Terremoto di magnitudo Md 3.5 del 11-01-1986 ore 11:00:29 (Italia) in zona: 2 km W Paternò (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.5 è avvenuto nella zona: 2 km W Paternò (CT), il

  • 11-01-1986 10:00:29 (UTC)
  • 11-01-1986 11:00:29 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.5820, 14.8850 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Paternò CT 2 48228 48228
Santa Maria di Licodia CT 4 7641 55869
Biancavilla CT 7 24007 79876
Ragalna CT 7 3924 83800
Belpasso CT 8 28108 111908
Adrano CT 10 36122 148030
Motta Sant'Anastasia CT 11 12116 160146
Camporotondo Etneo CT 11 5023 165169
San Pietro Clarenza CT 12 7743 172912
Misterbianco CT 13 49410 222322
Nicolosi CT 13 7463 229785
Centuripe EN 13 5470 235255
Mascalucia CT 15 31958 267213
Gravina di Catania CT 16 25838 293051
Pedara CT 16 14102 307153
Tremestieri Etneo CT 17 20589 327742
Catenanuova EN 17 4866 332608
Sant'Agata li Battiati CT 17 9479 342087
Trecastagni CT 18 10910 352997
San Giovanni la Punta CT 19 23060 376057
Viagrande CT 19 8563 384620
San Gregorio di Catania CT 20 11966 396586
Catania CT 20 314555 711141
Aci Bonaccorsi CT 20 3524 714665

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a W di Catania (314555 abitanti)
25 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
68 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
73 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
74 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
77 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
80 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
81 Km a N di Modica (54633 abitanti)
89 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
90 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.5 1986-01-11
10:00:29
37.582 14.885 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 19919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-11 10:00:29 ± 0.269
Latitudine 37.5820 ± 0.0215
Longitudine 14.8850 ± 0.0283
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 19919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3449.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00469
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03440
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 19919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:22:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGG.Z. 1986-01-11T10:01:31.30 10.0 undecidable manual PN 354 3.8184 2.36 0
--.TR9.Z. 1986-01-11T10:01:23.50 10.0 undecidable manual PN 4 3.4632 -0.64 0.8
--.SGO.Z. 1986-01-11T10:01:18.00 10.0 undecidable manual PN 6 2.9859 0.43 1
--.ORI.Z. 1986-01-11T10:01:15.00 10.0 undecidable manual PN 25 2.7417 0.78 0.8
--.FAI.Z. 1986-01-11T10:01:05.00 10.0 undecidable manual SG 252 1.0101 -0.02 0.6
--.ERC.Z. 1986-01-11T10:01:02.00 10.0 undecidable manual PN 284 1.8648 -0.14 1.4
--.GR9.Z. 1986-01-11T10:01:00.00 10.0 undecidable manual PN 44 1.7205 -0.24 1.4
--.PZI.Z. 1986-01-11T10:00:51.00 10.0 undecidable manual SG 174 0.5217 1.54 0.2
--.FAI.Z. 1986-01-11T10:00:50.00 10.0 undecidable manual PG 252 1.0101 -0.06 1.5
--.RCI.Z. 1986-01-11T10:00:45.50 10.0 undecidable manual PG 48 0.7881 -0.53 1.2
--.MSI.Z. 1986-01-11T10:00:45.50 10.0 undecidable manual PG 40 0.8103 -0.91 0.9
--.GIB.Z. 1986-01-11T10:00:45.00 10.0 undecidable manual PG 301 0.777 -0.95 0.9
--.PZI.Z. 1986-01-11T10:00:40.50 10.0 positive manual PG 174 0.5217 -0.58 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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