Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 11-02-1985 ore 06:51:20 (Italia) in zona: 6 km E Settefrati (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km E Settefrati (FR), il

  • 11-02-1985 05:51:20 (UTC)
  • 11-02-1985 06:51:20 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6950, 13.9100 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Settefrati FR 6 728 728
Picinisco FR 6 1218 1946
San Donato Val di Comino FR 8 2107 4053
Civitella Alfedena AQ 8 296 4349
San Biagio Saracinisco FR 9 349 4698
Villetta Barrea AQ 9 653 5351
Barrea AQ 10 726 6077
Gallinaro FR 10 1269 7346
Villa Latina FR 11 1241 8587
Pizzone IS 11 329 8916
Alfedena AQ 11 864 9780
Opi AQ 12 420 10200
Scontrone AQ 12 574 10774
Atina FR 12 4316 15090
Montenero Val Cocchiara IS 13 538 15628
Castel San Vincenzo IS 14 516 16144
Alvito FR 14 2713 18857
Belmonte Castello FR 15 739 19596
Scapoli IS 15 680 20276
Vallerotonda FR 16 1581 21857
Pescasseroli AQ 16 2203 24060
Rocchetta a Volturno IS 17 1113 25173
Cerro al Volturno IS 17 1281 26454
Vicalvi FR 17 783 27237
Acquafondata FR 17 263 27500
Casalattico FR 17 574 28074
Sant'Elia Fiumerapido FR 18 6166 34240
Posta Fibreno FR 18 1139 35379
Casalvieri FR 18 2698 38077
Terelle FR 19 422 38499
Colli a Volturno IS 19 1349 39848
Rionero Sannitico IS 19 1118 40966
Castel di Sangro AQ 19 6538 47504
Fontechiari FR 20 1303 48807
Viticuso FR 20 353 49160
Campoli Appennino FR 20 1725 50885

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
76 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
77 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
84 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
84 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
87 Km a E di Latina (125985 abitanti)
89 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
89 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
92 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
92 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
92 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
93 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
93 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
94 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
95 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
96 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
97 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
99 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-02-11
05:51:20
41.695 13.91 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 1489
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-11 05:51:20 ± 0.468
Latitudine 41.6950 ± 0.0342
Longitudine 13.9100 ± 0.0511
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1489

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5696.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 310
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 5
Numero di fasi 5
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01028
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:35
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1985-02-11T05:51:42.00 10.0 undecidable manual PN 307 1.1433 -0.24 0.5
--.PO9.Z. 1985-02-11T05:51:42.50 10.0 undecidable manual PN 321 1.1322 0.38 0.2
--.AQU.Z. 1985-02-11T05:51:35.50 10.0 undecidable manual PG 330 0.7548 -0.13 1
--.SD1.Z. 1985-02-11T05:51:24.90 10.0 undecidable manual SG 280 0.0666 0.1 0.7
--.SD1.Z. 1985-02-11T05:51:22.90 10.0 positive manual PG 280 0.0666 -0.05 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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