Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 26-10-1990 ore 04:24:57 (Italia) in zona: 6 km NW Poggio Picenze (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 6 km NW Poggio Picenze (AQ), il

  • 26-10-1990 03:24:57 (UTC)
  • 26-10-1990 04:24:57 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3700, 13.5020 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Poggio Picenze AQ 6 1136 1136
Fossa AQ 9 721 1857
Barisciano AQ 9 1828 3685
L'Aquila AQ 9 69753 73438
Sant'Eusanio Forconese AQ 9 394 73832
Ocre AQ 10 1167 74999
San Demetrio ne' Vestini AQ 10 1854 76853
Villa Sant'Angelo AQ 11 424 77277
Santo Stefano di Sessanio AQ 12 111 77388
Prata d'Ansidonia AQ 13 496 77884
Fagnano Alto AQ 14 418 78302
Rocca di Cambio AQ 15 533 78835
San Pio delle Camere AQ 16 661 79496
Lucoli AQ 16 1011 80507
Calascio AQ 17 137 80644
Castelvecchio Calvisio AQ 17 153 80797
Carapelle Calvisio AQ 17 87 80884
Fontecchio AQ 18 369 81253
Pietracamela TE 18 271 81524
Rocca di Mezzo AQ 18 1526 83050
Castel del Monte AQ 19 413 83463
Pizzoli AQ 19 4326 87789
Tornimparte AQ 19 3187 90976
Caporciano AQ 19 230 91206
Isola del Gran Sasso d'Italia TE 20 4773 95979
Crognaleto TE 20 1297 97276

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
36 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
55 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
56 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
59 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
73 Km a E di Terni (111501 abitanti)
73 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
76 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
92 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
97 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
99 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.5
1990-10-26
03:24:57
42.37 13.502 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 129449
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-10-26 03:24:57 ± 0.382
Latitudine 42.3700 ± 0.0178
Longitudine 13.5020 ± 0.0349
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 129449

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3483.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 154
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00834
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 129449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:00:21

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 129449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1990-10-26T03:25:24.72 10.0 undecidable manual SG 160 0.6882 1.56 0.2
--.ASS.Z. 1990-10-26T03:25:18.35 10.0 undecidable manual PG 318 0.9213 1.59 0.4
--.MNS.Z. 1990-10-26T03:25:18.75 10.0 undecidable manual SG 271 0.5994 -1.43 0.3
--.CIO.Z. 1990-10-26T03:25:14.00 10.0 undecidable manual PG 342 0.8658 -1.52 0.5
--.AZI.Z. 1990-10-26T03:25:12.00 10.0 undecidable manual SG 187 0.3774 -0.83 0.6
--.SDI.Z. 1990-10-26T03:25:12.79 10.0 undecidable manual PG 160 0.6882 0.33 1.6
--.MNS.Z. 1990-10-26T03:25:11.90 10.0 undecidable manual PG 271 0.5994 1.16 0.9
--.CP9.Z. 1990-10-26T03:25:11.71 10.0 undecidable manual PG 218 0.6438 0.13 1.8
--.ALP.Z. 1990-10-26T03:25:06.90 10.0 undecidable manual PG 6 0.3996 -0.17 1.9
--.AZI.Z. 1990-10-26T03:25:05.50 10.0 undecidable manual PG 187 0.3774 -1 1.2
--.AQU.Z. 1990-10-26T03:25:01.50 10.0 undecidable manual SG 257 0.0666 0.26 0.8
--.AQU.Z. 1990-10-26T03:24:59.47 10.0 undecidable manual PG 257 0.0666 -0.33 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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