Terremoto di magnitudo Md 3.5 del 22-12-1991 ore 09:55:36 (Italia) in zona: 5 km S Alcara li Fusi (ME)

Un terremoto di magnitudo Md 3.5 è avvenuto nella zona: 5 km S Alcara li Fusi (ME), il

  • 22-12-1991 08:55:36 (UTC)
  • 22-12-1991 09:55:36 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.9800, 14.7010 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Alcara li Fusi ME 5 1980 1980
Longi ME 7 1473 3453
Militello Rosmarino ME 8 1324 4777
Galati Mamertino ME 9 2627 7404
San Fratello ME 10 3707 11111
San Marco d'Alunzio ME 11 1996 13107
Frazzanò ME 11 711 13818
Sant'Agata di Militello ME 12 12624 26442
San Salvatore di Fitalia ME 12 1319 27761
Tortorici ME 12 6435 34196
Torrenova ME 13 4386 38582
Mirto ME 13 974 39556
Acquedolci ME 13 5744 45300
Capri Leone ME 14 4515 49815
San Teodoro ME 15 1403 51218
Castell'Umberto ME 15 3128 54346
Cesarò ME 15 2439 56785
Maniace CT 16 3765 60550
Sinagra ME 18 2705 63255
Ucria ME 18 1058 64313
Naso ME 18 3813 68126
Ficarra ME 18 1469 69595
Floresta ME 18 485 70080

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
58 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
63 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
78 Km a NE di Caltanissetta (63360 abitanti)
79 Km a W di Messina (238439 abitanti)
84 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.5
ML-VAX 3.0
1991-12-22
08:55:36
37.98 14.701 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 155519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-12-22 08:55:36 ± 0.327
Latitudine 37.9800 ± 0.0216
Longitudine 14.7010 ± 0.0209
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 155519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3017.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01676
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 155519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:25:15

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 155519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LVI.Z. 1991-12-22T08:56:08.32 10.0 undecidable manual PN 270 1.8648 0.22 0.9
--.CVT.Z. 1991-12-22T08:56:04.72 10.0 undecidable manual PN 259 1.5318 1.09 0.3
--.USI.Z. 1991-12-22T08:56:02.21 10.0 undecidable manual PN 301 1.3875 0.48 0.9
--.SOI.Z. 1991-12-22T08:55:56.74 10.0 undecidable manual PN 84 1.0656 -0.49 1
--.PZI.Z. 1991-12-22T08:55:54.38 10.0 undecidable manual PG 168 0.9324 -0.65 0.9
--.GMB.Z. 1991-12-22T08:55:54.25 10.0 undecidable manual PG 77 0.8991 -0.09 1.4
--.MEU.Z. 1991-12-22T08:55:53.11 10.0 undecidable manual PG 173 0.8769 -0.63 1
--.SC9.Z. 1991-12-22T08:55:53.13 10.0 undecidable manual PG 70 0.8325 -0.05 1.5
--.AU9.Z. 1991-12-22T08:55:52.77 10.0 undecidable manual PG 150 0.8214 -0.23 1.4
--.MO9.Z. 1991-12-22T08:55:52.00 10.0 undecidable manual PG 88 0.777 -0.03 1.5
--.ATN.Z. 1991-12-22T08:55:49.00 10.0 undecidable manual PG 73 0.6216 -0.12 1.4
--.GIO.Z. 1991-12-22T08:55:48.80 10.0 undecidable manual PG 141 0.5217 1.56 0.1
--.GIB.Z. 1991-12-22T08:55:46.10 10.0 undecidable manual PG 271 0.5328 -1.28 0.3
--.MNO.Z. 1991-12-22T08:55:38.53 10.0 undecidable manual PG 185 0.0444 0.21 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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