Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 05-02-1986 ore 23:52:52 (Italia) in zona: 2 km S Tramonti di Sotto (PN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 2 km S Tramonti di Sotto (PN), il

  • 05-02-1986 22:52:52 (UTC)
  • 05-02-1986 23:52:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2660, 12.7930 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tramonti di Sotto PN 2 387 387
Tramonti di Sopra PN 5 321 708
Meduno PN 5 1574 2282
Frisanco PN 8 622 2904
Cavasso Nuovo PN 8 1525 4429
Fanna PN 9 1583 6012
Travesio PN 10 1776 7788
Clauzetto PN 10 380 8168
Castelnovo del Friuli PN 11 880 9048
Sequals PN 11 2200 11248
Maniago PN 12 11698 22946
Arba PN 13 1309 24255
Vito d'Asio PN 13 769 25024
Forgaria nel Friuli UD 14 1786 26810
Pinzano al Tagliamento PN 15 1525 28335
Vajont PN 15 1719 30054
Andreis PN 15 259 30313
Socchieve UD 16 908 31221
Preone UD 16 246 31467
Montereale Valcellina PN 16 4433 35900
Ampezzo UD 17 1006 36906
Forni di Sotto UD 17 600 37506
Ragogna UD 17 2909 40415
Enemonzo UD 18 1319 41734
Spilimbergo PN 19 12124 53858
Villa Santina UD 20 2233 56091
Barcis PN 20 256 56347
Raveo UD 20 458 56805

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
41 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
79 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
99 Km a NE di Venezia (263352 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3 1986-02-05
22:52:52
46.266 12.793 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 22129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-05 22:52:52 ± 0.199
Latitudine 46.2660 ± 0.0218
Longitudine 12.7930 ± 0.0218
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 22129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2949.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 129
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 36
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00502
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.06168
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 33
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 33
Parametri della magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 22129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:24:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BGF.Z. 1986-02-05T22:54:31.80 10.0 undecidable manual PN 276 6.8487 -0.54 0.9
--.AVF.Z. 1986-02-05T22:54:26.70 10.0 undecidable manual PN 278 6.4935 -0.87 0.7
--.SMF.Z. 1986-02-05T22:54:23.00 10.0 undecidable manual PN 277 6.1605 0.05 1.2
--.LOR.Z. 1986-02-05T22:54:22.00 10.0 undecidable manual PN 283 6.1827 -1.27 0.4
--.LBF.Z. 1986-02-05T22:54:21.30 10.0 undecidable manual PN 280 6.0828 -0.54 1
--.LRG.Z. 1986-02-05T22:54:11.30 10.0 undecidable manual PN 241 5.3502 -0.41 1.1
--.LMR.Z. 1986-02-05T22:54:10.30 10.0 undecidable manual PN 239 5.3169 -1.14 0.5
--.FRF.Z. 1986-02-05T22:54:08.40 10.0 undecidable manual PN 240 5.1171 -0.13 1.3
--.HAU.Z. 1986-02-05T22:54:02.40 10.0 undecidable manual PN 294 4.7064 -0.53 1.1
--.STG.-. 1986-02-05T22:54:00.40 10.0 undecidable manual PN 276 4.5066 0.17 1.4
--.BSF.Z. 1986-02-05T22:53:57.80 10.0 undecidable manual PN 293 4.3623 -0.49 1.2
--.LPG.Z. 1986-02-05T22:53:57.50 10.0 undecidable manual PN 262 4.2624 0.63 1.1
--.CDF.Z. 1986-02-05T22:53:57.10 10.0 undecidable manual PN 302 4.2957 -0.27 1.4
--.MDI.Z. 1986-02-05T22:53:56.50 10.0 undecidable manual SN 258 2.1867 1.69 0.1
--.FIN.-. 1986-02-05T22:53:49.90 10.0 undecidable manual PN 239 3.8184 -0.85 1
--.SAL.Z. 1986-02-05T22:53:45.00 10.0 undecidable manual SN 248 1.6983 1.75 0.1
--.SLE.-. 1986-02-05T22:53:43.20 10.0 undecidable manual PN 299 3.2745 -0.2 1.6
--.ZUL.-. 1986-02-05T22:53:42.90 10.0 undecidable manual PN 294 3.2301 0.14 1.6
--.ASS.Z. 1986-02-05T22:53:42.00 10.0 undecidable manual PN 182 3.1968 -0.2 1.6
--.MUO.-. 1986-02-05T22:53:39.90 10.0 undecidable manual PN 286 2.9082 1.56 0.3
--.PS9.Z. 1986-02-05T22:53:38.00 10.0 undecidable manual PN 213 2.997 -1.51 0.4
--.ARV.Z. 1986-02-05T22:53:36.00 10.0 undecidable manual PN 178 2.7639 -0.22 1.6
--.TMA.-. 1986-02-05T22:53:36.50 10.0 undecidable manual PN 268 2.7084 0.98 0.9
--.BDI.Z. 1986-02-05T22:53:36.50 10.0 undecidable manual PN 216 2.6862 1.32 0.5
--.VAI.Z. 1986-02-05T22:53:36.00 10.0 undecidable manual PN 263 2.8083 -0.9 1
--.BVT.-. 1986-02-05T22:53:36.50 10.0 undecidable manual PN 231 2.7528 0.48 1.4
--.CRE.Z. 1986-02-05T22:53:35.00 10.0 undecidable manual PN 193 2.7084 -0.45 1.4
--.SAX.-. 1986-02-05T22:53:34.50 10.0 undecidable manual PN 294 2.553 1.16 0.7
--.MDI.Z. 1986-02-05T22:53:30.00 10.0 undecidable manual PN 258 2.1867 1.66 0.3
--.OSS.-. 1986-02-05T22:53:23.70 10.0 undecidable manual PN 284 1.8648 -0.22 1.6
--.SAL.Z. 1986-02-05T22:53:21.50 10.0 undecidable manual PN 248 1.6983 -0.16 1.6
--.LJU.Z. 1986-02-05T22:53:16.20 10.0 positive manual PN 100 1.2099 1.2 0.6
--.CEY.Z. 1986-02-05T22:53:15.90 10.0 undecidable manual PN 114 1.2543 0.5 1.4
--.RBL.Z. 1986-02-05T22:53:13.00 10.0 undecidable manual SG 72 0.555 0.85 0.6
--.TRI.Z. 1986-02-05T22:53:09.50 10.0 undecidable manual PG 129 0.8769 0.01 1.7
--.RBL.Z. 1986-02-05T22:53:02.50 10.0 undecidable manual PG 72 0.555 -1.21 0.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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