Terremoto di magnitudo ML 1.5 del 18-03-2023 ore 00:29:32 (UTC) in zona: 1 km W Montagnareale (ME)

Un terremoto di magnitudo ML 1.5 è avvenuto nella zona: 1 km W Montagnareale (ME), il

  • 18-03-2023 00:29:32 (UTC)
  • 18-03-2023 01:29:32 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1320, 14.9320 ad una profondità di 15 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montagnareale ME 1 1615 1615
Patti ME 3 13431 15046
Librizzi ME 4 1660 16706
Sant'Angelo di Brolo ME 5 3090 19796
Gioiosa Marea ME 6 7074 26870
Piraino ME 7 3962 30832
Raccuja ME 9 1041 31873
Sinagra ME 9 2705 34578
San Piero Patti ME 9 2915 37493
Ficarra ME 9 1469 38962
Brolo ME 10 5783 44745
Ucria ME 11 1058 45803
Oliveri ME 11 2181 47984
Castell'Umberto ME 12 3128 51112
Naso ME 13 3813 54925
Falcone ME 13 2808 57733
Basicò ME 14 612 58345
Montalbano Elicona ME 14 2287 60632
Tortorici ME 15 6435 67067
San Salvatore di Fitalia ME 15 1319 68386
Floresta ME 16 485 68871
Mirto ME 17 974 69845
Capo d'Orlando ME 17 13254 83099
Furnari ME 17 3784 86883
Tripi ME 17 873 87756
Frazzanò ME 18 711 88467
Galati Mamertino ME 18 2627 91094
Mazzarrà Sant'Andrea ME 18 1531 92625
Longi ME 20 1473 94098
Capri Leone ME 20 4515 98613

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a W di Messina (238439 abitanti)
61 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
62 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
71 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.5 2023-03-18
00:29:32
38.1322 14.9323 15 2023-03-18
00:35:56
Sala Sismica INGV-Roma 115484941
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-18 00:29:32 ± 0.1
Latitudine 38.1322 ± 0.0045
Longitudine 14.9323 ± 0.0046
Profondità (km) 15 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115484941

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 519
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 79
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 350
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 520.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.19
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.33095
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115484941
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-18 00:35:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.AGST.EHZ. 2023-03-18T00:29:47.83 3.0 undecidable manual P -0.56 0
IV.MPNC.HHZ. 2023-03-18T00:29:44.52 0.6 undecidable manual S 87 0.3310 99 0.15 46
IV.AIO.HHZ. 2023-03-18T00:29:43.17 0.6 undecidable manual S 124 0.2860 101 0.11 47
IV.ECTS.HHZ. 2023-03-18T00:29:43.57 0.6 undecidable manual S 149 0.2905 101 0.37 44
IV.EPZF.HHZ. 2023-03-18T00:29:43.88 3.0 undecidable manual S -0.21 0
IV.IACL.HHZ. 2023-03-18T00:29:43.87 3.0 negative manual P -0.25 0
IV.MSFR.HHZ. 2023-03-18T00:29:43.03 0.6 undecidable manual S 250 0.2851 101 -0.02 48
IV.MILZ.HHZ. 2023-03-18T00:29:42.56 0.6 undecidable manual S 59 0.2725 102 -0.12 47
IV.IVPL.HHZ. 2023-03-18T00:29:42.63 3.0 undecidable manual S 9 0.2473 104 0.7 0
IV.IFIL.HHZ. 2023-03-18T00:29:42.16 3.0 undecidable manual P -0.35 0
IV.MCPD.HHZ. 2023-03-18T00:29:39.10 0.6 undecidable manual S 266 0.1592 117 -0.37 45
IV.IVPL.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.09 0.1 undecidable manual P 9 0.2473 104 0.34 89
IV.MSFR.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.52 0.1 negative manual P 250 0.2851 101 0.13 93
IV.MUCR.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.09 0.6 undecidable manual S 207 0.0998 134 0.04 50
IV.AIO.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.08 0.1 positive manual P 124 0.2860 101 -0.32 89
IV.ECTS.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.49 0.1 undecidable manual P 149 0.2905 101 0.01 95
IV.IVUG.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.40 3.0 positive manual P 0.19 0
IV.MILZ.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.08 0.1 undecidable manual P 59 0.2725 102 -0.1 94
IV.MPNC.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.88 0.1 positive manual P 87 0.3310 99 -0.28 90
IV.IVGP.HHZ. 2023-03-18T00:29:38.31 3.0 positive manual P 0.12 0
IV.LIBRI.HHZ. 2023-03-18T00:29:37.32 0.6 undecidable manual S 183 0.0486 156 0.16 49
IV.MCPD.HHZ. 2023-03-18T00:29:36.28 0.1 undecidable manual P 266 0.1592 117 -0.05 97
IV.LIBRI.HHZ. 2023-03-18T00:29:35.02 0.1 negative manual P 183 0.0486 156 0.02 100
IV.MUCR.HHZ. 2023-03-18T00:29:35.56 0.1 negative manual P 207 0.0998 134 0.05 98
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.LIBRI.HNE. ML:1.5 0.00038349999999999994 0.8 AML other m 2023-03-18T00:29:37.68
IV.LIBRI.HNN. ML:1.6 0.000503 0.9 AML other m 2023-03-18T00:29:38.64
IV.MUCR.HHN. ML:1.5 0.00027400000000000005 0.22 AML other m 2023-03-18T00:29:38.49
IV.MUCR.HHE. ML:1.2 0.000158 1.48 AML other m 2023-03-18T00:29:38.24
IV.MCPD.HHE. ML:1.3 0.00014000000000000001 0.46 AML other m 2023-03-18T00:29:39.75
IV.MCPD.HHN. ML:1.1 0.0000974 0.54 AML other m 2023-03-18T00:29:39.55
IV.IVPL.HHN. ML:1.7 0.0002505 0.42 AML other m 2023-03-18T00:29:42.88
IV.IVUG.HHN. ML:1.6 0.00016 0.18 AML other m 2023-03-18T00:29:43.16
IV.IVGP.HHE. ML:1.6 0.0001805 1.2 AML other m 2023-03-18T00:29:43.24
IV.IVGP.HHN. ML:1.6 0.00017549999999999998 0.26 AML other m 2023-03-18T00:29:44.40
IV.IVPL.HHE. ML:1.7 0.000261 1.46 AML other m 2023-03-18T00:29:44.00
IV.IVUG.HHE. ML:1.6 0.0001785 0.68 AML other m 2023-03-18T00:29:45.70
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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