Terremoto di magnitudo ML 0.5 del 08-03-2023 ore 03:50:52 (UTC) in zona: 3 km SE Pioraco (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 0.5 è avvenuto nella zona: 3 km SE Pioraco (MC), il

  • 08-03-2023 03:50:52 (UTC)
  • 08-03-2023 04:50:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1620, 13.0200 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pioraco MC 3 1134 1134
Camerino MC 5 6974 8108
Sefro MC 6 422 8530
Castelraimondo MC 6 4587 13117
Fiuminata MC 8 1402 14519
Muccia MC 9 915 15434
Gagliole MC 10 620 16054
Matelica MC 11 9981 26035
Serravalle di Chienti MC 11 1070 27105
Esanatoglia MC 12 2034 29139
Pievebovigliana MC 12 866 30005
Pieve Torina MC 13 1458 31463
Serrapetrona MC 14 966 32429
San Severino Marche MC 15 12726 45155
Fiordimonte MC 15 202 45357
Caldarola MC 17 1823 47180
Fiastra MC 18 559 47739
Belforte del Chienti MC 18 1886 49625
Cerreto d'Esi AN 18 3817 53442
Monte Cavallo MC 19 145 53587
Acquacanina MC 19 121 53708
Nocera Umbra PG 19 5839 59547

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
52 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
65 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
73 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
76 Km a S di Fano (60888 abitanti)
79 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
84 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
95 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
98 Km a E di Arezzo (99543 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.5 2023-03-08
03:50:52
43.1622 13.0198 13 2023-03-08
04:00:25
Sala Sismica INGV-Roma 115085341
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-08 03:50:52 ± 0.08
Latitudine 43.1622 ± 0.0027
Longitudine 13.0198 ± 0.0111
Profondità (km) 13 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115085341

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 796
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 401
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 278
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 800.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.16
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.32376
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

ML:0.5

Campo Valore
Valore 0.5
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115085341
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-08 04:00:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.SRES.HHZ. 2023-03-08T03:51:25.19 3.0 undecidable manual Sg 2.46 0
IV.ATFO.HHZ. 2023-03-08T03:51:08.12 3.0 undecidable manual Sg -0.05 0
IV.MC2.EHN. 2023-03-08T03:51:04.11 0.6 undecidable manual S 154 0.2797 96 0.49 45
IV.CING.HNZ. 2023-03-08T03:51:02.80 0.3 undecidable manual S 31 0.2482 98 0.08 73
IV.CESI.HHZ. 2023-03-08T03:51:00.60 0.3 undecidable manual S 208 0.1781 105 -0.08 74
IV.ATCC.EHZ. 2023-03-08T03:50:59.10 3.0 undecidable manual Pg 0.11 0
IV.FDMO.HHZ. 2023-03-08T03:50:59.32 0.3 undecidable manual S 159 0.1349 115 -0.14 73
IV.MC2.EHN. 2023-03-08T03:50:59.02 0.1 undecidable manual P 154 0.2797 96 -0.06 97
IV.MTRA.HNZ. 2023-03-08T03:50:59.85 3.0 undecidable manual P -0.16 0
7F.SIB1.EHE. 2023-03-08T03:50:59.40 0.6 undecidable manual P 146 0.3238 95 -0.43 44
IV.CING.HNZ. 2023-03-08T03:50:58.57 0.3 undecidable manual P 31 0.2482 98 0.02 74
IV.SNTG.HHZ. 2023-03-08T03:50:58.71 0.3 undecidable manual S 328 0.1097 124 -0.1 75
IV.CSP1.EHZ. 2023-03-08T03:50:57.03 0.3 undecidable manual P 117 0.1520 111 0.08 75
IV.MML1.EHZ. 2023-03-08T03:50:57.87 0.3 undecidable manual S 216 0.0603 146 0.1 76
IV.CESI.HHZ. 2023-03-08T03:50:57.36 0.1 undecidable manual P 208 0.1781 105 -0.01 100
IV.SNTG.HHZ. 2023-03-08T03:50:56.34 0.3 undecidable manual P 328 0.1097 124 0.04 75
IV.FDMO.HHZ. 2023-03-08T03:50:56.59 1.0 undecidable manual P 159 0.1349 115 -0.08 25
IV.MML1.EHZ. 2023-03-08T03:50:55.83 0.1 undecidable manual P 216 0.0603 146 0.13 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MML1.EHE. ML:0.5 0.0000356 0.12 AML other m 2023-03-08T03:50:58.11
IV.MML1.EHN. ML:0.6 0.00004475 0.24 AML other m 2023-03-08T03:50:58.10
IV.SNTG.HHE. ML:0.4 0.000027129014999999998 0.1024 AML other m 2023-03-08T03:50:58.93
IV.SNTG.HHN. ML:0.5 0.000027533540000000003 0.08 AML other m 2023-03-08T03:50:59.07
IV.FDMO.HHE. ML:0.2 0.000014855815 0.16 AML other m 2023-03-08T03:50:59.71
IV.FDMO.HHN. ML:0.4 0.000019172140000000002 1.2192 AML other m 2023-03-08T03:51:07.65
IV.CESI.HHE. ML:0.5 0.000020887773000000003 0.08 AML other m 2023-03-08T03:51:01.02
IV.CESI.HHN. ML:0.6 0.00003011304 0.1408 AML other m 2023-03-08T03:51:00.81
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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