Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 10-02-1992 ore 01:33:59 (Italia) in zona: 6 km N San Severino Marche (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km N San Severino Marche (MC), il

  • 10-02-1992 00:33:59 (UTC)
  • 10-02-1992 01:33:59 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.2810, 13.1910 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Severino Marche MC 6 12726 12726
Treia MC 11 9403 22129
Cingoli MC 11 10352 32481
Gagliole MC 11 620 33101
Tolentino MC 11 20069 53170
Serrapetrona MC 12 966 54136
Pollenza MC 13 6618 60754
Castelraimondo MC 13 4587 65341
Apiro MC 13 2280 67621
Belforte del Chienti MC 13 1886 69507
Poggio San Vicino MC 14 246 69753
Matelica MC 15 9981 79734
Appignano MC 16 4213 83947
Caldarola MC 16 1823 85770
Staffolo AN 17 2253 88023
Cerreto d'Esi AN 17 3817 91840
Camporotondo di Fiastrone MC 18 563 92403
Urbisaglia MC 18 2628 95031
Colmurano MC 19 1263 96294
Camerino MC 19 6974 103268
Cupramontana AN 19 4756 108024
San Paolo di Jesi AN 20 933 108957
Cessapalombo MC 20 512 109469

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
54 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
64 Km a S di Fano (60888 abitanti)
68 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
74 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
81 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
91 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.2
1992-02-10
00:33:59
43.281 13.191 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 158689
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-02-10 00:33:59 ± 0.21
Latitudine 43.2810 ± 0.0119
Longitudine 13.1910 ± 0.0192
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 158689

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2042.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01036
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 158689
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:28:16

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 158689
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SFI.Z. 1992-02-10T00:34:38.11 10.0 undecidable manual SN 303 1.1544 1.15 0.2
--.CRE.Z. 1992-02-10T00:34:31.50 10.0 undecidable manual SG 290 0.9546 -0.3 0.5
--.SFI.Z. 1992-02-10T00:34:22.53 10.0 undecidable manual PN 303 1.1544 1.61 0.2
--.ALP.Z. 1992-02-10T00:34:19.90 10.0 undecidable manual SG 151 0.5661 0.63 0.8
--.CRE.Z. 1992-02-10T00:34:17.18 10.0 undecidable manual PG 290 0.9546 -0.76 0.8
--.ASS.Z. 1992-02-10T00:34:15.00 10.0 undecidable manual SG 241 0.444 -0.37 0.7
--.AOI.Z. 1992-02-10T00:34:13.80 10.0 undecidable manual SG 47 0.3996 0.02 1.1
--.RMF.Z. 1992-02-10T00:34:12.30 10.0 undecidable manual SG 177 0.3219 0.86 0.6
--.ALP.Z. 1992-02-10T00:34:10.20 10.0 undecidable manual PG 151 0.5661 -0.51 2.9
--.ARV.Z. 1992-02-10T00:34:10.35 10.0 undecidable manual SG 320 0.2775 0.36 0.7
--.ASS.Z. 1992-02-10T00:34:07.00 10.0 undecidable manual PG 241 0.444 -1.46 0.4
--.AOI.Z. 1992-02-10T00:34:07.00 10.0 undecidable manual PG 47 0.3996 -0.54 1.5
--.RMF.Z. 1992-02-10T00:34:06.20 10.0 undecidable manual PG 177 0.3219 0.01 1.8
--.CIO.Z. 1992-02-10T00:34:06.30 10.0 undecidable manual SG! 201 0.0888 2.3 0
--.ARV.Z. 1992-02-10T00:34:05.36 10.0 undecidable manual PG 320 0.2775 0.01 1.8
--.CIO.Z. 1992-02-10T00:34:02.80 10.0 undecidable manual PG 201 0.0888 0.9 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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