Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 08-02-1985 ore 22:10:39 (Italia) in zona: 5 km N Ampezzo (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 5 km N Ampezzo (UD), il

  • 08-02-1985 21:10:39 (UTC)
  • 08-02-1985 22:10:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.4580, 12.8060 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ampezzo UD 5 1006 1006
Ovaro UD 6 1922 2928
Raveo UD 6 458 3386
Socchieve UD 6 908 4294
Prato Carnico UD 7 904 5198
Sauris UD 8 416 5614
Enemonzo UD 8 1319 6933
Comeglians UD 8 516 7449
Preone UD 8 246 7695
Villa Santina UD 10 2233 9928
Lauco UD 11 729 10657
Rigolato UD 11 448 11105
Ravascletto UD 12 536 11641
Forni di Sotto UD 12 600 12241
Forni Avoltri UD 14 588 12829
Sappada BL 15 1317 14146
Sutrio UD 15 1332 15478
Cercivento UD 16 679 16157
Verzegnis UD 16 863 17020
Tramonti di Sopra PN 16 321 17341
Arta Terme UD 17 2171 19512
Zuglio UD 17 595 20107
Tolmezzo UD 17 10440 30547
Forni di Sopra UD 18 993 31540
Paluzza UD 18 2217 33757
Tramonti di Sotto PN 19 387 34144

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
57 Km a N di Pordenone (51229 abitanti)
98 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
M 2.9
1985-02-08
21:10:39
46.458 12.806 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 1379
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-08 21:10:39 ± 0.163
Latitudine 46.4580 ± 0.0091
Longitudine 12.8060 ± 0.0118
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1379

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1358.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 37
Numero di fasi 37
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01408
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:30

M:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 1379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:50:03
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PAN.Z. 1985-02-08T21:11:18.10 10.0 undecidable manual SN 248 1.11 0.56 0.4
--.CAV.Z. 1985-02-08T21:11:11.40 10.0 undecidable manual SG 260 0.9324 -0.84 0.2
--.CTI.Z. 1985-02-08T21:11:10.50 10.0 undecidable manual SG 243 0.888 -0.36 0.6
--.RNI.Z. 1985-02-08T21:11:10.00 10.0 undecidable manual PN? 253 1.5651 2.49 0
--.VOY.Z. 1985-02-08T21:11:09.40 10.0 undecidable manual SG 119 0.8658 -0.35 0.6
--.PAG.Z. 1985-02-08T21:11:05.30 10.0 undecidable manual PN? 255 1.2543 2.02 0
--.DDS.Z. 1985-02-08T21:11:04.00 10.0 undecidable manual PN 243 1.2543 0.73 0.5
--.DRE.Z. 1985-02-08T21:11:02.40 10.0 undecidable manual SG 115 0.6327 -0.3 0.8
--.PAN.Z. 1985-02-08T21:11:01.40 10.0 undecidable manual PN 248 1.11 0.15 1
--.TRI.Z. 1985-02-08T21:10:59.50 10.0 undecidable manual PG 138 0.999 0.2 1.1
--.RBL.Z. 1985-02-08T21:10:59.00 10.0 undecidable manual SG 91 0.5217 0.14 0.9
--.CAE.Z. 1985-02-08T21:10:58.70 10.0 undecidable manual SG 209 0.5106 0.03 0.9
--.COL.Z. 1985-02-08T21:10:58.80 10.0 undecidable manual SG 129 0.4995 0.36 0.8
--.UDI.Z. 1985-02-08T21:10:58.20 10.0 undecidable manual SG 142 0.4884 0.36 0.8
--.CTI.Z. 1985-02-08T21:10:57.50 10.0 undecidable manual PG 243 0.888 0.1 1.2
--.CAV.Z. 1985-02-08T21:10:57.90 10.0 undecidable manual PG 260 0.9324 -0.3 1.1
--.VOY.Z. 1985-02-08T21:10:55.60 10.0 undecidable manual PG 119 0.8658 -1.16 0.3
--.BAD.Z. 1985-02-08T21:10:54.10 10.0 undecidable manual SG 126 0.3663 0.62 0.6
--.BUA.Z. 1985-02-08T21:10:52.60 10.0 undecidable manual SG 137 0.3219 1.02 0.3
--.DRE.Z. 1985-02-08T21:10:51.90 10.0 undecidable manual PG 115 0.6327 -0.79 0.7
--.RCL.Z. 1985-02-08T21:10:50.90 10.0 undecidable manual SG 199 0.3108 -0.38 0.8
--.RBL.Z. 1985-02-08T21:10:50.50 10.0 undecidable manual PG 91 0.5217 0.03 1.5
--.POB.Z. 1985-02-08T21:10:49.90 10.0 undecidable manual SG 80 0.3219 -1.84 0
--.UDI.Z. 1985-02-08T21:10:49.60 10.0 undecidable manual PG 142 0.4884 -0.28 1.4
--.CAE.Z. 1985-02-08T21:10:49.70 10.0 undecidable manual PG 209 0.5106 -0.66 0.9
--.COL.Z. 1985-02-08T21:10:49.80 10.0 undecidable manual PG 129 0.4995 -0.43 1.2
--.MPR.Z. 1985-02-08T21:10:49.70 10.0 undecidable manual SG 149 0.2442 0.95 0.3
--.BAD.Z. 1985-02-08T21:10:47.30 10.0 undecidable manual PG 126 0.3663 -0.07 1.5
--.RCL.Z. 1985-02-08T21:10:46.10 10.0 undecidable manual PG 199 0.3108 0.02 1.5
--.POB.Z. 1985-02-08T21:10:46.30 10.0 undecidable manual PG 80 0.3219 -0.06 1.5
--.ERT.Z. 1985-02-08T21:10:46.00 10.0 undecidable manual PG 238 0.3441 -0.78 1.5
--.BUA.Z. 1985-02-08T21:10:46.40 10.0 undecidable manual PG 137 0.3219 0.13 1.5
--.MPR.Z. 1985-02-08T21:10:45.00 10.0 negative manual PG 149 0.2442 0.37 2.6
--.FO1.Z. 1985-02-08T21:10:44.50 10.0 undecidable manual SG 352 0.1332 0.02 0.9
--.ZOU.Z. 1985-02-08T21:10:43.00 10.0 positive manual PG 49 0.1443 0.52 2.2
--.FO1.Z. 1985-02-08T21:10:42.30 10.0 negative manual PG 352 0.1332 0.13 3
--.FOA.Z. 1985-02-08T21:10:42.00 10.0 undecidable manual PG 350 0.1221 -0.02 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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