Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 23-08-1985 ore 18:45:54 (Italia) in zona: 3 km W Arpino (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 3 km W Arpino (FR), il

  • 23-08-1985 16:45:54 (UTC)
  • 23-08-1985 18:45:54 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6450, 13.5720 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Arpino FR 3 7262 7262
Isola del Liri FR 4 11715 18977
Fontana Liri FR 4 2953 21930
Castelliri FR 4 3454 25384
Monte San Giovanni Campano FR 5 12929 38313
Arce FR 6 5756 44069
Rocca d'Arce FR 6 959 45028
Santopadre FR 7 1357 46385
Strangolagalli FR 8 2491 48876
Boville Ernica FR 8 8737 57613
Broccostella FR 9 2741 60354
Sora FR 9 26144 86498
Fontechiari FR 9 1303 87801
Colfelice FR 10 1932 89733
Ceprano FR 12 8897 98630
Posta Fibreno FR 12 1139 99769
Vicalvi FR 12 783 100552
Casalvieri FR 12 2698 103250
Ripi FR 13 5270 108520
Casalattico FR 13 574 109094
Roccasecca FR 13 7365 116459
Campoli Appennino FR 14 1725 118184
Pescosolido FR 14 1555 119739
Veroli FR 14 20560 140299
Torrice FR 15 4816 145115
Colle San Magno FR 15 699 145814
Alvito FR 15 2713 148527
Pofi FR 16 4204 152731
San Giovanni Incarico FR 16 3336 156067
Falvaterra FR 16 554 156621
Castrocielo FR 16 3965 160586
Arnara FR 17 2309 162895
Balsorano AQ 18 3569 166464
Frosinone FR 18 46323 212787
Gallinaro FR 19 1269 214056
Atina FR 19 4316 218372

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
59 Km a E di Latina (125985 abitanti)
66 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
73 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
77 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
80 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
80 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
81 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
89 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
90 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
92 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
93 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
94 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
95 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1985-08-23
16:45:54
41.645 13.572 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 12279
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-23 16:45:54 ± 0.298
Latitudine 41.6450 ± 0.0229
Longitudine 13.5720 ± 0.0354
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12279

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3889.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01716
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AS1.Z. 1985-08-23T16:46:43.00 10.0 undecidable manual SN 334 1.5651 1.12 0.2
--.AR1.Z. 1985-08-23T16:46:28.00 10.0 undecidable manual PN 346 1.9092 1.68 0.2
--.SGO.Z. 1985-08-23T16:46:24.00 10.0 undecidable manual PN 129 1.6872 0.56 0.9
--.AS1.Z. 1985-08-23T16:46:22.50 10.0 undecidable manual PN 334 1.5651 0.83 0.8
--.TR9.Z. 1985-08-23T16:46:20.30 10.0 positive manual PN 115 1.3764 1.24 1
--.AQU.Z. 1985-08-23T16:46:18.50 10.0 undecidable manual SG 350 0.7104 -0.55 0.4
--.SOR.Z. 1985-08-23T16:46:16.00 10.0 positive manual PN 151 1.1988 -0.7 1.7
--.OVO.Z. 1985-08-23T16:46:14.40 10.0 positive manual PG 142 1.0212 0.2 2.8
--.DUI.Z. 1985-08-23T16:46:07.00 10.0 undecidable manual PG 88 0.6549 -0.43 1.2
--.SGG.Z. 1985-08-23T16:46:07.00 10.0 undecidable manual PG 113 0.6549 -0.34 1.2
--.AQU.Z. 1985-08-23T16:46:07.00 10.0 undecidable manual PG 350 0.7104 -1.49 0.3
--.RDP.Z. 1985-08-23T16:46:06.50 10.0 undecidable manual PG 280 0.6438 -0.67 1
--.MSC.Z. 1985-08-23T16:46:05.00 10.0 undecidable manual PG 146 0.5439 -0.24 1.3
--.SD1.Z. 1985-08-23T16:45:58.10 10.0 undecidable manual PG 70 0.1887 -0.56 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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