Terremoto di magnitudo Md 3.6 del 27-03-1986 ore 09:58:59 (Italia) in zona: 1 km N Cassino (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.6 è avvenuto nella zona: 1 km N Cassino (FR), il

  • 27-03-1986 08:58:59 (UTC)
  • 27-03-1986 09:58:59 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5000, 13.8330 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cassino FR 1 36142 36142
Villa Santa Lucia FR 5 2632 38774
Sant'Elia Fiumerapido FR 5 6166 44940
Cervaro FR 6 8109 53049
Piedimonte San Germano FR 7 6535 59584
Terelle FR 8 422 60006
Pignataro Interamna FR 8 2595 62601
Vallerotonda FR 9 1581 64182
Belmonte Castello FR 9 739 64921
San Vittore del Lazio FR 9 2636 67557
Aquino FR 11 5370 72927
Sant'Apollinare FR 11 1919 74846
Acquafondata FR 11 263 75109
San Giorgio a Liri FR 12 3164 78273
Viticuso FR 12 353 78626
Castrocielo FR 12 3965 82591
San Pietro Infine CE 12 944 83535
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 13 966 84501
Villa Latina FR 13 1241 85742
Colle San Magno FR 13 699 86441
Rocca d'Evandro CE 13 3283 89724
Atina FR 14 4316 94040
Conca Casale IS 15 200 94240
Pontecorvo FR 15 13242 107482
Sant'Andrea del Garigliano FR 15 1505 108987
Roccasecca FR 15 7365 116352
Castelnuovo Parano FR 15 883 117235
Vallemaio FR 15 937 118172
San Biagio Saracinisco FR 15 349 118521
Casalattico FR 16 574 119095
Mignano Monte Lungo CE 17 3250 122345
Picinisco FR 17 1218 123563
Ausonia FR 18 2619 126182
Esperia FR 18 3828 130010
Coreno Ausonio FR 18 1644 131654
Casalvieri FR 18 2698 134352
Venafro IS 18 11280 145632
Gallinaro FR 18 1269 146901
Settefrati FR 19 728 147629
Pozzilli IS 19 2380 150009
Filignano IS 19 648 150657
Colfelice FR 20 1932 152589

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
63 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
66 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
71 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
73 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
76 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
76 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
76 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
76 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
77 Km a E di Latina (125985 abitanti)
81 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
87 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
88 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
89 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
90 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
91 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
99 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
99 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.6 1986-03-27
08:58:59
41.5 13.833 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 24979
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-03-27 08:58:59 ± 0.139
Latitudine 41.5000 ± 0.0109
Longitudine 13.8330 ± 0.0131
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 24979

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1629.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00186
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01101
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:3.6

Campo Valore
Valore 3.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 24979
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:26:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1986-03-27T08:59:23.52 10.0 undecidable manual PN 316 1.221 0 0.9
--.TR9.Z. 1986-03-27T08:59:22.80 10.0 undecidable manual PN 112 1.1433 0.49 0.4
--.FG2.Z. 1986-03-27T08:59:21.26 10.0 undecidable manual PG 72 1.0323 0.6 0.3
--.AQU.Z. 1986-03-27T08:59:19.10 10.0 undecidable manual PG 339 0.9102 0.76 0.1
--.SOR.Z. 1986-03-27T08:59:19.40 10.0 undecidable manual PG 157 0.9879 -0.43 0.6
--.RDP.Z. 1986-03-27T08:59:17.52 10.0 positive manual PG 287 0.8769 -0.1 2.2
--.DUI.Z. 1986-03-27T08:59:10.31 10.0 negative manual PG 70 0.4884 -0.27 1.9
--.SGG.Z. 1986-03-27T08:59:09.00 10.0 undecidable manual PG 105 0.4218 -0.26 0.9
--.MSC.Z. 1986-03-27T08:59:07.30 10.0 undecidable manual PG 161 0.3219 0.22 1
--.SD1.Z. 1986-03-27T08:59:04.23 10.0 positive manual PG 355 0.2109 -0.32 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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