Terremoto di magnitudo ML 1.0 del 31-03-2023 ore 01:07:34 (UTC) in zona: 3 km SE Marano Lagunare (UD)

Un terremoto di magnitudo ML 1.0 è avvenuto nella zona: 3 km SE Marano Lagunare (UD), il

  • 31-03-2023 01:07:34 (UTC)
  • 31-03-2023 03:07:34 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7390, 13.1850 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Marano Lagunare UD 4 1844 1844
Lignano Sabbiadoro UD 7 6950 8794
Carlino UD 7 2797 11591
Muzzana del Turgnano UD 10 2527 14118
Precenicco UD 10 1479 15597
San Giorgio di Nogaro UD 11 7572 23169
Palazzolo dello Stella UD 11 2972 26141
Torviscosa UD 12 2867 29008
Pocenia UD 13 2536 31544
Porpetto UD 14 2617 34161
Terzo d'Aquileia UD 14 2866 37027
Aquileia UD 14 3359 40386
San Michele al Tagliamento VE 15 11930 52316
Cervignano del Friuli UD 15 13844 66160
Latisana UD 15 13600 79760
Ronchis UD 16 2057 81817
Grado GO 17 8251 90068
Gonars UD 18 4795 94863
Fiumicello UD 19 4971 99834
Villa Vicentina UD 19 1384 101218
Rivignano Teor UD 19 6349 107567
Bagnaria Arsa UD 19 3525 111092
Castions di Strada UD 19 3825 114917

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a S di Udine (99169 abitanti)
46 Km a W di Trieste (204420 abitanti)
47 Km a E di Pordenone (51229 abitanti)
73 Km a E di Treviso (83731 abitanti)
74 Km a E di Venezia (263352 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.0 2023-03-31
01:07:34
45.739 13.1848 5 2023-03-31
01:20:49
Sala Sismica INGV-Roma 115900401
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-31 01:07:34 ± 0.21
Latitudine 45.7390 ± 0.0072
Longitudine 13.1848 ± 0.0052
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115900401

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 654
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 512
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 2
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 650.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 204
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.16
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.58546
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:1.0

Campo Valore
Valore 1.0
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115900401
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-31 01:20:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.VULT.HHZ. 2023-03-31T01:08:48.90 3.0 negative manual Pn -4.57 0
IV.EL6.EHZ. 2023-03-31T01:08:37.26 3.0 undecidable manual Sn -9.99 0
IV.SNTG.HHZ. 2023-03-31T01:08:20.25 3.0 undecidable manual Pg 2.47 0
IV.EL6.EHZ. 2023-03-31T01:08:10.83 3.0 undecidable manual Pn -5.85 0
NI.POLC.HHZ. 2023-03-31T01:07:55.27 0.6 undecidable manual S 301 0.5558 50 0.17 49
OX.CAE.HHE. 2023-03-31T01:07:55.65 0.6 undecidable manual S 298 0.5855 50 -0.33 48
NI.VINO.HHZ. 2023-03-31T01:07:54.06 0.6 undecidable manual S 7 0.5180 50 0.07 50
OX.DRE.HHZ. 2023-03-31T01:07:54.49 0.3 undecidable manual S 36 0.5387 50 -0.11 76
OX.BAD.HHE. 2023-03-31T01:07:53.46 0.6 undecidable manual S 5 0.4964 50 0.12 50
MN.TRI.HHZ. 2023-03-31T01:07:50.53 0.6 undecidable manual S 94 0.4056 96 -0.01 48
OX.SABO.HHZ. 2023-03-31T01:07:50.66 0.6 undecidable manual S 51 0.3993 97 0.35 48
OX.CAE.HHE. 2023-03-31T01:07:47.08 0.1 undecidable manual P 298 0.5855 50 0.04 100
NI.POLC.HHZ. 2023-03-31T01:07:46.85 0.6 negative manual P 301 0.5558 50 0.31 48
OX.DRE.HHZ. 2023-03-31T01:07:46.18 0.6 positive manual P 36 0.5387 50 -0.07 51
NI.VINO.HHZ. 2023-03-31T01:07:45.74 0.1 undecidable manual P 7 0.5180 50 -0.15 98
OX.BAD.HHE. 2023-03-31T01:07:45.39 0.1 undecidable manual P 5 0.4964 50 -0.13 99
OX.SABO.HHZ. 2023-03-31T01:07:43.98 0.1 undecidable manual P 51 0.3993 97 0.21 100
MN.TRI.HHZ. 2023-03-31T01:07:43.94 0.6 positive manual P 94 0.4056 96 0.04 50
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
MN.TRI.HHE. ML:0.9 0.0000247949065 0.14 AML other m 2023-03-31T01:07:50.88
MN.TRI.HHN. ML:0.7 0.0000142888 0.2 AML other m 2023-03-31T01:07:51.07
OX.SABO.HHE. ML:0.9 0.000022543765 0.18 AML other m 2023-03-31T01:07:51.00
OX.SABO.HHN. ML:1.4 0.00007566167499999999 1.76 AML other m 2023-03-31T01:07:46.34
NI.VINO.HHN. ML:1.0 0.000026325174999999998 2.9 AML other m 2023-03-31T01:08:08.06
OX.DRE.HNE. ML:1.0 0.00002103195 0.24 AML other m 2023-03-31T01:07:55.15
OX.DRE.HHE. ML:1.0 0.000020863060000000004 0.02 AML other m 2023-03-31T01:07:55.28
OX.DRE.HHN. ML:1.0 0.00001914654 0.16 AML other m 2023-03-31T01:07:54.80
NI.POLC.HHE. ML:0.9 0.00001747517 0.16 AML other m 2023-03-31T01:07:55.75
NI.POLC.HHN. ML:1.0 0.000018400645 0.54 AML other m 2023-03-31T01:07:54.74
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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