Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 12-11-1991 ore 22:45:55 (Italia) in zona: 3 km SW Comunanza (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km SW Comunanza (AP), il

  • 12-11-1991 21:45:55 (UTC)
  • 12-11-1991 22:45:55 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9340, 13.3970 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Comunanza AP 3 3166 3166
Montefortino FM 5 1178 4344
Amandola FM 6 3629 7973
Palmiano AP 6 196 8169
Montemonaco AP 7 604 8773
Montefalcone Appennino FM 8 424 9197
Force AP 8 1354 10551
Smerillo FM 9 365 10916
Venarotta AP 10 2066 12982
Roccafluvione AP 10 2010 14992
Montegallo AP 11 523 15515
Monte San Martino MC 12 765 16280
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 17610
Rotella AP 14 906 18516
Sarnano MC 14 3264 21780
Penna San Giovanni MC 14 1108 22888
Montelparo FM 15 778 23666
Bolognola MC 15 142 23808
Gualdo MC 16 815 24623
Montedinove AP 16 488 25111
Monteleone di Fermo FM 17 395 25506
Ascoli Piceno AP 17 49407 74913
Montalto delle Marche AP 18 2122 77035
Servigliano FM 18 2336 79371
Acquasanta Terme AP 18 2916 82287
Monte Rinaldo FM 18 379 82666
Castignano AP 18 2796 85462
Sant'Angelo in Pontano MC 19 1436 86898
Arquata del Tronto AP 20 1178 88076
Monsampietro Morico FM 20 659 88735

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
56 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
65 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
74 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
77 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
77 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
84 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
85 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
90 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.7
1991-11-12
21:45:55
42.934 13.397 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 153229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-11-12 21:45:55 ± 0.239
Latitudine 42.9340 ± 0.0171
Longitudine 13.3970 ± 0.0301
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 153229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3097.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00502
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03311
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 153229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:23:00

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 15
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 153229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1991-11-12T21:46:51.74 10.0 undecidable manual PN 353 3.6741 -0.91 0.8
--.FG2.Z. 1991-11-12T21:46:49.30 10.0 undecidable manual SN 130 1.7205 1.22 0.4
--.BRT.Z. 1991-11-12T21:46:48.99 10.0 undecidable manual PN 125 3.4632 -0.7 1
--.CTI.Z. 1991-11-12T21:46:47.55 10.0 undecidable manual PN 338 3.3411 -0.55 1.1
--.SFI.Z. 1991-11-12T21:46:43.00 10.0 undecidable manual SN 311 1.4874 0.61 0.7
--.SGO.Z. 1991-11-12T21:46:41.91 10.0 undecidable manual PN 148 2.7639 1.81 0.3
--.SDI.Z. 1991-11-12T21:46:37.10 10.0 undecidable manual SN 165 1.2543 -0.09 0.8
--.CP9.Z. 1991-11-12T21:46:35.76 10.0 undecidable manual SN 197 1.11 2.01 0.1
--.BDI.Z. 1991-11-12T21:46:34.44 10.0 undecidable manual PN 300 2.3199 0.48 1.4
--.FG3.Z. 1991-11-12T21:46:32.40 10.0 undecidable manual PN 122 2.2422 -0.57 1.4
--.MS1.Z. 1991-11-12T21:46:31.00 10.0 undecidable manual PN 122 2.2422 -1.93 0.3
--.FG2.Z. 1991-11-12T21:46:25.46 10.0 undecidable manual PN 130 1.7205 -0.29 1.8
--.SFI.Z. 1991-11-12T21:46:24.19 10.0 undecidable manual PN 311 1.4874 1.72 0.6
--.DUI.Z. 1991-11-12T21:46:23.98 10.0 undecidable manual PN 148 1.4874 1.34 0.9
--.PGD.Z. 1991-11-12T21:46:22.00 10.0 undecidable manual PN 308 1.5318 -1.2 1.1
--.MNS.Z. 1991-11-12T21:46:21.50 10.0 undecidable manual SG 224 0.7548 -1.03 0.5
--.RSM.Z. 1991-11-12T21:46:20.57 10.0 undecidable manual PN 325 1.1988 1.9 0.4
--.SDI.Z. 1991-11-12T21:46:19.62 10.0 undecidable manual PN 165 1.2543 0.2 1.9
--.CRE.Z. 1991-11-12T21:46:19.85 10.0 undecidable manual PN 303 1.2543 0.53 1.7
--.RMP.Z. 1991-11-12T21:46:19.65 10.0 undecidable manual PN 204 1.2321 0.62 1.7
--.ARV.Z. 1991-11-12T21:46:19.66 10.0 undecidable manual SG 329 0.6438 0.55 0.7
--.CP9.Z. 1991-11-12T21:46:18.90 10.0 undecidable manual PN 197 1.11 0.62 1.7
--.AQU.Z. 1991-11-12T21:46:16.32 10.0 undecidable manual SG 179 0.5772 -0.42 0.7
--.ASS.Z. 1991-11-12T21:46:15.51 10.0 undecidable manual SG 283 0.555 -0.55 0.7
--.AZI.Z. 1991-11-12T21:46:14.80 10.0 undecidable manual PG 178 0.9435 0.33 1.9
--.MNS.Z. 1991-11-12T21:46:09.79 10.0 undecidable manual PG 224 0.7548 -1.21 1
--.ARV.Z. 1991-11-12T21:46:08.10 10.0 undecidable manual PG 329 0.6438 -1.02 1.3
--.AQU.Z. 1991-11-12T21:46:06.18 10.0 undecidable manual PG 179 0.5772 -1.48 0.8
--.ASS.Z. 1991-11-12T21:46:06.53 10.0 undecidable manual PG 283 0.555 -0.73 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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