Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 17-03-1986 ore 04:52:06 (Italia) in zona: 4 km S Montespertoli (FI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km S Montespertoli (FI), il

  • 17-03-1986 03:52:06 (UTC)
  • 17-03-1986 04:52:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.6110, 11.0810 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montespertoli FI 4 13537 13537
Certaldo FI 8 16121 29658
Castelfiorentino FI 9 17504 47162
Tavarnelle Val di Pesa FI 9 7800 54962
San Casciano in Val di Pesa FI 10 17062 72024
Barberino Val d'Elsa FI 11 4386 76410
Gambassi Terme FI 13 4870 81280
Montelupo Fiorentino FI 14 14098 95378
Montaione FI 15 3700 99078
San Gimignano SI 16 7820 106898
Empoli FI 16 48109 155007
Impruneta FI 16 14615 169622
Poggibonsi SI 17 29196 198818
Capraia e Limite FI 17 7670 206488
Lastra a Signa FI 18 20156 226644
Scandicci FI 18 50609 277253
Signa FI 19 19179 296432
Greve in Chianti FI 19 13862 310294
San Miniato PI 20 27934 338228

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a SW di Scandicci (50609 abitanti)
23 Km a SW di Firenze (382808 abitanti)
30 Km a S di Prato (191150 abitanti)
38 Km a SE di Pistoia (90315 abitanti)
38 Km a NW di Siena (53903 abitanti)
53 Km a E di Lucca (89046 abitanti)
56 Km a E di Pisa (89158 abitanti)
63 Km a E di Livorno (159219 abitanti)
67 Km a W di Arezzo (99543 abitanti)
73 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
89 Km a SE di Massa (69479 abitanti)
94 Km a SE di Carrara (63133 abitanti)
95 Km a N di Grosseto (82087 abitanti)
97 Km a SW di Imola (69797 abitanti)
99 Km a SW di Faenza (58541 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-03-17
03:52:06
43.611 11.081 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 24339
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-03-17 03:52:06 ± 0.25
Latitudine 43.6110 ± 0.0167
Longitudine 11.0810 ± 0.0118
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 24339

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2083.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 170
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02161
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 24339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:26:15
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BVT.Z. 1986-03-17T03:52:48.60 10.0 undecidable manual SN 314 1.2543 0 0.5
--.ROB.Z. 1986-03-17T03:52:47.10 10.0 undecidable manual PN 287 2.3976 0.24 0.8
--.FIN.Z. 1986-03-17T03:52:42.90 10.0 undecidable manual PN 287 2.1423 -0.44 0.6
--.ARV.Z. 1986-03-17T03:52:33.50 10.0 undecidable manual PN 94 1.3431 1.13 0.1
--.ASS.Z. 1986-03-17T03:52:31.50 10.0 undecidable manual PN 115 1.2543 0.32 1.1
--.BVT.Z. 1986-03-17T03:52:31.20 10.0 undecidable manual PN 314 1.2543 0.21 1.2
--.CRE.Z. 1986-03-17T03:52:29.00 10.0 undecidable manual SG 88 0.6216 -1.02 0.1
--.BDI.Z. 1986-03-17T03:52:28.50 10.0 undecidable manual SG 322 0.5661 0.36 0.7
--.CRE.Z. 1986-03-17T03:52:20.00 10.0 positive manual PG 88 0.6216 -0.27 2.6
--.BDI.Z. 1986-03-17T03:52:18.50 10.0 undecidable manual PG 322 0.5661 -0.68 0.6
--.PS9.Z. 1986-03-17T03:52:16.20 10.0 negative manual PG 285 0.4107 -0.09 3
--.FIR.N. 1986-03-17T03:52:15.00 10.0 undecidable manual SG 37 0.1998 -0.06 0.6
--.FIR.Z. 1986-03-17T03:52:12.00 10.0 undecidable manual PG 37 0.1998 0.37 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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