Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 30-08-1985 ore 20:12:58 (UTC) in zona: W Vicalvi (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: W Vicalvi (FR), il

  • 30-08-1985 20:12:58 (UTC)
  • 30-08-1985 22:12:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6790, 13.7020 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vicalvi FR 0 783 783
Posta Fibreno FR 2 1139 1922
Fontechiari FR 2 1303 3225
Alvito FR 4 2713 5938
Casalvieri FR 5 2698 8636
Broccostella FR 6 2741 11377
Casalattico FR 7 574 11951
Campoli Appennino FR 7 1725 13676
Arpino FR 8 7262 20938
Gallinaro FR 8 1269 22207
Sora FR 9 26144 48351
Pescosolido FR 9 1555 49906
San Donato Val di Comino FR 10 2107 52013
Santopadre FR 10 1357 53370
Isola del Liri FR 11 11715 65085
Atina FR 11 4316 69401
Settefrati FR 12 728 70129
Castelliri FR 13 3454 73583
Villa Latina FR 13 1241 74824
Rocca d'Arce FR 14 959 75783
Picinisco FR 14 1218 77001
Roccasecca FR 14 7365 84366
Colle San Magno FR 14 699 85065
Belmonte Castello FR 14 739 85804
Fontana Liri FR 15 2953 88757
Arce FR 15 5756 94513
Terelle FR 15 422 94935
Opi AQ 16 420 95355
Colfelice FR 16 1932 97287
Monte San Giovanni Campano FR 16 12929 110216
Castrocielo FR 16 3965 114181
Pescasseroli AQ 16 2203 116384
Balsorano AQ 18 3569 119953
Strangolagalli FR 19 2491 122444
Boville Ernica FR 20 8737 131181
Villa Santa Lucia FR 20 2632 133813

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
70 Km a E di Latina (125985 abitanti)
77 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
79 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
81 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
84 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
85 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
88 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
88 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
89 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
93 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
93 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
96 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
97 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
98 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
98 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
99 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
100 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
100 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1985-08-30
20:12:58
41.679 13.702 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 12459
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-30 20:12:58 ± 0.275
Latitudine 41.6790 ± 0.0173
Longitudine 13.7020 ± 0.0218
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12459

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2644.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04460
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:42
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FO1.Z. 1985-08-30T20:14:11.00 10.0 undecidable manual PN 352 4.9506 -1.57 0
--.CTI.Z. 1985-08-30T20:14:07.50 10.0 undecidable manual PN 342 4.5954 -0.32 0.6
--.AR1.Z. 1985-08-30T20:13:31.00 10.0 undecidable manual PN 343 1.8981 0.34 2.1
--.AM1.Z. 1985-08-30T20:13:29.70 10.0 undecidable manual PN? 357 1.8648 -0.53 0.4
--.AS1.Z. 1985-08-30T20:13:27.50 10.0 undecidable manual PN 331 1.5762 1.2 0.2
--.SGO.Z. 1985-08-30T20:13:27.50 10.0 undecidable manual PN 132 1.6428 0.34 1.2
--.CM2.Z. 1985-08-30T20:13:26.50 10.0 undecidable manual PN 344 1.5651 0.44 1.1
--.RDP.Z. 1985-08-30T20:13:25.00 10.0 undecidable manual SG 276 0.7326 0.81 0.4
--.TR9.Z. 1985-08-30T20:13:23.10 10.0 undecidable manual PN 118 1.2987 0.59 0.9
--.AQU.Z. 1985-08-30T20:13:23.00 10.0 undecidable manual SG 341 0.6993 -0.24 0.8
--.SOR.Z. 1985-08-30T20:13:20.50 10.0 undecidable manual PN 156 1.1877 -0.46 1.1
--.SGG.Z. 1985-08-30T20:13:19.90 10.0 undecidable manual SG 119 0.5883 0.67 0.3
--.MNS.Z. 1985-08-30T20:13:18.00 10.0 undecidable manual PG 313 1.0323 -0.71 0.8
--.RDP.Z. 1985-08-30T20:13:13.00 10.0 positive manual PG 276 0.7326 -0.23 2.6
--.AQU.Z. 1985-08-30T20:13:13.00 10.0 undecidable manual PG 341 0.6993 0.31 1.2
--.SGG.Z. 1985-08-30T20:13:09.40 10.0 undecidable manual PG 119 0.5883 -0.97 0.5
--.SD1.Z. 1985-08-30T20:13:01.00 10.0 positive manual PG 69 0.0777 0.16 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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