Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 09-10-1985 ore 15:55:53 (UTC) in zona: 3 km E Mangone (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km E Mangone (CS), il

  • 09-10-1985 15:55:53 (UTC)
  • 09-10-1985 16:55:53 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.2100, 16.3680 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mangone CS 3 1891 1891
Cellara CS 3 504 2395
Figline Vegliaturo CS 4 1137 3532
Aprigliano CS 4 2890 6422
Santo Stefano di Rogliano CS 4 1725 8147
Rogliano CS 5 5637 13784
Piane Crati CS 5 1423 15207
Pietrafitta CS 6 1310 16517
Parenti CS 7 2188 18705
Marzi CS 7 989 19694
Pedace CS 8 1907 21601
Belsito CS 8 923 22524
Serra Pedace CS 8 986 23510
Casole Bruzio CS 9 2578 26088
Carpanzano CS 9 255 26343
Paterno Calabro CS 9 1398 27741
Spezzano Piccolo CS 9 2079 29820
Trenta CS 9 2633 32453
Spezzano della Sila CS 10 4541 36994
Colosimi CS 10 1247 38241
Dipignano CS 10 4376 42617
Scigliano CS 10 1226 43843
Celico CS 12 2802 46645
Malito CS 12 783 47428
Rovito CS 12 3158 50586
Pedivigliano CS 12 831 51417
Bianchi CS 13 1305 52722
Zumpano CS 13 2570 55292
Lappano CS 13 941 56233
Altilia CS 13 711 56944
Cosenza CS 13 67546 124490
Carolei CS 14 3330 127820
Domanico CS 14 943 128763
Grimaldi CS 14 1680 130443
Soveria Mannelli CZ 14 3076 133519
Motta Santa Lucia CZ 15 845 134364
San Pietro in Guarano CS 16 3663 138027
Mendicino CS 16 9450 147477
Conflenti CZ 17 1392 148869
Castiglione Cosentino CS 17 2896 151765
Martirano CZ 17 884 152649
Cerisano CS 18 3196 155845
Decollatura CZ 18 3159 159004
Panettieri CS 18 351 159355
Carlopoli CZ 19 1516 160871
Castrolibero CS 19 9894 170765
Martirano Lombardo CZ 19 1112 171877
Lago CS 19 2624 174501
Marano Principato CS 20 3180 177681

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
26 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
39 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
67 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-10-09
15:55:53
39.21 16.368 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 14379
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-10-09 15:55:53 ± 0.254
Latitudine 39.2100 ± 0.0157
Longitudine 16.3680 ± 0.0293
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 14379

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3068.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 106
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00753
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 14379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:17:18
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ORI.Z. 1985-10-09T15:56:24.00 10.0 undecidable manual SG 3 0.8325 1.79 0
--.MMN.Z. 1985-10-09T15:56:17.80 10.0 undecidable manual SG 336 0.7326 -1.11 0.1
--.DR2.Z. 1985-10-09T15:56:16.20 10.0 undecidable manual SG 210 0.6549 -0.12 0.5
--.ORI.Z. 1985-10-09T15:56:10.00 10.0 undecidable manual PG 3 0.8325 0.03 1.2
--.MMN.Z. 1985-10-09T15:56:07.40 10.0 undecidable manual PG 336 0.7326 -0.66 0.7
--.DR2.Z. 1985-10-09T15:56:06.40 10.0 undecidable manual PG 210 0.6549 -0.17 1.3
--.CSI.Z. 1985-10-09T15:56:04.20 10.0 undecidable manual PG 354 0.5772 -0.86 0.6
--.ROI.Z. 1985-10-09T15:56:01.40 10.0 undecidable manual PG 22 0.3885 -0.25 1.3
--.SE2.Z. 1985-10-09T15:56:00.80 10.0 undecidable manual PG 126 0.333 0.13 2.8
--.ACI.Z. 1985-10-09T15:55:58.60 10.0 positive manual PG 317 0.1887 0.72 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download