Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 03-11-1995 ore 15:22:38 (Italia) in zona: 2 km SW San Gregorio da Sassola (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km SW San Gregorio da Sassola (RM), il

  • 03-11-1995 14:22:38 (UTC)
  • 03-11-1995 15:22:38 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9100, 12.8550 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Gregorio da Sassola RM 2 1619 1619
Casape RM 3 744 2363
Poli RM 4 2418 4781
Gallicano nel Lazio RM 5 6334 11115
Castel Madama RM 8 7399 18514
Tivoli RM 8 56533 75047
Castel San Pietro Romano RM 8 902 75949
Zagarolo RM 8 17843 93792
Palestrina RM 8 21672 115464
Pisoniano RM 9 770 116234
Ciciliano RM 9 1336 117570
Capranica Prenestina RM 10 351 117921
Rocca di Cave RM 10 377 118298
San Cesareo RM 11 15153 133451
Sambuci RM 11 925 134376
San Vito Romano RM 11 3273 137649
Cerreto Laziale RM 11 1118 138767
San Polo dei Cavalieri RM 12 2992 141759
Gerano RM 12 1263 143022
Colonna RM 12 4287 147309
Cave RM 12 11287 158596
Vicovaro RM 12 4019 162615
Genazzano RM 13 6036 168651
Saracinesco RM 13 185 168836
Marcellina RM 13 7280 176116
Labico RM 14 6379 182495
Rocca Santo Stefano RM 14 975 183470
Guidonia Montecelio RM 15 88673 272143
Bellegra RM 15 2887 275030
Rocca Priora RM 15 11962 286992
Mandela RM 15 917 287909
Monte Compatri RM 15 11978 299887
Rocca Canterano RM 15 196 300083
Monte Porzio Catone RM 15 8693 308776
Valmontone RM 16 15959 324735
Canterano RM 16 351 325086
Olevano Romano RM 16 6687 331773
Anticoli Corrado RM 16 915 332688
Roccagiovine RM 16 263 332951
Marano Equo RM 17 779 333730
Agosta RM 17 1765 335495
Roviano RM 17 1351 336846
Roiate RM 18 737 337583
Sant'Angelo Romano RM 18 5018 342601
Cineto Romano RM 18 601 343202
Frascati RM 18 22087 365289
Licenza RM 19 1011 366300
Palombara Sabina RM 19 13269 379569
Artena RM 20 14276 393845
Cervara di Roma RM 20 455 394300
Arsoli RM 20 1586 395886

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
15 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
26 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
31 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
39 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
40 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
49 Km a N di Latina (125985 abitanti)
53 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
55 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
67 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
74 Km a S di Terni (111501 abitanti)
84 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
90 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.8
1995-11-03
14:22:38
41.91 12.855 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 236099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-11-03 14:22:38 ± 0.176
Latitudine 41.9100 ± 0.0124
Longitudine 12.8550 ± 0.0174
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 236099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1997.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01918
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 236099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:43:31

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 236099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1995-11-03T14:23:28.00 10.0 undecidable manual SN 2 1.5762 0.11 0.6
--.ASS.Z. 1995-11-03T14:23:17.00 10.0 undecidable manual SN 352 1.1544 -0.72 0.3
--.PGD.Z. 1995-11-03T14:23:15.41 10.0 undecidable manual PN 337 2.1312 1.03 0.6
--.SFI.Z. 1995-11-03T14:23:14.00 10.0 undecidable manual PN 339 2.1201 -0.28 1
--.FB9.Z. 1995-11-03T14:23:11.18 10.0 undecidable manual PN 358 1.776 1.61 0.2
--.ARV.Z. 1995-11-03T14:23:08.17 10.0 undecidable manual PN 2 1.5762 1.25 0.5
--.SDI.Z. 1995-11-03T14:23:04.00 10.0 undecidable manual SG 105 0.7326 -0.88 0.4
--.ASS.Z. 1995-11-03T14:23:00.94 10.0 undecidable manual PN 352 1.1544 -0.11 1.6
--.AQU.Z. 1995-11-03T14:22:59.50 10.0 undecidable manual SG 42 0.5883 -0.92 0.3
--.MNS.Z. 1995-11-03T14:22:56.00 10.0 undecidable manual SG 344 0.4884 -0.92 0.3
--.PQ9.Z. 1995-11-03T14:22:54.00 10.0 undecidable manual SG 74 0.4107 -0.55 0.6
--.SDI.Z. 1995-11-03T14:22:53.50 10.0 undecidable manual PG 105 0.7326 -0.13 2
--.AQU.Z. 1995-11-03T14:22:51.40 10.0 undecidable manual PG 42 0.5883 0.34 2
--.MNS.Z. 1995-11-03T14:22:48.15 10.0 undecidable manual PG 344 0.4884 -0.89 0.7
--.PQ9.Z. 1995-11-03T14:22:48.58 10.0 undecidable manual PG 74 0.4107 0.91 1.1
--.RDP.Z. 1995-11-03T14:22:46.00 10.0 undecidable manual SG 214 0.1776 0.45 0.7
--.RMP.Z. 1995-11-03T14:22:45.00 10.0 undecidable manual SG 228 0.1443 0.66 0.6
--.RDP.Z. 1995-11-03T14:22:42.32 10.0 positive manual PG 214 0.1776 -0.16 3.8
--.RMP.Z. 1995-11-03T14:22:41.41 10.0 undecidable manual PG 228 0.1443 -0.37 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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