Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 24-08-2016 ore 04:36:43 (Italia) in zona: 5 km E Norcia (PG)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 5 km E Norcia (PG), il

  • 24-08-2016 02:36:43 (UTC)
  • 24-08-2016 04:36:43 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7850, 13.1560 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Norcia PG 5 4957 4957
Arquata del Tronto AP 12 1178 6135
Castelsantangelo sul Nera MC 12 281 6416
Accumoli RI 13 667 7083
Cascia PG 14 3217 10300
Preci PG 14 724 11024
Montegallo AP 16 523 11547
Visso MC 17 1107 12654
Ussita MC 18 444 13098
Cittareale RI 19 482 13580
Montemonaco AP 19 604 14184
Poggiodomo PG 20 117 14301
Cerreto di Spoleto PG 20 1075 15376

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
47 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
48 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
52 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
72 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
87 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
94 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
95 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
96 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
96 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.9 2016-08-24
02:36:43
42.7852 13.1558 10 2016-10-06
10:10:59
Bollettino Sismico Italiano INGV 29105021
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-08-24 02:36:43 ± 0.07
Latitudine 42.7852 ± 0.0036
Longitudine 13.1558 ± 0.0086
Profondità (km) 10 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 29105021

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 662
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 207
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 261
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 660.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 86
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.22
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.05756
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.41639
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 29105021
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-09-16 17:48:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SEF1.HNZ. 2016-08-24T02:36:58.07 0.6 undecidable manual S 337 43.5231 50 0.13 46
IV.GUMA.HNN. 2016-08-24T02:36:56.16 0.6 undecidable manual S 25 34.0437 50 0.75 39
IV.TERO.HNZ. 2016-08-24T02:36:56.64 0.6 undecidable manual S 116 40.7259 50 -0.56 42
IV.RM33.HNE. 2016-08-24T02:36:54.56 0.6 undecidable manual S 171 31.0467 50 -0.04 48
IV.CESI.HHZ. 2016-08-24T02:36:54.83 0.3 undecidable manual S 320 31.8459 50 0.02 73
IV.FDMO.HHZ. 2016-08-24T02:36:53.62 0.6 undecidable manual S 349 28.4493 50 -0.29 46
IV.LNSS.HHZ. 2016-08-24T02:36:52.44 0.3 undecidable manual S 205 22.3554 114 0.28 70
IV.OFFI.HHE. 2016-08-24T02:36:52.85 0.3 undecidable manual P 69 46.2204 50 0.54 63
IV.TERO.HNZ. 2016-08-24T02:36:51.19 0.6 undecidable manual P 116 40.7259 50 -0.28 45
IV.ARRO.EHZ. 2016-08-24T02:36:51.21 0.1 undecidable manual P 234 39.1275 50 -0.02 95
IV.FEMA.HNZ. 2016-08-24T02:36:51.87 0.6 undecidable manual S 336 21.4674 115 -0.01 49
IV.SEF1.HNZ. 2016-08-24T02:36:51.75 0.3 undecidable manual P 337 43.5231 50 -0.15 69
IV.CESI.HHZ. 2016-08-24T02:36:50.08 0.1 undecidable manual P 320 31.8459 50 -0.01 97
IV.GUMA.HNN. 2016-08-24T02:36:50.43 0.1 undecidable manual P 25 34.0437 50 -0.01 96
IV.RM33.HNE. 2016-08-24T02:36:49.83 0.3 undecidable manual P 171 31.0467 50 -0.14 71
IV.FDMO.HHZ. 2016-08-24T02:36:49.48 0.3 undecidable manual P 349 28.4493 50 -0.1 72
IV.LNSS.HHZ. 2016-08-24T02:36:48.66 0.1 undecidable manual P 205 22.3554 114 0.1 97
IV.FEMA.HNZ. 2016-08-24T02:36:48.41 0.3 undecidable manual P 336 21.4674 115 0.01 74
IV.NRCA.HNZ. 2016-08-24T02:36:47.48 0.3 undecidable manual S 328 6.3936 148 -0.32 71
IV.NRCA.HNZ. 2016-08-24T02:36:46.12 0.1 undecidable manual P 328 6.3936 148 0.07 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CESI.HHE. ML:2.8 0.00290343255 0.1232 AML other m 2016-08-24T02:36:55.00
IV.CESI.HHN. ML:3.0 0.0052463265000000005 0.1184 AML other m 2016-08-24T02:36:55.01
IV.LNSS.HHE. ML:3.1 0.008329739999999999 0.2208 AML other m 2016-08-24T02:36:52.53
IV.LNSS.HHN. ML:3.4 0.016122945000000003 0.12 AML other m 2016-08-24T02:36:52.65
IV.TERO.HNN. ML:2.6 0.00136105335 0.1056 AML other m 2016-08-24T02:36:56.82
IV.TERO.HHN. ML:2.7 0.0016133647 0.0992 AML other m 2016-08-24T02:36:56.82
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
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