Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-08-1985 ore 12:42:41 (UTC) in zona: 1 km SW Sant'Elpidio a Mare (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km SW Sant'Elpidio a Mare (FM), il

  • 18-08-1985 12:42:41 (UTC)
  • 18-08-1985 14:42:41 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.2250, 13.6850 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elpidio a Mare FM 1 17110 17110
Monte Urano FM 2 8353 25463
Montegranaro FM 4 12990 38453
Porto Sant'Elpidio FM 7 26152 64605
Monte San Giusto MC 7 8191 72796
Torre San Patrizio FM 8 2048 74844
Fermo FM 8 37655 112499
Monte San Pietrangeli FM 9 2458 114957
Civitanova Marche MC 10 41983 156940
Porto San Giorgio FM 10 16121 173061
Rapagnano FM 10 2145 175206
Montecosaro MC 11 7113 182319
Francavilla d'Ete FM 12 964 183283
Magliano di Tenna FM 12 1452 184735
Morrovalle MC 13 10195 194930
Ponzano di Fermo FM 14 1674 196604
Grottazzolina FM 14 3398 200002
Corridonia MC 14 15430 215432
Lapedona FM 15 1166 216598
Monte Giberto FM 15 801 217399
Monterubbiano FM 16 2230 219629
Montegiorgio FM 16 6851 226480
Altidona FM 16 3390 229870
Moresco FM 16 598 230468
Montelupone MC 16 3596 234064
Potenza Picena MC 17 15936 250000
Mogliano MC 17 4696 254696
Petritoli FM 18 2335 257031
Petriolo MC 18 1998 259029
Massa Fermana FM 19 963 259992
Belmonte Piceno FM 19 646 260638
Pedaso FM 19 2800 263438
Campofilone FM 19 1916 265354
Montottone FM 20 979 266333
Monte Vidon Corrado FM 20 731 267064
Montefiore dell'Aso AP 20 2123 269187
Monte Vidon Combatte FM 20 433 269620

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a SE di Ancona (100861 abitanti)
63 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
85 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
87 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
88 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
95 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
98 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
100 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-08-18
12:42:41
43.225 13.685 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 12019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-18 12:42:41 ± 0.369
Latitudine 43.2250 ± 0.0164
Longitudine 13.6850 ± 0.0346
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3344.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 186
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00405
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03084
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:20
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FO1.Z. 1985-08-18T12:43:34.50 10.0 undecidable manual PN 349 3.4188 -0.39 0.5
--.SD1.Z. 1985-08-18T12:43:09.00 10.0 undecidable manual PN 176 1.5096 0.31 1
--.AR1.Z. 1985-08-18T12:43:03.00 10.0 undecidable manual SG 297 0.5994 -0.13 0.6
--.MNS.Z. 1985-08-18T12:43:03.00 10.0 undecidable manual PN 221 1.11 -0.18 1.4
--.PRO.Z. 1985-08-18T12:43:00.50 10.0 undecidable manual PG 320 0.8991 0.83 0.3
--.ALP.Z. 1985-08-18T12:42:59.30 10.0 undecidable manual SG 190 0.444 1.05 0.1
--.PO9.Z. 1985-08-18T12:42:58.50 10.0 undecidable manual PG 220 0.8436 -0.12 1.5
--.AS1.Z. 1985-08-18T12:42:57.00 10.0 undecidable manual PG 258 0.7659 -0.18 1.4
--.AR1.Z. 1985-08-18T12:42:54.00 10.0 undecidable manual PG 297 0.5994 -0.11 1.5
--.ALP.Z. 1985-08-18T12:42:50.80 10.0 negative manual PG 190 0.444 -0.5 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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