Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 01-02-1986 ore 23:52:30 (Italia) in zona: Costa Catanese (Catania)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: Costa Catanese (Catania), il

  • 01-02-1986 22:52:30 (UTC)
  • 01-02-1986 23:52:30 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.5920, 15.2610 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acireale CT 9 52622 52622
Aci Catena CT 11 29851 82473
Aci Castello CT 11 18723 101196
Aci Sant'Antonio CT 12 17984 119180
Valverde CT 12 7840 127020
Aci Bonaccorsi CT 13 3524 130544
San Gregorio di Catania CT 14 11966 142510
Viagrande CT 15 8563 151073
San Giovanni la Punta CT 15 23060 174133
Santa Venerina CT 15 8592 182725
Trecastagni CT 16 10910 193635
Sant'Agata li Battiati CT 16 9479 203114
Riposto CT 16 14838 217952
Tremestieri Etneo CT 17 20589 238541
Giarre CT 17 27659 266200
Gravina di Catania CT 18 25838 292038
Pedara CT 18 14102 306140
Zafferana Etnea CT 18 9517 315657
Catania CT 18 314555 630212
Mascalucia CT 18 31958 662170
Mascali CT 19 14282 676452
Milo CT 19 1087 677539
Sant'Alfio CT 20 1582 679121

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a E di Acireale (52622 abitanti)
18 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
59 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
67 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
72 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
88 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
93 Km a NE di Modica (54633 abitanti)
96 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1986-02-01
22:52:30
37.592 15.261 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 21899
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-01 22:52:30 ± 0.249
Latitudine 37.5920 ± 0.0235
Longitudine 15.2610 ± 0.0349
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 21899

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4033.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 149
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00526
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02663
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 21899
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:24:12
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1986-02-01T22:53:18.00 10.0 undecidable manual PN 0 2.9526 1.14 0.5
--.ORI.Z. 1986-02-01T22:53:13.50 10.0 undecidable manual PN 19 2.6196 1.33 0.4
--.FAI.Z. 1986-02-01T22:53:12.50 10.0 undecidable manual SN 256 1.2987 0.95 0.4
--.MG9.Z. 1986-02-01T22:53:10.50 10.0 undecidable manual PN 4 2.553 -0.71 0.9
--.CSI.Z. 1986-02-01T22:53:09.20 10.0 undecidable manual PN 19 2.331 1.01 0.7
--.GIB.Z. 1986-02-01T22:53:06.50 10.0 undecidable manual SN 292 1.0545 0.9 0.4
--.ROI.Z. 1986-02-01T22:53:06.60 10.0 undecidable manual PN 26 2.22 -0.11 1.3
--.ACI.Z. 1986-02-01T22:53:03.90 10.0 undecidable manual PN 22 1.8981 1.59 0.3
--.CZI.Z. 1986-02-01T22:52:59.40 10.0 undecidable manual PN 22 1.7649 -0.95 0.9
--.FAI.Z. 1986-02-01T22:52:55.00 10.0 undecidable manual PN 256 1.2987 0.98 0.9
--.RI2.Z. 1986-02-01T22:52:53.60 10.0 undecidable manual PN 48 1.2654 0.03 1.6
--.PZI.Z. 1986-02-01T22:52:52.00 10.0 undecidable manual SG 204 0.5883 1 0.5
--.DR2.Z. 1986-02-01T22:52:51.50 10.0 undecidable manual PN 26 1.1655 -0.8 1.1
--.GIB.Z. 1986-02-01T22:52:49.50 10.0 negative manual PN 292 1.0545 -1.09 1.6
--.FE2.Z. 1986-02-01T22:52:46.00 10.0 undecidable manual PG 55 0.777 0.15 1.6
--.MSI.Z. 1986-02-01T22:52:42.00 10.0 undecidable manual PG 20 0.6438 -1.31 0.6
--.RCI.Z. 1986-02-01T22:52:42.00 10.0 undecidable manual PG 30 0.5883 -0.23 1.6
--.PZI.Z. 1986-02-01T22:52:41.50 10.0 negative manual PG 204 0.5883 -0.66 2.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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