Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 11-02-1986 ore 04:30:23 (Italia) in zona: 3 km E Scigliano (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km E Scigliano (CS), il

  • 11-02-1986 03:30:23 (UTC)
  • 11-02-1986 04:30:23 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1210, 16.3360 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Scigliano CS 3 1226 1226
Pedivigliano CS 3 831 2057
Carpanzano CS 4 255 2312
Motta Santa Lucia CZ 5 845 3157
Soveria Mannelli CZ 5 3076 6233
Colosimi CS 6 1247 7480
Marzi CS 6 989 8469
Rogliano CS 7 5637 14106
Bianchi CS 7 1305 15411
Conflenti CZ 7 1392 16803
Altilia CS 7 711 17514
Belsito CS 7 923 18437
Santo Stefano di Rogliano CS 8 1725 20162
Parenti CS 8 2188 22350
Decollatura CZ 8 3159 25509
Martirano CZ 9 884 26393
Malito CS 9 783 27176
Grimaldi CS 9 1680 28856
Mangone CS 9 1891 30747
Martirano Lombardo CZ 10 1112 31859
Cellara CS 11 504 32363
Figline Vegliaturo CS 12 1137 33500
Panettieri CS 12 351 33851
Carlopoli CZ 13 1516 35367
Piane Crati CS 13 1423 36790
Platania CZ 13 2172 38962
Paterno Calabro CS 13 1398 40360
Aprigliano CS 13 2890 43250
Serrastretta CZ 14 3176 46426
San Mango d'Aquino CZ 14 1564 47990
Aiello Calabro CS 15 1729 49719
Cleto CS 15 1301 51020
Dipignano CS 15 4376 55396
Domanico CS 15 943 56339
Pietrafitta CS 16 1310 57649
Lamezia Terme CZ 16 70714 128363
Cicala CZ 17 968 129331
Lago CS 17 2624 131955
Pedace CS 17 1907 133862
San Pietro Apostolo CZ 17 1691 135553
Nocera Terinese CZ 17 4731 140284
Serra Pedace CS 18 986 141270
Carolei CS 18 3330 144600
Casole Bruzio CS 18 2578 147178
Feroleto Antico CZ 18 2171 149349
Serra d'Aiello CS 18 458 149807
Trenta CS 18 2633 152440
Spezzano Piccolo CS 19 2079 154519
Pianopoli CZ 19 2589 157108
Gizzeria CZ 19 4982 162090
San Pietro in Amantea CS 19 505 162595
Falerna CZ 20 4028 166623
Spezzano della Sila CS 20 4541 171164
Mendicino CS 20 9450 180614

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
20 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
33 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
68 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1986-02-11
03:30:23
39.121 16.336 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 22539
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-11 03:30:23 ± 0.309
Latitudine 39.1210 ± 0.0173
Longitudine 16.3360 ± 0.0522
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 22539

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4897.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01910
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 22539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:24:42
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1986-02-11T03:31:03.00 10.0 undecidable manual SN 329 1.1766 0.08 0.6
--.GIB.Z. 1986-02-11T03:30:59.50 10.0 undecidable manual PN 238 2.1201 0.42 0.9
--.BRT.Z. 1986-02-11T03:30:56.50 10.0 undecidable manual PN 19 1.8537 1.14 0.5
--.LCI.Z. 1986-02-11T03:30:56.00 10.0 undecidable manual PN 47 1.8204 1.09 0.5
--.SGO.Z. 1986-02-11T03:30:52.00 10.0 undecidable manual PN 331 1.6317 -0.35 1.1
--.RCI.Z. 1986-02-11T03:30:47.00 10.0 undecidable manual PN 208 1.1433 1.38 0.4
--.MG9.Z. 1986-02-11T03:30:45.50 10.0 undecidable manual PN 329 1.1766 -0.55 1.2
--.MSI.Z. 1986-02-11T03:30:45.50 10.0 undecidable manual PN 213 1.0989 0.55 1.2
--.ORI.Z. 1986-02-11T03:30:41.00 10.0 undecidable manual PG 4 0.9213 -0.95 0.8
--.GR9.Z. 1986-02-11T03:30:29.00 10.0 negative manual PG 166 0.3108 -1.02 1.4
--.ACI.Z. 1986-02-11T03:30:28.30 10.0 undecidable manual PG 335 0.2442 -0.39 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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