Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 28-12-1995 ore 08:41:01 (Italia) in zona: 1 km NW Falerone (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NW Falerone (FM), il

  • 28-12-1995 07:41:01 (UTC)
  • 28-12-1995 08:41:01 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1170, 13.4710 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Falerone FM 1 3337 3337
Monte Vidon Corrado FM 1 731 4068
Montappone FM 2 1682 5750
Massa Fermana FM 4 963 6713
Servigliano FM 4 2336 9049
Montegiorgio FM 6 6851 15900
Belmonte Piceno FM 6 646 16546
Sant'Angelo in Pontano MC 6 1436 17982
Loro Piceno MC 7 2401 20383
Penna San Giovanni MC 8 1108 21491
Mogliano MC 8 4696 26187
Ripe San Ginesio MC 9 852 27039
Monsampietro Morico FM 9 659 27698
Monteleone di Fermo FM 9 395 28093
Magliano di Tenna FM 10 1452 29545
Monte San Martino MC 10 765 30310
Francavilla d'Ete FM 10 964 31274
Grottazzolina FM 11 3398 34672
Colmurano MC 11 1263 35935
Santa Vittoria in Matenano FM 11 1330 37265
Rapagnano FM 11 2145 39410
Montottone FM 11 979 40389
Petriolo MC 12 1998 42387
Urbisaglia MC 12 2628 45015
Gualdo MC 12 815 45830
Montelparo FM 12 778 46608
Monte San Pietrangeli FM 12 2458 49066
San Ginesio MC 13 3498 52564
Smerillo FM 13 365 52929
Monte Rinaldo FM 13 379 53308
Monte Giberto FM 13 801 54109
Torre San Patrizio FM 14 2048 56157
Montefalcone Appennino FM 14 424 56581
Ortezzano FM 15 774 57355
Monte Vidon Combatte FM 15 433 57788
Corridonia MC 15 15430 73218
Ponzano di Fermo FM 15 1674 74892
Petritoli FM 16 2335 77227
Sarnano MC 16 3264 80491
Monte San Giusto MC 17 8191 88682
Camporotondo di Fiastrone MC 17 563 89245
Force AP 17 1354 90599
Cessapalombo MC 17 512 91111
Amandola FM 18 3629 94740
Montalto delle Marche AP 18 2122 96862
Comunanza AP 18 3166 100028
Tolentino MC 18 20069 120097
Montegranaro FM 19 12990 133087
Montedinove AP 19 488 133575
Monte Urano FM 19 8353 141928
Rotella AP 19 906 142834
Belforte del Chienti MC 20 1886 144720
Pollenza MC 20 6618 151338
Carassai AP 20 1100 152438

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
54 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
56 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
65 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
85 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
87 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
88 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
89 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
91 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
95 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.3
1995-12-28
07:41:01
43.117 13.471 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 238709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-12-28 07:41:01 ± 0.61
Latitudine 43.1170 ± 0.0244
Longitudine 13.4710 ± 0.0643
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 238709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5887.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 210
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00486
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01279
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 238709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:45:58

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 238709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1995-12-28T07:41:34.20 10.0 undecidable manual SG 218 0.9213 1.08 0.4
--.FB9.Z. 1995-12-28T07:41:30.82 10.0 undecidable manual SG! 318 0.7548 3.32 0
--.AQU.Z. 1995-12-28T07:41:27.75 10.0 undecidable manual SG 183 0.7659 0.25 0.7
--.SDI.Z. 1995-12-28T07:41:26.50 10.0 undecidable manual PN 169 1.4208 -0.22 1.3
--.PQ9.Z. 1995-12-28T07:41:24.00 10.0 undecidable manual PN 182 1.0878 1.86 0.3
--.ARV.Z. 1995-12-28T07:41:21.10 10.0 undecidable manual SG 314 0.5439 0.77 0.6
--.MNS.Z. 1995-12-28T07:41:17.93 10.0 undecidable manual PG 218 0.9213 -1.53 0.6
--.FB9.Z. 1995-12-28T07:41:16.77 10.0 undecidable manual PG 318 0.7548 0.45 1.7
--.AQU.Z. 1995-12-28T07:41:15.60 10.0 undecidable manual PG 183 0.7659 -0.72 1.5
--.ASS.Z. 1995-12-28T07:41:13.31 10.0 undecidable manual PG 264 0.5883 0.03 1.9
--.ARV.Z. 1995-12-28T07:41:11.10 10.0 undecidable manual PG 314 0.5439 -1.08 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download