Terremoto di magnitudo ML 1.7 del 19-03-2023 ore 19:26:58 (UTC) in zona: 1 km S Rocca d'Evandro (CE)

Un terremoto di magnitudo ML 1.7 è avvenuto nella zona: 1 km S Rocca d'Evandro (CE), il

  • 19-03-2023 19:26:58 (UTC)
  • 19-03-2023 20:26:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3840, 13.9000 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca d'Evandro CE 1 3283 3283
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 3 966 4249
Sant'Andrea del Garigliano FR 5 1505 5754
Sant'Apollinare FR 6 1919 7673
Galluccio CE 7 2154 9827
Vallemaio FR 8 937 10764
Mignano Monte Lungo CE 8 3250 14014
San Pietro Infine CE 9 944 14958
San Vittore del Lazio FR 10 2636 17594
Conca della Campania CE 10 1239 18833
Cervaro FR 11 8109 26942
Coreno Ausonio FR 11 1644 28586
Pignataro Interamna FR 11 2595 31181
Castelforte LT 11 4386 35567
Tora e Piccilli CE 11 910 36477
San Giorgio a Liri FR 11 3164 39641
Santi Cosma e Damiano LT 12 6897 46538
Castelnuovo Parano FR 12 883 47421
Roccamonfina CE 13 3511 50932
Ausonia FR 13 2619 53551
Cassino FR 14 36142 89693
Marzano Appio CE 14 2226 91919
Presenzano CE 15 1766 93685
Conca Casale IS 15 200 93885
Sesto Campano IS 15 2388 96273
Sessa Aurunca CE 16 21727 118000
Spigno Saturnia LT 16 2961 120961
Venafro IS 17 11280 132241
Viticuso FR 17 353 132594
Caianello CE 17 1824 134418
Sant'Elia Fiumerapido FR 18 6166 140584
Villa Santa Lucia FR 18 2632 143216
Piedimonte San Germano FR 18 6535 149751
Esperia FR 18 3828 153579
Acquafondata FR 18 263 153842
Minturno LT 19 19783 173625
Vallerotonda FR 19 1581 175206
Pozzilli IS 20 2380 177586

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
52 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
57 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
59 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
62 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
62 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
62 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
63 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
67 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
73 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
74 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
77 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
79 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
84 Km a E di Latina (125985 abitanti)
88 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
91 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
91 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
99 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.7 2023-03-19
19:26:58
41.3842 13.9002 10 2023-03-19
19:49:37
Sala Sismica INGV-Roma 115544301
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-19 19:26:58 ± 0.17
Latitudine 41.3842 ± 0.0126
Longitudine 13.9002 ± 0.0132
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115544301

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1580
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 820
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 33
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1580.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 163
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.34
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.12501
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.62683
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115544301
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-19 19:49:37
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.INTR.HHZ. 2023-03-19T19:27:20.21 0.3 undecidable manual S 0 0.6268 50 0.59 61
IV.INTR.HHZ. 2023-03-19T19:27:10.58 0.1 undecidable manual P 0 0.6268 50 -0.05 93
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-19T19:27:09.53 0.1 undecidable manual P 72 0.5441 50 0.32 90
IV.LIK.EHE.01 2023-03-19T19:27:09.15 0.6 undecidable manual S 294 0.2806 50 -0.2 48
IV.SGG.HHZ. 2023-03-19T19:27:06.14 0.1 undecidable manual P 89 0.3588 50 0.09 98
IV.LRP.EHZ. 2023-03-19T19:27:06.35 1.0 negative manual P 318 0.3525 50 0.42 23
IV.POFI.HNZ. 2023-03-19T19:27:06.37 0.1 undecidable manual P 337 0.3615 50 0.28 94
IV.LIK.EHE.01 2023-03-19T19:27:04.77 0.1 undecidable manual P 294 0.2806 50 0.08 99
IV.PIGN.HHZ. 2023-03-19T19:27:04.96 0.1 undecidable manual P 131 0.2788 50 0.28 95
IV.MCI.EHZ. 2023-03-19T19:27:03.92 0.6 undecidable manual S 329 0.1250 126 -0.36 48
IV.CERA.HHZ. 2023-03-19T19:27:03.61 0.1 negative manual P 22 0.2311 50 -0.25 97
IV.VAGA.HHZ. 2023-03-19T19:27:03.37 0.1 positive manual P 83 0.2527 50 -0.85 79
IV.MCI.EHZ. 2023-03-19T19:27:01.58 0.1 negative manual P 329 0.1250 126 -0.19 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CERA.HHE. ML:2.1 0.0007735000000000001 1.42 AML other m 2023-03-19T19:27:09.26
IV.CERA.HHN. ML:2.0 0.000588 0.28 AML other m 2023-03-19T19:27:10.27
IV.VAGA.HHE. ML:1.6 0.000217 0.52 AML other m 2023-03-19T19:27:10.72
IV.PIGN.HHE. ML:1.4 0.0001235 0.66 AML other m 2023-03-19T19:27:12.35
IV.VAGA.HHN. ML:2.0 0.0005620000000000001 0.3 AML other m 2023-03-19T19:27:12.59
IV.PIGN.HHN. ML:1.4 0.00013000000000000002 0.28 AML other m 2023-03-19T19:27:12.67
IV.LRP.EHN. ML:1.0 0.00003515 0.82 AML other m 2023-03-19T19:27:14.37
IV.SGG.HHE. ML:1.6 0.00013140000000000002 0.68 AML other m 2023-03-19T19:27:16.32
IV.LRP.EHE. ML:1.6 0.000133 1.74 AML other m 2023-03-19T19:27:16.02
IV.SGG.HHN. ML:1.6 0.00014549999999999999 0.5 AML other m 2023-03-19T19:27:19.83
IV.INTR.HHE. ML:1.8 0.0001075 1.6 AML other m 2023-03-19T19:27:24.82
IV.INTR.HHN. ML:1.8 0.00011399999999999999 0.4 AML other m 2023-03-19T19:27:24.02
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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