Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 22-02-1986 ore 09:55:48 (Italia) in zona: 3 km N Fontegreca (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km N Fontegreca (CE), il

  • 22-02-1986 08:55:48 (UTC)
  • 22-02-1986 09:55:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4860, 14.1830 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fontegreca CE 3 811 811
Capriati a Volturno CE 4 1541 2352
Monteroduni IS 4 2264 4616
Gallo Matese CE 4 579 5195
Ciorlano CE 4 426 5621
Prata Sannita CE 6 1502 7123
Longano IS 7 690 7813
Letino CE 7 712 8525
Sant'Agapito IS 7 1496 10021
Macchia d'Isernia IS 9 1035 11056
Pratella CE 9 1565 12621
Valle Agricola CE 9 890 13511
Castelpizzuto IS 10 155 13666
Pozzilli IS 10 2380 16046
Ailano CE 11 1369 17415
Montaquila IS 11 2456 19871
Sesto Campano IS 11 2388 22259
Venafro IS 11 11280 33539
Isernia IS 12 21842 55381
Filignano IS 12 648 56029
Pettoranello del Molise IS 13 460 56489
Raviscanina CE 14 1319 57808
Fornelli IS 14 1909 59717
Roccamandolfi IS 14 938 60655
Colli a Volturno IS 14 1349 62004
Conca Casale IS 15 200 62204
Presenzano CE 15 1766 63970
Sant'Angelo d'Alife CE 15 2270 66240
Castelpetroso IS 16 1680 67920
Pesche IS 16 1661 69581
Carpinone IS 17 1157 70738
Vairano Patenora CE 17 6594 77332
Rocchetta a Volturno IS 17 1113 78445
Santa Maria del Molise IS 17 665 79110
Scapoli IS 18 680 79790
Cantalupo nel Sannio IS 18 739 80529
Pietravairano CE 18 2984 83513
Viticuso FR 18 353 83866
Mignano Monte Lungo CE 18 3250 87116
Miranda IS 19 1047 88163
San Massimo CB 19 855 89018
San Pietro Infine CE 19 944 89962
San Gregorio Matese CE 19 988 90950
Cerro al Volturno IS 20 1281 92231

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
47 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
57 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
62 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
62 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
64 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
64 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
65 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
65 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
71 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
72 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
75 Km a N di Portici (55274 abitanti)
76 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
79 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
82 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
87 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
91 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
96 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
98 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1986-02-22
08:55:48
41.486 14.183 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 23029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-22 08:55:48 ± 0.655
Latitudine 41.4860 ± 0.0391
Longitudine 14.1830 ± 0.0182
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 23029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4609.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 258
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01287
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 23029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:25:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1986-02-22T08:56:34.00 10.0 undecidable manual SN 309 1.4319 -0.17 0.6
--.AQU.Z. 1986-02-22T08:56:25.00 10.0 undecidable manual SG 326 1.0434 0.38 0.6
--.MNS.Z. 1986-02-22T08:56:15.50 10.0 undecidable manual PN 309 1.4319 0.74 0.8
--.AQU.Z. 1986-02-22T08:56:09.50 10.0 undecidable manual PG 326 1.0434 0.25 2
--.SD1.Z. 1986-02-22T08:56:01.50 10.0 undecidable manual SG 308 0.3552 -0.6 0.5
--.DUI.Z. 1986-02-22T08:55:59.50 10.0 undecidable manual SG 50 0.2553 0.78 0.3
--.SD1.Z. 1986-02-22T08:55:56.00 10.0 undecidable manual PG 308 0.3552 -0.24 2.1
--.DUI.Z. 1986-02-22T08:55:53.60 10.0 undecidable manual PG 50 0.2553 -0.7 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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