Terremoto di magnitudo ML 1.7 del 23-03-2023 ore 08:11:28 (UTC) in zona: 2 km N Sant'Elia a Pianisi (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 1.7 è avvenuto nella zona: 2 km N Sant'Elia a Pianisi (CB), il

  • 23-03-2023 08:11:28 (UTC)
  • 23-03-2023 09:11:28 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6450, 14.8760 ad una profondità di 22 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia a Pianisi CB 3 1818 1818
Macchia Valfortore CB 6 576 2394
Monacilioni CB 7 523 2917
Pietracatella CB 7 1375 4292
Ripabottoni CB 8 514 4806
Bonefro CB 8 1384 6190
Colletorto CB 8 1938 8128
San Giuliano di Puglia CB 9 1042 9170
Campolieto CB 9 839 10009
Provvidenti CB 9 119 10128
Carlantino FG 10 980 11108
Casacalenda CB 11 2135 13243
Morrone del Sannio CB 11 587 13830
Montelongo CB 12 365 14195
Toro CB 12 1391 15586
Santa Croce di Magliano CB 12 4435 20021
San Giovanni in Galdo CB 12 580 20601
Celenza Valfortore FG 13 1598 22199
Montorio nei Frentani CB 14 437 22636
Castellino del Biferno CB 14 545 23181
Matrice CB 14 1115 24296
Campodipietra CB 14 2570 26866
Gambatesa CB 15 1464 28330
Jelsi CB 16 1781 30111
Rotello CB 16 1212 31323
Petrella Tifernina CB 16 1170 32493
Montagano CB 17 1086 33579
San Marco la Catola FG 17 1012 34591
Larino CB 18 6793 41384
Lupara CB 18 505 41889
Riccia CB 18 5262 47151
Ripalimosani CB 18 3114 50265
Lucito CB 18 696 50961
Castelbottaccio CB 19 312 51273
Gildone CB 19 809 52082
Guardialfiera CB 19 1065 53147
Tufara CB 19 925 54072
Casalnuovo Monterotaro FG 19 1556 55628

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
58 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
59 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
78 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
87 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
88 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
93 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
93 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
96 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
96 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
98 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.7 2023-03-23
08:11:28
41.6452 14.8762 23 2023-03-23
08:22:45
Sala Sismica INGV-Roma 115660221
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-23 08:11:28 ± 0.27
Latitudine 41.6452 ± 0.0117
Longitudine 14.8762 ± 0.0120
Profondità (km) 23 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115660221

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1138
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 615
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 350
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1140.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 101
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.02338
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.65650
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115660221
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-23 08:22:45
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-23T08:11:50.69 0.3 undecidable manual S 308 0.6538 101 0.41 62
IV.SGRT.HHZ. 2023-03-23T08:11:41.50 0.1 undecidable manual P 80 0.6565 101 0.52 81
IV.SACR.HHZ. 2023-03-23T08:11:40.04 0.3 undecidable manual S 207 0.2788 119 0.33 68
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-23T08:11:40.33 1.0 undecidable manual P 308 0.6538 101 -0.6 20
OT.OT16.EHZ. 2023-03-23T08:11:40.16 0.3 undecidable manual S 49 0.2896 118 0.17 70
OT.OT05.EHZ. 2023-03-23T08:11:39.12 0.3 undecidable manual P 88 0.5423 103 0.04 69
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-23T08:11:38.95 0.6 undecidable manual S 245 0.2329 124 0.39 45
IV.MELA.HHZ. 2023-03-23T08:11:37.84 0.3 undecidable manual S 72 0.1970 130 0.14 72
IV.GATE.HHZ. 2023-03-23T08:11:36.86 0.3 undecidable manual S 169 0.1340 142 0.45 69
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-23T08:11:35.22 0.1 undecidable manual S 67 0.0234 173 0.12 100
OT.OT16.EHZ. 2023-03-23T08:11:35.17 1.0 undecidable manual P 49 0.2896 118 0.17 23
IV.SACR.HHZ. 2023-03-23T08:11:34.50 0.1 undecidable manual P 207 0.2788 119 -0.33 91
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-23T08:11:33.91 0.6 positive manual P 245 0.2329 124 -0.26 47
IV.MELA.HHZ. 2023-03-23T08:11:33.32 0.1 negative manual P 72 0.1970 130 -0.35 92
IV.GATE.HHZ. 2023-03-23T08:11:32.78 0.3 undecidable manual P 169 0.1340 142 -0.14 73
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-23T08:11:30.94 0.1 undecidable manual P 67 0.0234 173 -1.23 67
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CIGN.HHE. ML:2.3 0.00147 1.52 AML other m 2023-03-23T08:11:36.07
IV.CIGN.HHN. ML:2.3 0.001645 0.46 AML other m 2023-03-23T08:11:37.27
IV.MELA.HHE. ML:1.5 0.0001525 0.66 AML other m 2023-03-23T08:11:37.70
IV.MELA.HHN. ML:1.6 0.000194 0.6 AML other m 2023-03-23T08:11:38.36
IV.BSSO.HHE. ML:1.7 0.0002375 1.06 AML other m 2023-03-23T08:11:39.20
IV.BSSO.HHN. ML:1.6 0.000186 0.56 AML other m 2023-03-23T08:11:39.47
IV.GATE.HHN. ML:1.5 0.000189 0.7 AML other m 2023-03-23T08:11:39.64
IV.GATE.HNN. ML:1.5 0.000183 0.36 AML other m 2023-03-23T08:11:39.65
IV.GATE.HHE. ML:1.6 0.000212 0.48 AML other m 2023-03-23T08:11:41.85
IV.GATE.HNE. ML:1.6 0.00022899999999999998 0.42 AML other m 2023-03-23T08:11:41.86
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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