Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 16-01-1986 ore 03:34:38 (Italia) in zona: 3 km SW Isernia (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km SW Isernia (IS), il

  • 16-01-1986 02:34:38 (UTC)
  • 16-01-1986 03:34:38 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5720, 14.2060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Isernia IS 3 21842 21842
Macchia d'Isernia IS 3 1035 22877
Sant'Agapito IS 3 1496 24373
Monteroduni IS 6 2264 26637
Pettoranello del Molise IS 6 460 27097
Longano IS 6 690 27787
Fornelli IS 7 1909 29696
Montaquila IS 7 2456 32152
Pesche IS 8 1661 33813
Miranda IS 9 1047 34860
Colli a Volturno IS 9 1349 36209
Castelpizzuto IS 9 155 36364
Carpinone IS 10 1157 37521
Rocchetta a Volturno IS 12 1113 38634
Castelpetroso IS 12 1680 40314
Gallo Matese CE 12 579 40893
Acquaviva d'Isernia IS 12 425 41318
Capriati a Volturno CE 12 1541 42859
Cerro al Volturno IS 13 1281 44140
Filignano IS 13 648 44788
Fontegreca CE 13 811 45599
Sessano del Molise IS 13 727 46326
Scapoli IS 13 680 47006
Pozzilli IS 14 2380 49386
Letino CE 14 712 50098
Santa Maria del Molise IS 14 665 50763
Ciorlano CE 14 426 51189
Forlì del Sannio IS 14 675 51864
Roccasicura IS 14 550 52414
Roccamandolfi IS 15 938 53352
Castel San Vincenzo IS 15 516 53868
Prata Sannita CE 15 1502 55370
Pescolanciano IS 16 855 56225
Venafro IS 16 11280 67505
Cantalupo nel Sannio IS 17 739 68244
Rionero Sannitico IS 17 1118 69362
Macchiagodena IS 17 1854 71216
Valle Agricola CE 17 890 72106
Carovilli IS 18 1359 73465
Pizzone IS 18 329 73794
Pratella CE 19 1565 75359
Conca Casale IS 19 200 75559
San Massimo CB 19 855 76414
Chiauci IS 19 233 76647
Civitanova del Sannio IS 20 945 77592
Montenero Val Cocchiara IS 20 538 78130
Sesto Campano IS 20 2388 80518
Ailano CE 20 1369 81887

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
56 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
67 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
69 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
71 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
72 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
73 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
74 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
75 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
81 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
81 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
84 Km a N di Portici (55274 abitanti)
86 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
87 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
88 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
95 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
99 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
99 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
100 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1986-01-16
02:34:38
41.572 14.206 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 20489
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-16 02:34:38 ± 0.393
Latitudine 41.5720 ± 0.0295
Longitudine 14.2060 ± 0.0286
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 20489

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4050.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00186
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01247
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 20489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:02
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1986-01-16T02:35:06.00 10.0 undecidable manual PN 306 1.3875 1.47 0.3
--.SGO.Z. 1986-01-16T02:35:03.00 10.0 undecidable manual PN 140 1.2987 -0.37 0.9
--.MSC.Z. 1986-01-16T02:35:00.30 10.0 undecidable manual SG! 205 0.4107 5.5 0
--.TR9.Z. 1986-01-16T02:34:55.70 10.0 undecidable manual PG 124 0.9213 -1.78 0.3
--.SD1.Z. 1986-01-16T02:34:50.00 10.0 undecidable manual SG 295 0.3219 -1.21 0.5
--.MSC.Z. 1986-01-16T02:34:49.10 10.0 undecidable manual PG 205 0.4107 1.16 0.8
--.DUI.Z. 1986-01-16T02:34:48.50 10.0 undecidable manual SG 65 0.2109 1.77 0.2
--.SD1.Z. 1986-01-16T02:34:45.50 10.0 undecidable manual PG 295 0.3219 -0.37 1.5
--.SGG.Z. 1986-01-16T02:34:44.00 10.0 undecidable manual PG 145 0.222 0.31 1.5
--.DUI.Z. 1986-01-16T02:34:42.90 10.0 positive manual PG 65 0.2109 -0.38 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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