Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 26-12-1995 ore 12:15:58 (Italia) in zona: 2 km E Gualdo (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km E Gualdo (MC), il

  • 26-12-1995 11:15:58 (UTC)
  • 26-12-1995 12:15:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0600, 13.3610 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gualdo MC 2 815 815
Penna San Giovanni MC 5 1108 1923
Sant'Angelo in Pontano MC 5 1436 3359
Sarnano MC 6 3264 6623
San Ginesio MC 7 3498 10121
Monte San Martino MC 7 765 10886
Amandola FM 9 3629 14515
Smerillo FM 9 365 14880
Ripe San Ginesio MC 9 852 15732
Cessapalombo MC 10 512 16244
Falerone FM 11 3337 19581
Servigliano FM 11 2336 21917
Camporotondo di Fiastrone MC 11 563 22480
Montefalcone Appennino FM 11 424 22904
Colmurano MC 12 1263 24167
Santa Vittoria in Matenano FM 12 1330 25497
Comunanza AP 12 3166 28663
Monte Vidon Corrado FM 12 731 29394
Montappone FM 12 1682 31076
Loro Piceno MC 13 2401 33477
Montefortino FM 13 1178 34655
Bolognola MC 13 142 34797
Massa Fermana FM 14 963 35760
Monteleone di Fermo FM 14 395 36155
Caldarola MC 14 1823 37978
Belmonte Piceno FM 15 646 38624
Montelparo FM 15 778 39402
Force AP 15 1354 40756
Belforte del Chienti MC 15 1886 42642
Urbisaglia MC 15 2628 45270
Acquacanina MC 15 121 45391
Monsampietro Morico FM 16 659 46050
Montegiorgio FM 16 6851 52901
Fiastra MC 17 559 53460
Mogliano MC 17 4696 58156
Tolentino MC 18 20069 78225
Montemonaco AP 18 604 78829
Monte Rinaldo FM 18 379 79208
Montottone FM 18 979 80187
Serrapetrona MC 19 966 81153
Palmiano AP 20 196 81349
Petriolo MC 20 1998 83347

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
55 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
63 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
79 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
79 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
80 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
88 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
91 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
96 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.1
1995-12-26
11:15:58
43.06 13.361 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 238289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-12-26 11:15:58 ± 0.522
Latitudine 43.0600 ± 0.0219
Longitudine 13.3610 ± 0.0495
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 238289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4699.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 199
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00461
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01247
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 238289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:45:35

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 238289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1995-12-26T11:16:39.88 10.0 undecidable manual SN 298 1.1544 2.11 0.1
--.MNS.Z. 1995-12-26T11:16:28.23 10.0 undecidable manual SG 216 0.8325 0.25 0.8
--.FB9.Z. 1995-12-26T11:16:27.34 10.0 undecidable manual SG 325 0.7548 1.89 0.2
--.SDI.Z. 1995-12-26T11:16:25.17 10.0 undecidable manual PN 165 1.3875 1.09 0.9
--.AQU.Z. 1995-12-26T11:16:22.73 10.0 undecidable manual SG 177 0.6993 -0.97 0.5
--.CRE.Z. 1995-12-26T11:16:21.45 10.0 undecidable manual PN 298 1.1544 0.42 1.6
--.PQ9.Z. 1995-12-26T11:16:19.40 10.0 undecidable manual PG 177 1.0323 -0.01 1.8
--.ARV.Z. 1995-12-26T11:16:18.53 10.0 undecidable manual SG 324 0.5328 0.38 0.8
--.ASS.Z. 1995-12-26T11:16:17.99 10.0 undecidable manual SG 270 0.5106 0.35 0.8
--.MNS.Z. 1995-12-26T11:16:15.40 10.0 undecidable manual PG 216 0.8325 0.02 2
--.FB9.Z. 1995-12-26T11:16:12.30 10.0 undecidable manual PG 325 0.7548 -1.89 0.4
--.AQU.Z. 1995-12-26T11:16:12.26 10.0 undecidable manual PG 177 0.6993 -0.64 1.7
--.ASS.Z. 1995-12-26T11:16:08.34 10.0 undecidable manual PG 270 0.5106 -1.07 1.2
--.ARV.Z. 1995-12-26T11:16:08.50 10.0 undecidable manual PG 324 0.5328 -1.2 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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