Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 03-03-1986 ore 11:29:49 (Italia) in zona: 2 km SE Valle Agricola (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km SE Valle Agricola (CE), il

  • 03-03-1986 10:29:49 (UTC)
  • 03-03-1986 11:29:49 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4120, 14.2730 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Valle Agricola CE 2 890 890
Letino CE 5 712 1602
Raviscanina CE 5 1319 2921
Sant'Angelo d'Alife CE 6 2270 5191
Ailano CE 6 1369 6560
Prata Sannita CE 6 1502 8062
Gallo Matese CE 7 579 8641
Pratella CE 8 1565 10206
San Gregorio Matese CE 9 988 11194
Fontegreca CE 9 811 12005
Castello del Matese CE 10 1494 13499
Ciorlano CE 11 426 13925
Piedimonte Matese CE 11 11297 25222
Alife CE 11 7616 32838
Roccamandolfi IS 11 938 33776
Capriati a Volturno CE 12 1541 35317
Castelpizzuto IS 12 155 35472
Baia e Latina CE 12 2197 37669
Longano IS 13 690 38359
San Potito Sannitico CE 13 1925 40284
Pietravairano CE 14 2984 43268
San Massimo CB 15 855 44123
Vairano Patenora CE 15 6594 50717
Monteroduni IS 15 2264 52981
Sant'Agapito IS 15 1496 54477
Dragoni CE 16 2108 56585
Roccaromana CE 16 856 57441
Cantalupo nel Sannio IS 16 739 58180
Sesto Campano IS 16 2388 60568
Presenzano CE 17 1766 62334
Pietramelara CE 18 4722 67056
Castelpetroso IS 18 1680 68736
Santa Maria del Molise IS 18 665 69401
Pettoranello del Molise IS 18 460 69861
Bojano CB 18 8058 77919
Gioia Sannitica CE 19 3638 81557
Macchia d'Isernia IS 19 1035 82592
San Polo Matese CB 19 470 83062
Alvignano CE 19 4824 87886
Riardo CE 19 2321 90207
Campochiaro CB 20 646 90853
Macchiagodena IS 20 1854 92707
Isernia IS 20 21842 114549

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
49 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
52 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
53 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
54 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
54 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
56 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
57 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
64 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
65 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
66 Km a N di Portici (55274 abitanti)
67 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
70 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
71 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
77 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
82 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
87 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
91 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
97 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-03-03
10:29:49
41.412 14.273 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 23429
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-03-03 10:29:49 ± 0.402
Latitudine 41.4120 ± 0.0276
Longitudine 14.2730 ± 0.0358
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 23429

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4285.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 172
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01829
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 23429
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:25:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1986-03-03T10:30:39.00 10.0 undecidable manual SN 310 1.5318 0.91 0.5
--.ASS.Z. 1986-03-03T10:30:25.50 10.0 undecidable manual PN 324 2.0313 0.85 1
--.MNS.Z. 1986-03-03T10:30:18.50 10.0 undecidable manual PN 310 1.5318 0.81 1.3
--.SGO.Z. 1986-03-03T10:30:12.50 10.0 undecidable manual PN 137 1.1544 -0.03 2.1
--.SD1.Z. 1986-03-03T10:30:06.50 10.0 undecidable manual SG 310 0.444 -0.82 0.6
--.DUI.Z. 1986-03-03T10:30:02.00 10.0 undecidable manual SG 29 0.2775 1.16 0.4
--.SD1.Z. 1986-03-03T10:29:58.70 10.0 undecidable manual PG 310 0.444 -1.22 1
--.DUI.Z. 1986-03-03T10:29:55.00 10.0 undecidable manual PG 29 0.2775 -1.18 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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