Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 10-02-1985 ore 00:58:44 (Italia) in zona: 3 km E Guidonia Montecelio (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km E Guidonia Montecelio (RM), il

  • 09-02-1985 23:58:44 (UTC)
  • 10-02-1985 00:58:44 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9890, 12.7650 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Guidonia Montecelio RM 3 88673 88673
Tivoli RM 4 56533 145206
Marcellina RM 5 7280 152486
Sant'Angelo Romano RM 7 5018 157504
San Polo dei Cavalieri RM 7 2992 160496
Castel Madama RM 9 7399 167895
Palombara Sabina RM 9 13269 181164
Vicovaro RM 11 4019 185183
Mentana RM 12 22921 208104
San Gregorio da Sassola RM 12 1619 209723
Fonte Nuova RM 12 32562 242285
Roccagiovine RM 13 263 242548
Casape RM 14 744 243292
Gallicano nel Lazio RM 14 6334 249626
Mandela RM 14 917 250543
Monterotondo RM 14 40830 291373
Moricone RM 14 2650 294023
Sambuci RM 14 925 294948
Monteflavio RM 15 1348 296296
Licenza RM 15 1011 297307
Ciciliano RM 15 1336 298643
Poli RM 16 2418 301061
Saracinesco RM 16 185 301246
Montelibretti RM 17 5323 306569
Percile RM 17 255 306824
Montorio Romano RM 17 1984 308808
Colonna RM 17 4287 313095
Zagarolo RM 17 17843 330938
Cineto Romano RM 18 601 331539
Pisoniano RM 18 770 332309
Cerreto Laziale RM 19 1118 333427
Anticoli Corrado RM 19 915 334342
San Cesareo RM 19 15153 349495
Castel San Pietro Romano RM 19 902 350397
Nerola RM 19 1926 352323
Palestrina RM 20 21672 373995
Roviano RM 20 1351 375346
Monte Porzio Catone RM 20 8693 384039
Gerano RM 20 1263 385302

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
3 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
4 Km a NW di Tivoli (56533 abitanti)
26 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
34 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
42 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
45 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
50 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
59 Km a N di Latina (125985 abitanti)
61 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
64 Km a S di Terni (111501 abitanti)
66 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
72 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
81 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.6
1985-02-09
23:58:44
41.989 12.765 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 1439
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-09 23:58:44 ± 0.251
Latitudine 41.9890 ± 0.0101
Longitudine 12.7650 ± 0.0267
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1439

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2476.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01562
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:33

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CH1.Z. 1985-02-09T23:59:16.00 10.0 undecidable manual PN 340 1.7316 0.68 0.6
--.SD1.Z. 1985-02-09T23:59:14.00 10.0 undecidable manual SG 109 0.8214 0.05 1.1
--.AR1.Z. 1985-02-09T23:59:12.90 10.0 undecidable manual PN 4 1.5096 0.73 0.7
--.PO9.Z. 1985-02-09T23:59:07.50 10.0 undecidable manual SG 12 0.5883 0.84 1.1
--.AS1.Z. 1985-02-09T23:59:05.20 10.0 undecidable manual PG 355 1.0656 -0.94 1
--.SD1.Z. 1985-02-09T23:59:00.10 10.0 undecidable manual PG 109 0.8214 -1.42 1.1
--.MNS.Z. 1985-02-09T23:58:59.80 10.0 undecidable manual SG 351 0.3996 -0.27 1.1
--.AQU.Z. 1985-02-09T23:58:58.50 10.0 undecidable manual PG 52 0.5883 1.24 1.1
--.PO9.Z. 1985-02-09T23:58:57.00 10.0 undecidable manual PG 12 0.5883 -0.31 1.1
--.RDP.Z. 1985-02-09T23:58:54.20 10.0 undecidable manual SG 188 0.222 0.52 1.1
--.MNS.Z. 1985-02-09T23:58:53.00 10.0 negative manual PG 351 0.3996 -0.51 1.1
--.RDP.Z. 1985-02-09T23:58:49.70 10.0 negative manual PG 188 0.222 -0.11 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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