 11 189 62298
Briga Novarese NO 11 2978 65276
Boca NO 11 1278 66554
Nonio VB 11 876 67430
Cavallirio NO 12 1335 68765
Sostegno BI 12 774 69539
Pray BI 12 2180 71719
Armeno NO 12 2167 73886
Prato Sesia NO 12 1908 75794
Coggiola BI 13 1875 77669
Borgomanero NO 13 21735 99404
Invorio NO 13 4446 103850
Sabbia VC 13 58 103908
Vocca VC 13 174 104082
Quarna Sotto VB 13 388 104470
Portula BI 14 1269 105739
Cravagliana VC 14 251 105990
Cureggio NO 14 2654 108644
Quarna Sopra VB 14 259 108903
Romagnano Sesia NO 14 3974 112877
Lozzolo VC 14 822 113699
Colazza NO 15 430 114129
Villa del Bosco BI 15 374 114503
Paruzzaro NO 15 2165 116668
Curino BI 15 469 117137
Omegna VB 15 15398 132535
Gattinara VC 16 8084 140619
Pisano NO 16 793 141412
Soprana BI 16 726 142138
Trivero BI 16 5764 147902
Balmuccia VC 16 112 148014
Roasio VC 16 2366 150380
Oleggio Castello NO 16 2036 152416
Gattico NO 16 3430 155846
Scopa VC 17 381 156227
Germagno VB 17 197 156424
Nebbiuno NO 17 1831 158255
Mezzana Mortigliengo BI 17 521 158776
Valstrona VB 17 1253 160029
Rossa VC 17 180 160209
Scopello VC 18 387 160596
Loreglia VB 18 246 160842
Meina NO 18 2479 163321
Massiola VB 18 127 163448
Veruno NO 18 1872 165320
Casapinta BI 18 422 165742
Fontaneto d'Agogna NO 18 2659 168401
Boccioleto VC 18 205 168606
Brusnengo BI 18 2054 170660
Mosso BI 18 1526 172186
Pila VC 19 142 172328
Strona BI 19 1083 173411
Cressa NO 19 1631 175042
Massino Visconti NO 19 1049 176091
Arona NO 19 14152 190243
Valle Mosso BI 19 3403 193646
Cervatto VC 19 47 193693
Masserano BI 19 2129 195822
Ghemme NO 19 3656 199478
Gignese VB 19 966 200444
Bogogno NO 19 1308 201752
Brovello-Carpugnino VB 20 701 202453
Comignago NO 20 1233 203686
Fobello VC 20 196 203882
Casale Corte Cerro VB 20 3461 207343
Dormelletto NO 20 2583 209926

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a W di Gallarate (53343 abitanti)
40 Km a W di Varese (80799 abitanti)
42 Km a NW di Novara (104380 abitanti)
44 Km a W di Busto Arsizio (83106 abitanti)
50 Km a W di Legnano (60262 abitanti)
60 Km a W di Como (84495 abitanti)
61 Km a W di Rho (50434 abitanti)
64 Km a NW di Vigevano (63310 abitanti)
73 Km a W di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
75 Km a W di Milano (1345851 abitanti)
75 Km a W di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
77 Km a W di Monza (122671 abitanti)
90 Km a NE di Torino (890529 abitanti)
91 Km a NW di Pavia (72576 abitanti)
95 Km a N di Asti (76202 abitanti)
96 Km a N di Alessandria (93943 abitanti)
97 Km a NE di Moncalieri (57294 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-04-18
05:50:17
45.753 8.319 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 25769
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-18 05:50:17 ± 0.677
Latitudine 45.7530 ± 0.0297
Longitudine 8.3190 ± 0.0368
Profondità (km) 11 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25769

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4369.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 159
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03481
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BSF.Z. 1986-04-18T05:51:22.40 10.0 undecidable manual SN 333 2.3199 -0.32 0.6
--.BGF.Z. 1986-04-18T05:51:15.80 10.0 undecidable manual PN 283 3.8628 -0.43 1
--.SSF.Z. 1986-04-18T05:51:11.20 10.0 undecidable manual PN 293 3.5631 -0.81 0.8
--.LBF.Z. 1986-04-18T05:51:06.50 10.0 undecidable manual PN 293 3.2301 -1.01 0.7
--.BSF.Z. 1986-04-18T05:50:56.60 10.0 undecidable manual PN 333 2.3199 1.6 0.3
--.LPG.Z. 1986-04-18T05:50:54.40 10.0 undecidable manual SN 257 1.1211 0.22 0.7
--.LSD.Z. 1986-04-18T05:50:45.50 10.0 undecidable manual SG 250 0.8658 -1.29 0.3
--.STV.Z. 1986-04-18T05:50:44.50 10.0 undecidable manual PN 205 1.6539 -1.31 0.6
--.FIN.Z. 1986-04-18T05:50:44.80 10.0 undecidable manual PN 182 1.5318 0.5 1.6
--.ROB.Z. 1986-04-18T05:50:44.80 10.0 undecidable manual PN 192 1.4874 1.35 0.6
--.BN9.Z. 1986-04-18T05:50:42.00 10.0 undecidable manual PN 239 1.3431 0.42 1.7
--.SOO.Z. 1986-04-18T05:50:42.70 10.0 undecidable manual PN 214 1.5096 -1.17 0.8
--.RRL.Z. 1986-04-18T05:50:42.30 10.0 undecidable manual PN 232 1.3542 0.52 1.6
--.LPG.Z. 1986-04-18T05:50:39.60 10.0 undecidable manual PN 257 1.1211 1.08 0.9
--.VEA.Z. 1986-04-18T05:50:39.70 10.0 undecidable manual PN 132 1.2543 -0.63 1.5
--.LSD.Z. 1986-04-18T05:50:33.40 10.0 undecidable manual PG 250 0.8658 -0.85 1.2
--.ORX.Z. 1986-04-18T05:50:28.50 10.0 undecidable manual SG 242 0.2553 0.95 0.4
--.ORO.Z. 1986-04-18T05:50:28.20 10.0 undecidable manual SG 241 0.2553 0.58 0.9
--.ORX.Z. 1986-04-18T05:50:23.40 10.0 undecidable manual PG 242 0.2553 0.26 1.8
--.ORO.Z. 1986-04-18T05:50:23.50 10.0 undecidable manual PG 241 0.2553 0.31 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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