Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 06-11-1985 ore 06:23:01 (Italia) in zona: 4 km NE Picerno (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km NE Picerno (PZ), il

  • 06-11-1985 05:23:01 (UTC)
  • 06-11-1985 06:23:01 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6670, 15.6600 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Picerno PZ 4 5985 5985
Baragiano PZ 6 2671 8656
Ruoti PZ 6 3579 12235
Avigliano PZ 9 11577 23812
Tito PZ 9 7332 31144
Balvano PZ 13 1830 32974
Potenza PZ 13 67122 100096
Satriano di Lucania PZ 14 2374 102470
Savoia di Lucania PZ 14 1127 103597
Bella PZ 15 5171 108768
Pignola PZ 15 6962 115730
Ricigliano SA 15 1144 116874
Vietri di Potenza PZ 15 2832 119706
Sant'Angelo Le Fratte PZ 16 1429 121135
Filiano PZ 16 2926 124061
Caggiano SA 18 2765 126826
Muro Lucano PZ 18 5497 132323
Salvitelle SA 19 560 132883
Romagnano al Monte SA 19 368 133251
San Fele PZ 20 3004 136255
Sasso di Castalda PZ 20 835 137090

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
57 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
70 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
76 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
77 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
78 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
79 Km a W di Matera (60436 abitanti)
81 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
82 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
89 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
89 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
90 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
93 Km a SW di Trani (56217 abitanti)
96 Km a SW di Bisceglie (55422 abitanti)
96 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
99 Km a SW di Molfetta (59874 abitanti)
100 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-11-06
05:23:01
40.667 15.66 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 15319
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-11-06 05:23:01 ± 0.463
Latitudine 40.6670 ± 0.0234
Longitudine 15.6600 ± 0.0265
Profondità (km) 3 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 15319

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3427.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01206
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 15319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:18:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1985-11-06T05:23:42.00 10.0 undecidable manual SN 78 1.1433 0.55 0.5
--.PE1.Z. 1985-11-06T05:23:27.00 10.0 undecidable manual PN 83 1.3431 -0.38 1.3
--.CDM.Z. 1985-11-06T05:23:26.00 10.0 undecidable manual SG 48 0.6105 1.09 0.2
--.BRT.Z. 1985-11-06T05:23:24.00 10.0 undecidable manual PN 78 1.1433 -0.67 1
--.BAI.Z. 1985-11-06T05:23:22.00 10.0 undecidable manual PG 63 1.0101 -0.58 1.2
--.SOR.Z. 1985-11-06T05:23:22.60 10.0 undecidable manual PG 265 1.0101 0.26 1.6
--.MS1.Z. 1985-11-06T05:23:22.50 10.0 undecidable manual PG 11 1.0545 -0.79 0.8
--.ORI.Z. 1985-11-06T05:23:20.50 10.0 undecidable manual PG 135 0.8547 0.95 0.7
--.CDM.Z. 1985-11-06T05:23:15.30 10.0 undecidable manual PG 48 0.6105 0.19 1.9
--.TR9.Z. 1985-11-06T05:23:13.80 10.0 undecidable manual PG 319 0.4995 0.94 0.7
--.SGO.Z. 1985-11-06T05:23:12.00 10.0 undecidable manual SG 248 0.2775 -0.85 0.3
--.SGO.Z. 1985-11-06T05:23:08.00 10.0 undecidable manual PG 248 0.2775 -0.16 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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