Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 16-02-1985 ore 04:28:15 (UTC) in zona: 4 km SW Lioni (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km SW Lioni (AV), il

  • 16-02-1985 04:28:15 (UTC)
  • 16-02-1985 05:28:15 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8570, 15.1470 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lioni AV 4 6201 6201
Nusco AV 6 4203 10404
Bagnoli Irpino AV 7 3217 13621
Caposele AV 8 3483 17104
Sant'Angelo dei Lombardi AV 8 4250 21354
Teora AV 9 1537 22891
Torella dei Lombardi AV 10 2144 25035
Calabritto AV 10 2391 27426
Cassano Irpino AV 10 982 28408
Rocca San Felice AV 11 851 29259
Montella AV 11 7780 37039
Morra De Sanctis AV 11 1297 38336
Castelfranci AV 12 2041 40377
Guardia Lombardi AV 12 1718 42095
Senerchia AV 14 842 42937
Villamaina AV 14 995 43932
Montemarano AV 14 2851 46783
Acerno SA 15 2783 49566
Castelnuovo di Conza SA 15 619 50185
Laviano SA 16 1438 51623
Santomenna SA 16 443 52066
Castelvetere sul Calore AV 16 1615 53681
Conza della Campania AV 16 1373 55054
Paternopoli AV 16 2384 57438
Valva SA 17 1643 59081
Andretta AV 17 1927 61008
Frigento AV 18 3780 64788
Gesualdo AV 18 3516 68304
San Mango sul Calore AV 19 1185 69489
Sturno AV 19 3080 72569
Sant'Andrea di Conza AV 19 1539 74108
Colliano SA 19 3638 77746
Volturara Irpina AV 19 3289 81035
Cairano AV 19 326 81361
Luogosano AV 20 1187 82548
Oliveto Citra SA 20 3802 86350
Carife AV 20 1408 87758

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
31 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
38 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
41 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
43 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
54 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
59 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
61 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
66 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
66 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
67 Km a E di Portici (55274 abitanti)
68 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
71 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
72 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
73 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
75 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
75 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
78 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
80 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
80 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
81 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
89 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-02-16
04:28:15
40.857 15.147 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 1809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-16 04:28:15 ± 0.285
Latitudine 40.8570 ± 0.0222
Longitudine 15.1470 ± 0.0291
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3478.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02137
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:50
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PO9.Z. 1985-02-16T04:28:56.00 10.0 undecidable manual PN 317 2.3754 1.86 0.1
--.DUI.Z. 1985-02-16T04:28:50.00 10.0 undecidable manual SG 327 0.9546 2 0.1
--.SGG.Z. 1985-02-16T04:28:43.20 10.0 undecidable manual SG 312 0.777 0.66 0.5
--.BRT.Z. 1985-02-16T04:28:42.50 10.0 undecidable manual PN 88 1.5096 0.24 1
--.BAI.Z. 1985-02-16T04:28:40.50 10.0 undecidable manual PN 78 1.3209 0.74 0.9
--.SD1.Z. 1985-02-16T04:28:40.00 10.0 undecidable manual PN 310 1.3098 0.42 1
--.ORI.Z. 1985-02-16T04:28:39.50 10.0 undecidable manual PN 128 1.2654 0.52 1
--.DUI.Z. 1985-02-16T04:28:35.00 10.0 undecidable manual PG 327 0.9546 0.76 1
--.QR9.Z. 1985-02-16T04:28:31.50 10.0 undecidable manual PG 271 0.7548 0.92 0.9
--.SGG.Z. 1985-02-16T04:28:29.80 10.0 negative manual PG 312 0.777 -1.29 1.3
--.OVO.Z. 1985-02-16T04:28:28.10 10.0 undecidable manual PG 267 0.5661 1.03 0.8
--.SGO.Z. 1985-02-16T04:28:28.80 10.0 undecidable manual SG 157 0.3108 1.13 0.5
--.SOR.Z. 1985-02-16T04:28:27.50 10.0 undecidable manual PG 246 0.666 -1.53 0.4
--.SGO.Z. 1985-02-16T04:28:22.00 10.0 positive manual PG 157 0.3108 -0.5 2.5
--.BS1.Z. 1985-02-16T04:28:20.80 10.0 positive manual PG 251 0.2553 -0.54 2.4
--.TR9.Z. 1985-02-16T04:28:19.10 10.0 negative manual PG 18 0.1998 -1.15 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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