Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 06-02-1986 ore 08:26:25 (UTC) in zona: 3 km E Limone Piemonte (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 3 km E Limone Piemonte (CN), il

  • 06-02-1986 08:26:25 (UTC)
  • 06-02-1986 09:26:25 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.1960, 7.6100 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Limone Piemonte CN 3 1485 1485
Vernante CN 8 1178 2663
Robilante CN 14 2306 4969
Roaschia CN 15 107 5076
Peveragno CN 15 5543 10619
Chiusa di Pesio CN 15 3676 14295
Boves CN 16 9835 24130
Roccavione CN 17 2761 26891
Briga Alta CN 17 39 26930
Roccaforte Mondovì CN 18 2085 29015
Entracque CN 18 774 29789
Borgo San Dalmazzo CN 18 12468 42257
Frabosa Soprana CN 19 759 43016
Frabosa Sottana CN 19 1497 44513
Beinette CN 19 3423 47936
Valdieri CN 19 935 48871

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a S di Cuneo (56081 abitanti)
44 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
71 Km a W di Savona (61345 abitanti)
90 Km a S di Moncalieri (57294 abitanti)
91 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
98 Km a S di Torino (890529 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1986-02-06
08:26:25
44.196 7.61 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 22169
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-06 08:26:25 ± 0.33
Latitudine 44.1960 ± 0.0189
Longitudine 7.6100 ± 0.0163
Profondità (km) 11 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 22169

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2477.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 72
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 46
Numero di fasi 46
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.06476
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 40
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 40
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 22169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:24:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GRR.Z. 1986-02-06T08:28:10.40 10.0 undecidable manual PN 308 7.1817 0.42 0.9
--.FLN.Z. 1986-02-06T08:28:10.10 10.0 undecidable manual PN 312 7.1928 0.04 1
--.MFF.Z. 1986-02-06T08:27:53.90 10.0 undecidable manual PN 296 5.9385 0.98 0.6
--.EPF.Z. 1986-02-06T08:27:44.40 10.0 undecidable manual PN 259 5.3724 -0.81 0.8
--.LFF.Z. 1986-02-06T08:27:40.20 10.0 undecidable manual PN 280 4.9395 1 0.7
--.VOY.Z. 1986-02-06T08:27:39.00 10.0 undecidable manual PN 64 4.7841 1.91 0.1
--.LSF.Z. 1986-02-06T08:27:37.50 10.0 undecidable manual PN 297 4.7397 1.08 0.6
--.LPO.Z. 1986-02-06T08:27:34.90 10.0 undecidable manual PN 278 4.5954 0.38 1.3
--.RJF.Z. 1986-02-06T08:27:33.40 10.0 undecidable manual PN 286 4.4511 0.86 0.9
--.TCF.Z. 1986-02-06T08:27:31.30 10.0 undecidable manual PN 300 4.329 0.5 1.2
--.BGF.Z. 1986-02-06T08:27:28.00 10.0 undecidable manual PN 306 4.0848 0.55 1.2
--.MZF.Z. 1986-02-06T08:27:28.30 10.0 undecidable manual PN 301 4.0626 1.11 0.7
--.CDF.Z. 1986-02-06T08:27:28.10 10.0 undecidable manual PN 356 4.218 -1.1 0.7
--.BDI.Z. 1986-02-06T08:27:27.00 10.0 undecidable manual SN 92 2.1423 0.3 0.7
--.LOR.Z. 1986-02-06T08:27:26.40 10.0 undecidable manual PN 320 4.0293 -0.24 1.5
--.CAF.Z. 1986-02-06T08:27:26.80 10.0 undecidable manual PN 282 4.0071 0.41 1.4
--.SSF.Z. 1986-02-06T08:27:26.80 10.0 undecidable manual PN 316 4.0404 -0.1 1.5
--.AVF.Z. 1986-02-06T08:27:25.80 10.0 undecidable manual PN 312 3.9405 0.29 1.5
--.HAU.Z. 1986-02-06T08:27:24.50 10.0 undecidable manual PN 347 3.8961 -0.39 1.4
--.LBF.Z. 1986-02-06T08:27:23.40 10.0 undecidable manual PN 318 3.7629 0.37 1.4
--.BSF.Z. 1986-02-06T08:27:21.50 10.0 undecidable manual PN 351 3.663 -0.25 1.5
--.SMF.Z. 1986-02-06T08:27:20.90 10.0 undecidable manual PN 313 3.5964 0.18 1.6
--.CRE.Z. 1986-02-06T08:27:15.50 10.0 undecidable manual PN 98 3.1746 0.61 1.4
--.BVT.-. 1986-02-06T08:27:14.40 10.0 undecidable manual SN 78 1.5873 0.68 0.5
--.ORX.-. 1986-02-06T08:27:09.40 10.0 undecidable manual SN 9 1.4541 -0.96 0.4
--.ORO.Z. 1986-02-06T08:27:08.50 10.0 undecidable manual SN 10 1.443 -1.74 0.1
--.BN9.Z. 1986-02-06T08:27:01.00 10.0 undecidable manual SN 322 1.0767 -0.39 1
--.BDI.Z. 1986-02-06T08:27:01.00 10.0 undecidable manual PN 92 2.1423 0.26 1.7
--.PS9.Z. 1986-02-06T08:27:01.00 10.0 undecidable manual PN 101 2.1423 0.23 1.8
--.MDI.Z. 1986-02-06T08:27:00.80 10.0 undecidable manual PN 42 2.1645 -0.24 1.8
--.GEN.-. 1986-02-06T08:26:59.20 10.0 undecidable manual SG 76 0.9657 0.65 0.5
--.VAI.Z. 1986-02-06T08:26:57.00 10.0 undecidable manual PN 25 1.8537 0.2 1.8
--.CVF.Z. 1986-02-06T08:26:55.80 10.0 undecidable manual PN 149 1.8648 -1.1 0.8
--.BVT.-. 1986-02-06T08:26:53.70 10.0 undecidable manual PN 78 1.5873 0.45 1.6
--.CO9.Z. 1986-02-06T08:26:52.50 10.0 undecidable manual PN 65 1.4208 1.61 0.3
--.ORO.Z. 1986-02-06T08:26:50.00 10.0 undecidable manual PN 10 1.443 -1.23 0.7
--.ORX.-. 1986-02-06T08:26:49.50 10.0 undecidable manual PN 9 1.4541 -1.8 0.2
--.LPG.Z. 1986-02-06T08:26:49.50 10.0 undecidable manual PN 334 1.4319 -1.48 0.4
--.LMR.Z. 1986-02-06T08:26:45.90 10.0 undecidable manual PN 222 1.1655 -1.46 0.4
--.LRG.Z. 1986-02-06T08:26:45.80 10.0 undecidable manual PN 230 1.1544 -1.49 0.4
--.GEN.-. 1986-02-06T08:26:44.00 10.0 undecidable manual PG 76 0.9657 -0.48 1.6
--.BN9.Z. 1986-02-06T08:26:43.50 10.0 negative manual PN! 322 1.0767 -2.63 0
--.CKI.Z. 1986-02-06T08:26:36.00 10.0 undecidable manual PG 64 0.5217 -0.16 1.8
--.FIN.-. 1986-02-06T08:26:34.00 10.0 negative manual PG 87 0.4218 -0.33 1.7
--.IMP.-. 1986-02-06T08:26:32.40 10.0 undecidable manual PG 143 0.3441 -0.38 1.7
--.DA9.Z. 1986-02-06T08:26:31.00 10.0 undecidable manual PG! 319 0.3996 -2.85 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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