Terremoto di magnitudo ML 1.1 del 26-03-2023 ore 00:59:12 (UTC) in zona: 1 km S Guardialfiera (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 1.1 è avvenuto nella zona: 1 km S Guardialfiera (CB), il

  • 26-03-2023 00:59:12 (UTC)
  • 26-03-2023 01:59:12 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7960, 14.7940 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Guardialfiera CB 1 1065 1065
Lupara CB 6 505 1570
Casacalenda CB 8 2135 3705
Castelmauro CB 8 1505 5210
Castelbottaccio CB 9 312 5522
Civitacampomarano CB 9 417 5939
Provvidenti CB 9 119 6058
Acquaviva Collecroce CB 9 672 6730
Morrone del Sannio CB 9 587 7317
Larino CB 10 6793 14110
Palata CB 10 1726 15836
Lucito CB 11 696 16532
Castellino del Biferno CB 12 545 17077
Ripabottoni CB 12 514 17591
Montorio nei Frentani CB 12 437 18028
Montecilfone CB 12 1348 19376
Tavenna CB 13 718 20094
San Felice del Molise CB 13 634 20728
Petrella Tifernina CB 14 1170 21898
Montelongo CB 15 365 22263
Montefalcone nel Sannio CB 15 1556 23819
Bonefro CB 16 1384 25203
Montemitro CB 16 395 25598
Guglionesi CB 16 5321 30919
Roccavivara CB 17 815 31734
Mafalda CB 18 1211 32945
Campolieto CB 18 839 33784
Montenero di Bisaccia CB 18 6675 40459
Ururi CB 18 2693 43152
Rotello CB 18 1212 44364
San Giuliano di Puglia CB 19 1042 45406
Santa Croce di Magliano CB 19 4435 49841
San Biase CB 19 189 50030
Tufillo CH 19 406 50436
Montagano CB 19 1086 51522
Limosano CB 19 768 52290
Sant'Angelo Limosano CB 19 352 52642
Celenza sul Trigno CH 20 915 53557
San Martino in Pensilis CB 20 4793 58350
San Giovanni Lipioni CH 20 185 58535

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
73 Km a NW di Foggia (151991 abitanti)
74 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
81 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
89 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
89 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
96 Km a SE di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.1 2023-03-26
00:59:12
41.7962 14.7942 10 2023-03-26
01:13:18
Sala Sismica INGV-Roma 115736721
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-26 00:59:12 ± 0.69
Latitudine 41.7962 ± 0.0297
Longitudine 14.7942 ± 0.0205
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115736721

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 3342
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1448
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 164
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3340.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 259
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.44
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.16458
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.29588
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

ML:1.1

Campo Valore
Valore 1.1
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115736721
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-26 01:13:18
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-26T00:59:23.88 0.3 undecidable manual S 211 0.2914 50 0.08 78
IV.GATE.HHZ. 2023-03-26T00:59:23.56 0.6 undecidable manual S 163 0.2959 50 -0.37 49
IV.MELA.HHZ. 2023-03-26T00:59:23.13 0.3 undecidable manual S 110 0.2644 50 0.14 78
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-26T00:59:20.22 0.3 undecidable manual S 150 0.1646 119 0.47 74
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-26T00:59:19.31 0.1 undecidable manual P 211 0.2914 50 0.28 100
IV.MELA.HHZ. 2023-03-26T00:59:18.83 0.6 negative manual P 110 0.2644 50 0.27 50
IV.GATE.HHZ. 2023-03-26T00:59:18.44 0.6 negative manual P 163 0.2959 50 -0.67 45
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-26T00:59:16.03 0.3 negative manual P 150 0.1646 119 -0.66 69
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CIGN.HHN. ML:1.6 0.000331 0.68 AML other m 2023-03-26T00:59:20.59
IV.CIGN.HHE. ML:1.6 0.0003185 0.8 AML other m 2023-03-26T00:59:22.45
IV.GATE.HHN. ML:0.9 0.00003625000000000001 0.44 AML other m 2023-03-26T00:59:28.84
IV.GATE.HHE. ML:1.1 0.00005525 0.42 AML other m 2023-03-26T00:59:33.25
IV.MELA.HHE. ML:1.0 0.000053908775 0.14 AML other m 2023-03-26T00:59:23.51
IV.MELA.HHN. ML:0.8 0.000037105935 0.12 AML other m 2023-03-26T00:59:23.75
IV.BSSO.HHE. ML:1.0 0.000046734335 0.3 AML other m 2023-03-26T00:59:24.47
IV.BSSO.HHN. ML:1.0 0.000041655595500000006 0.6 AML other m 2023-03-26T00:59:24.52
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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