Terremoto di magnitudo ML 1.3 del 29-03-2023 ore 19:42:16 (Italia) in zona: 3 km SW Accettura (MT)

Un terremoto di magnitudo ML 1.3 è avvenuto nella zona: 3 km SW Accettura (MT), il

  • 29-03-2023 17:42:16 (UTC)
  • 29-03-2023 19:42:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.4740, 16.1330 ad una profondità di 24 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Accettura MT 3 1856 1856
Pietrapertosa PZ 7 1032 2888
Oliveto Lucano MT 8 450 3338
Gorgoglione MT 9 989 4327
Castelmezzano PZ 10 800 5127
Cirigliano MT 10 375 5502
San Mauro Forte MT 10 1552 7054
Stigliano MT 11 4361 11415
Campomaggiore PZ 12 811 12226
Garaguso MT 12 1073 13299
Corleto Perticara PZ 13 2511 15810
Guardia Perticara PZ 13 552 16362
Laurenzana PZ 14 1797 18159
Calciano MT 14 777 18936
Albano di Lucania PZ 15 1435 20371
Tricarico MT 16 5388 25759
Salandra MT 17 2829 28588
Trivigno PZ 17 678 29266
Anzi PZ 18 1696 30962
Armento PZ 20 631 31593
Aliano MT 20 1008 32601

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a SE di Potenza (67122 abitanti)
45 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
53 Km a SW di Altamura (70396 abitanti)
85 Km a S di Andria (100440 abitanti)
85 Km a SW di Bitonto (55540 abitanti)
90 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
90 Km a SW di Molfetta (59874 abitanti)
91 Km a SW di Bisceglie (55422 abitanti)
92 Km a S di Trani (56217 abitanti)
93 Km a W di Taranto (201100 abitanti)
95 Km a S di Barletta (94814 abitanti)
95 Km a SW di Bari (326344 abitanti)
98 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.3 2023-03-29
17:42:16
40.4745 16.1327 24 2023-03-29
18:03:51
Sala Sismica INGV-Roma 115863611
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-29 17:42:16 ± 0.21
Latitudine 40.4745 ± 0.0063
Longitudine 16.1327 ± 0.0095
Profondità (km) 24 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115863611

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 763
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 427
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 93
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 760.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 97
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.28
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.61873
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.3

Campo Valore
Valore 1.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115863611
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-29 18:03:51
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.SALB.HHN. 2023-03-29T17:42:37.45 0.6 undecidable manual S 165 0.6187 103 0.17 43
XE.TNOVA.HNE. 2023-03-29T17:42:35.13 0.6 undecidable manual S 169 0.5090 107 0.99 33
GE.MATE.HHE. 2023-03-29T17:42:33.10 0.6 undecidable manual S 68 0.4676 108 0.12 45
IV.ACER.HHN. 2023-03-29T17:42:30.04 1.0 undecidable manual S 335 0.3435 116 0.48 22
IV.SIRI.HHZ. 2023-03-29T17:42:29.66 0.1 undecidable manual S 215 0.3552 115 -0.21 90
IV.MCEL.HHZ. 2023-03-29T17:42:28.25 0.3 undecidable manual S 239 0.2932 120 0.02 71
IV.SALB.HHN. 2023-03-29T17:42:28.23 0.6 undecidable manual P 165 0.6187 103 -0.09 44
IV.MIGL.HHZ. 2023-03-29T17:42:27.07 0.3 undecidable manual S 61 0.2680 123 -0.53 65
IV.SCHR.EHZ. 2023-03-29T17:42:27.91 0.6 undecidable manual S 189 0.2788 122 0.05 48
XE.TNOVA.HNE. 2023-03-29T17:42:27.37 1.0 undecidable manual P 169 0.5090 107 0.87 18
GE.MATE.HHE. 2023-03-29T17:42:26.36 1.0 undecidable manual P 68 0.4676 108 0.52 20
IV.VGG3.HNZ.01 2023-03-29T17:42:26.14 3.0 undecidable manual P 0
IV.PTRP.HHZ. 2023-03-29T17:42:24.00 0.1 undecidable manual S 311 0.0719 160 0.16 98
IV.ACER.HHN. 2023-03-29T17:42:24.36 0.6 undecidable manual P 335 0.3435 116 0.5 43
IV.SIRI.HHZ. 2023-03-29T17:42:23.69 0.3 undecidable manual P 215 0.3552 115 -0.35 66
IV.SCHR.EHZ. 2023-03-29T17:42:22.79 0.3 undecidable manual P 189 0.2788 122 -0.09 71
IV.MCEL.HHZ. 2023-03-29T17:42:22.94 0.1 undecidable manual P 239 0.2932 120 -0.15 93
IV.MIGL.HHZ. 2023-03-29T17:42:22.41 0.1 undecidable manual P 61 0.2680 123 -0.32 91
IV.PTRP.HHZ. 2023-03-29T17:42:20.58 0.1 undecidable manual P 311 0.0719 160 0.02 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.PTRP.HHN. ML:1.2 0.000103211655 0.4736 AML other m 2023-03-29T17:42:25.04
IV.PTRP.HHE. ML:1.2 0.00010905000000000001 0.36 AML other m 2023-03-29T17:42:24.40
IV.MIGL.HHN. ML:1.7 0.000184384885 0.8064 AML other m 2023-03-29T17:42:27.98
IV.MIGL.HHE. ML:1.8 0.0002360237 0.1152 AML other m 2023-03-29T17:42:27.96
IV.SIRI.HHN. ML:1.2 0.00005155 0.8 AML other m 2023-03-29T17:42:31.13
IV.SIRI.HHE. ML:1.2 0.00005205 0.96 AML other m 2023-03-29T17:42:32.59
IV.SCHR.EHE. ML:1.1 0.000046103585 0.2432 AML other m 2023-03-29T17:42:28.97
IV.SCHR.EHN. ML:1.1 0.000042830205 0.1152 AML other m 2023-03-29T17:42:28.54
IV.MCEL.HNE. ML:1.4 0.00009816111999999999 0.2816 AML other m 2023-03-29T17:42:29.07
IV.MCEL.HNN. ML:1.5 0.000111909415 0.384 AML other m 2023-03-29T17:42:29.53
IV.MCEL.HHE. ML:1.0 0.000032852939999999994 0.2432 AML other m 2023-03-29T17:42:28.45
IV.MCEL.HHN. ML:1.2 0.00005463454499999999 0.4608 AML other m 2023-03-29T17:42:28.00
IV.SIRI.HNE. ML:1.3 0.00005284175000000001 0.9216 AML other m 2023-03-29T17:42:33.45
IV.SIRI.HNN. ML:1.3 0.00005585324 0.2176 AML other m 2023-03-29T17:42:31.03
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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