Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 21-01-1986 ore 00:59:54 (Italia) in zona: 4 km N Cervaro (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km N Cervaro (FR), il

  • 20-01-1986 23:59:54 (UTC)
  • 21-01-1986 00:59:54 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5150, 13.9030 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cervaro FR 4 8109 8109
Sant'Elia Fiumerapido FR 4 6166 14275
Vallerotonda FR 4 1581 15856
Acquafondata FR 5 263 16119
Viticuso FR 6 353 16472
San Vittore del Lazio FR 6 2636 19108
Cassino FR 6 36142 55250
San Pietro Infine CE 9 944 56194
Conca Casale IS 9 200 56394
Belmonte Castello FR 10 739 57133
Villa Santa Lucia FR 11 2632 59765
Terelle FR 11 422 60187
San Biagio Saracinisco FR 11 349 60536
Villa Latina FR 12 1241 61777
Venafro IS 12 11280 73057
Pignataro Interamna FR 13 2595 75652
Piedimonte San Germano FR 13 6535 82187
Filignano IS 13 648 82835
Rocca d'Evandro CE 13 3283 86118
Pozzilli IS 13 2380 88498
Sant'Apollinare FR 14 1919 90417
Mignano Monte Lungo CE 14 3250 93667
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 14 966 94633
Atina FR 15 4316 98949
Picinisco FR 15 1218 100167
San Giorgio a Liri FR 16 3164 103331
Aquino FR 17 5370 108701
Castrocielo FR 17 3965 112666
Scapoli IS 17 680 113346
Sant'Andrea del Garigliano FR 17 1505 114851
Colle San Magno FR 18 699 115550
Settefrati FR 18 728 116278
Sesto Campano IS 18 2388 118666
Vallemaio FR 18 937 119603
Gallinaro FR 18 1269 120872
Montaquila IS 19 2456 123328
Casalattico FR 19 574 123902
Colli a Volturno IS 19 1349 125251
Castelnuovo Parano FR 20 883 126134
Rocchetta a Volturno IS 20 1113 127247
Galluccio CE 20 2154 129401
Roccasecca FR 20 7365 136766

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
61 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
65 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
70 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
73 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
74 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
74 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
75 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
76 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
81 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
83 Km a E di Latina (125985 abitanti)
85 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
86 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
87 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
90 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
96 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
96 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
100 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
100 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-01-20
23:59:54
41.515 13.903 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 21399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-20 23:59:54 ± 0.594
Latitudine 41.5150 ± 0.0381
Longitudine 13.9030 ± 0.0368
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 21399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5230.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 154
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01279
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 21399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:46
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1986-01-21T00:00:21.00 10.0 undecidable manual PN 131 1.4208 0.88 0.8
--.AQU.Z. 1986-01-21T00:00:12.00 10.0 undecidable manual PG 336 0.9213 -0.61 1.2
--.RDP.Z. 1986-01-21T00:00:11.50 10.0 undecidable manual PG 285 0.9213 -1.14 0.9
--.DUI.Z. 1986-01-21T00:00:10.50 10.0 undecidable manual SG 70 0.4329 0 0.7
--.SD1.Z. 1986-01-21T00:00:02.50 10.0 undecidable manual SG 340 0.1998 -0.53 0.9
--.DUI.Z. 1986-01-21T00:00:02.50 10.0 undecidable manual PG 70 0.4329 -1.23 0.9
--.SD1.Z. 1986-01-21T00:00:01.00 10.0 positive manual PG 340 0.1998 1.58 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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