Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 01-12-1992 ore 18:47:11 (Italia) in zona: 3 km NE Offida (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km NE Offida (AP), il

  • 01-12-1992 17:47:11 (UTC)
  • 01-12-1992 18:47:11 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9560, 13.7240 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Offida AP 3 5058 5058
Cossignano AP 4 978 6036
Ripatransone AP 6 4309 10345
Castorano AP 6 2380 12725
Acquaviva Picena AP 8 3831 16556
Appignano del Tronto AP 8 1785 18341
Spinetoli AP 8 7215 25556
Monsampolo del Tronto AP 9 4611 30167
Castignano AP 9 2796 32963
Colli del Tronto AP 9 3668 36631
Carassai AP 9 1100 37731
Castel di Lama AP 10 8634 46365
Monteprandone AP 10 12655 59020
Montalto delle Marche AP 10 2122 61142
Montefiore dell'Aso AP 11 2123 63265
Montedinove AP 11 488 63753
Massignano AP 12 1638 65391
Grottammare AP 12 16006 81397
Ortezzano FM 13 774 82171
Monte Vidon Combatte FM 13 433 82604
San Benedetto del Tronto AP 13 47303 129907
Rotella AP 13 906 130813
Ancarano TE 13 1857 132670
Cupra Marittima AP 14 5398 138068
Controguerra TE 14 2436 140504
Petritoli FM 14 2335 142839
Maltignano AP 14 2401 145240
Monte Rinaldo FM 14 379 145619
Sant'Egidio alla Vibrata TE 14 9811 155430
Monterubbiano FM 15 2230 157660
Moresco FM 15 598 158258
Colonnella TE 15 3734 161992
Torano Nuovo TE 15 1611 163603
Campofilone FM 16 1916 165519
Montottone FM 16 979 166498
Ascoli Piceno AP 16 49407 215905
Folignano AP 17 9241 225146
Montelparo FM 17 778 225924
Corropoli TE 17 5045 230969
Monte Giberto FM 17 801 231770
Nereto TE 17 5242 237012
Ponzano di Fermo FM 17 1674 238686
Martinsicuro TE 18 16033 254719
Lapedona FM 18 1166 255885
Altidona FM 18 3390 259275
Monsampietro Morico FM 19 659 259934
Pedaso FM 19 2800 262734
Monteleone di Fermo FM 19 395 263129
Force AP 19 1354 264483
Santa Vittoria in Matenano FM 20 1330 265813
Sant'Omero TE 20 5243 271056
Grottazzolina FM 20 3398 274454

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
68 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
72 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
75 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
76 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
83 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
98 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.4
1992-12-01
17:47:11
42.956 13.724 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 176809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-12-01 17:47:11 ± 0.207
Latitudine 42.9560 ± 0.0148
Longitudine 13.7240 ± 0.0254
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 176809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2641.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 179
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00575
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01498
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 176809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:45:43

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 176809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG2.Z. 1992-12-01T17:48:00.57 10.0 undecidable manual SN 136 1.5651 -0.03 0.7
--.CRE.Z. 1992-12-01T17:47:58.32 10.0 undecidable manual SN 297 1.443 0.45 0.6
--.DUI.Z. 1992-12-01T17:47:57.50 10.0 undecidable manual SN 156 1.3986 0.69 0.4
--.SDI.Z. 1992-12-01T17:47:53.50 10.0 undecidable manual SN 176 1.2432 0.44 0.6
--.SFI.Z. 1992-12-01T17:47:42.28 10.0 undecidable manual PN 305 1.6539 1.13 0.3
--.RFI.Z. 1992-12-01T17:47:41.00 10.0 undecidable manual PN 173 1.665 -0.25 1.6
--.ASS.Z. 1992-12-01T17:47:39.00 10.0 undecidable manual SG 277 0.777 -0.78 0.4
--.ARV.Z. 1992-12-01T17:47:39.80 10.0 undecidable manual SG 313 0.777 0.18 0.8
--.FG2.Z. 1992-12-01T17:47:39.25 10.0 undecidable manual PN 136 1.5651 -0.62 1.1
--.CRE.Z. 1992-12-01T17:47:38.17 10.0 undecidable manual PN 297 1.443 -0.13 1.9
--.DUI.Z. 1992-12-01T17:47:37.74 10.0 undecidable manual PN 156 1.3986 0.06 1.9
--.RSM.Z. 1992-12-01T17:47:37.43 10.0 undecidable manual PN 316 1.3431 0.64 1.2
--.AQU.Z. 1992-12-01T17:47:35.68 10.0 undecidable manual SG 201 0.6327 0.5 0.5
--.SDI.Z. 1992-12-01T17:47:34.86 10.0 undecidable manual PN 176 1.2432 -0.66 1.2
--.ARV.Z. 1992-12-01T17:47:27.50 10.0 undecidable manual PG 313 0.777 -0.26 1.9
--.ASS.Z. 1992-12-01T17:47:26.73 10.0 undecidable manual PG 277 0.777 -1.12 0.4
--.AQU.Z. 1992-12-01T17:47:25.71 10.0 undecidable manual PG 201 0.6327 0.52 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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