Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 27-02-1985 ore 05:18:17 (UTC) in zona: 1 km S Casalincontrada (CH)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km S Casalincontrada (CH), il

  • 27-02-1985 05:18:17 (UTC)
  • 27-02-1985 06:18:17 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.2760, 14.1370 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Casalincontrada CH 1 3074 3074
Roccamontepiano CH 3 1707 4781
Serramonacesca PE 5 562 5343
Bucchianico CH 5 5242 10585
Fara Filiorum Petri CH 5 1943 12528
Casacanditella CH 6 1307 13835
Manoppello PE 6 6996 20831
Pretoro CH 7 934 21765
Rapino CH 8 1318 23083
Vacri CH 8 1686 24769
San Martino sulla Marrucina CH 9 941 25710
Chieti CH 9 51815 77525
Turrivalignani PE 9 857 78382
Rosciano PE 9 3900 82282
Lettomanoppello PE 9 2975 85257
Ari CH 10 1170 86427
Filetto CH 10 972 87399
Villamagna CH 11 2351 89750
Scafa PE 11 3759 93509
Cepagatti PE 11 10887 104396
Roccamorice PE 12 939 105335
Guardiagrele CH 12 9084 114419
Giuliano Teatino CH 12 1249 115668
Abbateggio PE 12 400 116068
Ripa Teatina CH 12 4088 120156
Torrevecchia Teatina CH 13 4218 124374
San Valentino in Abruzzo Citeriore PE 13 1922 126296
Orsogna CH 14 3952 130248
Canosa Sannita CH 14 1376 131624
Alanno PE 14 3487 135111
Arielli CH 14 1133 136244
Nocciano PE 14 1810 138054
Pennapiedimonte CH 15 476 138530
Pianella PE 15 8633 147163
Poggiofiorito CH 15 870 148033
Crecchio CH 16 2891 150924
Bolognano PE 16 1108 152032
Miglianico CH 16 4829 156861
Tollo CH 17 4158 161019
San Giovanni Teatino CH 17 14100 175119
Caramanico Terme PE 17 1929 177048
Cugnoli PE 17 1506 178554
Catignano PE 17 1399 179953
Torre de' Passeri PE 18 3147 183100
Salle PE 18 308 183408
Moscufo PE 18 3202 186610
Palombaro CH 19 1026 187636
Pietranico PE 19 484 188120
Sant'Eufemia a Maiella PE 19 278 188398
Frisa CH 19 1764 190162
Tocco da Casauria PE 19 2688 192850
Spoltore PE 20 19366 212216

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
22 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
27 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
56 Km a SE di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-02-27
05:18:17
42.276 14.137 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 2649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-27 05:18:17 ± 4.995
Latitudine 42.2760 ± 0.0824
Longitudine 14.1370 ± 0.2079
Profondità (km) 10 ± 26 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 2649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 19409.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 241
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 6
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00494
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 2649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:07:32
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CM8.Z. 1985-02-27T05:18:54.10 10.0 undecidable manual SN 321 1.1655 -2.17 0.1
--.CM8.Z. 1985-02-27T05:18:40.90 10.0 undecidable manual PN 321 1.1655 0.85 0.8
--.MNS.Z. 1985-02-27T05:18:38.00 10.0 undecidable manual PN 275 1.0767 -0.8 0.9
--.PO9.Z. 1985-02-27T05:18:35.50 10.0 undecidable manual PG 288 0.9213 -0.77 1
--.SD1.Z. 1985-02-27T05:18:30.00 10.0 undecidable manual PG 202 0.6105 -0.43 1.2
--.AQU.Z. 1985-02-27T05:18:30.00 10.0 positive manual PG 277 0.5439 0.81 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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