Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 24-08-2016 ore 05:39:24 (Italia) in zona: 3 km W Amatrice (RI)

Un terremoto di magnitudo ML 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km W Amatrice (RI), il

  • 24-08-2016 03:39:24 (UTC)
  • 24-08-2016 05:39:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.6170, 13.2570 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Amatrice RI 3 2657 2657
Cittareale RI 8 482 3139
Accumoli RI 9 667 3806
Montereale AQ 10 2581 6387
Capitignano AQ 11 665 7052
Campotosto AQ 11 542 7594
Borbona RI 15 617 8211
Posta RI 17 694 8905
Cagnano Amiterno AQ 18 1369 10274
Arquata del Tronto AP 18 1178 11452
Barete AQ 19 737 12189
Crognaleto TE 20 1297 13486

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
37 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
50 Km a E di Terni (111501 abitanti)
59 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
74 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
80 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
80 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
81 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
82 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
89 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
97 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.1 2016-08-24
03:39:24
42.6172 13.2568 12 2016-10-06
10:10:59
Bollettino Sismico Italiano INGV 29374711
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-08-24 03:39:24 ± 0.07
Latitudine 42.6172 ± 0.0045
Longitudine 13.2568 ± 0.0061
Profondità (km) 12 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 29374711

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 545
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 168
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 47
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 540.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 39
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.11242
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.89033
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri della magnitudo

ML:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 29374711
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-09-22 13:20:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MGAB.HHZ. 2016-08-24T03:39:42.01 0.6 undecidable manual P 290 98.8233 90 0.52 39
IV.LPEL.HHZ. 2016-08-24T03:39:41.44 0.6 undecidable manual P 129 98.8233 90 -0.06 43
IV.GUMA.HHZ. 2016-08-24T03:39:40.99 0.3 undecidable manual S 7 49.8168 91 0.39 67
IV.FDMO.HHZ. 2016-08-24T03:39:40.08 0.6 undecidable manual S 344 48.5181 91 -0.17 44
IV.ATCC.EHZ. 2016-08-24T03:39:39.00 0.6 undecidable manual P 322 80.5638 90 0.33 42
IV.INTR.HHZ. 2016-08-24T03:39:39.16 0.3 undecidable manual P 141 85.6476 90 -0.3 62
IV.ARRO.EHZ. 2016-08-24T03:39:38.44 0.6 undecidable manual S 264 40.3263 91 0.38 45
IV.MTCE.HHZ. 2016-08-24T03:39:38.04 0.6 undecidable manual P 213 78.2661 90 -0.29 42
IV.FIAM.HHZ. 2016-08-24T03:39:38.21 0.6 undecidable manual S 196 40.4262 91 0.13 46
IV.CERT.HHZ. 2016-08-24T03:39:38.10 1.0 undecidable manual P 197 77.4669 90 -0.1 22
IV.SRES.HHZ. 2016-08-24T03:39:37.86 0.3 undecidable manual P 236 74.2701 90 0.15 66
IV.VCEL.EHZ. 2016-08-24T03:39:35.06 0.3 undecidable manual P 117 53.7018 91 0.51 63
IV.GIGS.HHZ. 2016-08-24T03:39:35.40 0.6 undecidable manual S 125 31.5462 91 -0.33 46
IV.T0110.HHZ. 2016-08-24T03:39:35.55 0.3 undecidable manual P 135 60.495 91 -0.04 69
IV.TRTR.HHZ. 2016-08-24T03:39:35.99 0.1 undecidable manual P 68 57.5979 91 0.85 73
IV.FDMO.HHZ. 2016-08-24T03:39:34.17 0.6 undecidable manual P 344 48.5181 91 0.43 44
IV.CESX.HHZ. 2016-08-24T03:39:34.58 0.3 undecidable manual P 269 54.7008 91 -0.11 68
IV.TERO.HHZ. 2016-08-24T03:39:34.10 0.6 undecidable manual S 89 28.3494 92 -0.77 40
IV.OFFI.HHZ. 2016-08-24T03:39:34.32 0.1 undecidable manual P 45 49.617 91 0.41 87
IV.NRCA.HNZ. 2016-08-24T03:39:33.58 0.3 undecidable manual S 334 26.6511 92 -0.84 55
IV.GUMA.HHZ. 2016-08-24T03:39:33.76 0.1 undecidable manual P 7 49.8168 91 -0.18 89
IV.FAGN.HHZ. 2016-08-24T03:39:33.52 0.6 undecidable manual P 145 47.3193 91 -0.03 47
IV.ARRO.EHZ. 2016-08-24T03:39:32.26 0.1 undecidable manual P 264 40.3263 91 -0.22 91
IV.FIAM.HHZ. 2016-08-24T03:39:32.48 0.1 positive manual P 196 40.4262 91 0 96
IV.CAMP.HHZ. 2016-08-24T03:39:31.18 0.3 undecidable manual S 126 15.3735 100 -0.23 72
MN.AQU.HHZ. 2016-08-24T03:39:31.01 0.3 undecidable manual P 157 31.6461 91 -0.12 72
IV.TERO.HHZ. 2016-08-24T03:39:30.20 0.1 positive manual P 89 28.3494 92 -0.43 89
IV.RM33.HNZ. 2016-08-24T03:39:30.90 0.3 undecidable manual S 196 12.4764 111 0.23 71
IV.GIGS.HHZ. 2016-08-24T03:39:30.76 0.3 undecidable manual P 125 31.5462 91 -0.37 68
IV.NRCA.HNZ. 2016-08-24T03:39:30.34 0.3 undecidable manual P 334 26.6511 92 -0.03 72
IV.RM33.HNZ. 2016-08-24T03:39:28.41 0.1 positive manual P 196 12.4764 111 0.2 96
IV.CAMP.HHZ. 2016-08-24T03:39:28.61 0.1 positive manual P 126 15.3735 100 -0.03 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.FIAM.HHN. ML:2.6 0.001523563 0.9808 AML other m 2016-08-24T03:39:42.11
IV.GUMA.HHE. ML:3.4 0.00714555 0.64 AML other m 2016-08-24T03:39:41.25
IV.GUMA.HNN. ML:3.4 0.0071361975 0.4496 AML other m 2016-08-24T03:39:41.79
IV.MTCE.HHN. ML:2.5 0.00048658889999999997 0.6192 AML other m 2016-08-24T03:39:54.57
IV.OFFI.HHE. ML:3.5 0.008050103500000001 0.4608 AML other m 2016-08-24T03:39:44.55
IV.RM33.HNN. ML:3.1 0.013879175 0.8608 AML other m 2016-08-24T03:39:31.11
IV.RM33.EHE. ML:3.2 0.01487959 0.6 AML other m 2016-08-24T03:39:31.32
IV.T0110.HHN. ML:3.0 0.0019376145 0.4192 AML other m 2016-08-24T03:39:46.81
IV.T0110.HHE. ML:3.0 0.0020795455 2.9184 AML other m 2016-08-24T03:39:47.51
IV.TERO.HNE. ML:3.1 0.0061454565 0.2784 AML other m 2016-08-24T03:39:34.46
IV.TERO.HHE. ML:3.1 0.006831193000000001 0.5792 AML other m 2016-08-24T03:39:34.45
IV.VCEL.EHE. ML:3.1 0.003176262 0.9392 AML other m 2016-08-24T03:39:44.52
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp not available