Terremoto di magnitudo ML 1.4 del 26-02-2023 ore 20:54:01 (UTC) in zona: 6 km E Camerino (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 1.4 è avvenuto nella zona: 6 km E Camerino (MC), il

  • 26-02-2023 20:54:01 (UTC)
  • 26-02-2023 21:54:01 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1210, 13.1400 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Camerino MC 6 6974 6974
Caldarola MC 7 1823 8797
Serrapetrona MC 8 966 9763
Pievebovigliana MC 8 866 10629
Muccia MC 9 915 11544
Belforte del Chienti MC 9 1886 13430
Fiastra MC 9 559 13989
Cessapalombo MC 10 512 14501
Fiordimonte MC 10 202 14703
Camporotondo di Fiastrone MC 10 563 15266
Acquacanina MC 10 121 15387
Pieve Torina MC 11 1458 16845
Castelraimondo MC 12 4587 21432
San Severino Marche MC 13 12726 34158
Pioraco MC 14 1134 35292
Gagliole MC 15 620 35912
San Ginesio MC 15 3498 39410
Tolentino MC 15 20069 59479
Bolognola MC 16 142 59621
Sefro MC 16 422 60043
Serravalle di Chienti MC 16 1070 61113
Sarnano MC 16 3264 64377
Gualdo MC 17 815 65192
Monte Cavallo MC 18 145 65337
Colmurano MC 18 1263 66600
Fiuminata MC 19 1402 68002
Matelica MC 19 9981 77983
Ripe San Ginesio MC 19 852 78835
Ussita MC 20 444 79279

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
61 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
63 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
69 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
74 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
81 Km a S di Fano (60888 abitanti)
88 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.4 2023-02-26
20:54:01
43.1207 13.1398 14 2023-02-26
21:04:34
Sala Sismica INGV-Roma 114833121
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-02-26 20:54:01 ± 0.11
Latitudine 43.1207 ± 0.0045
Longitudine 13.1398 ± 0.0062
Profondità (km) 14 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114833121

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 488
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 338
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 227
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 490.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.19
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04317
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.28778
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 23
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114833121
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-02-26 21:04:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MF5.EHZ. 2023-02-26T20:54:12.77 0.6 undecidable manual S 120 0.2689 100 0.87 37
IV.NRCA.HHZ. 2023-02-26T20:54:12.26 0.6 undecidable manual S 184 0.2878 99 -0.2 46
IV.MMO1.EHZ. 2023-02-26T20:54:11.60 0.6 undecidable manual S 148 0.2599 100 -0.05 48
7F.SIB1.EHZ. 2023-02-26T20:54:11.32 0.6 undecidable manual S 157 0.2455 101 0.1 48
IV.SNTG.HHZ. 2023-02-26T20:54:10.00 0.6 undecidable manual S 313 0.1979 106 0.15 48
IV.MC2.EHZ. 2023-02-26T20:54:10.63 0.6 undecidable manual S 170 0.2122 104 0.36 46
IV.GUMA.HHZ. 2023-02-26T20:54:09.10 0.6 undecidable manual S 112 0.1538 115 0.46 45
IV.MML1.HNZ. 2023-02-26T20:54:08.13 0.3 undecidable manual S 267 0.1232 123 0.3 71
IV.MMO1.EHZ. 2023-02-26T20:54:07.00 1.0 undecidable manual P 148 0.2599 100 -0.33 23
IV.NRCA.HHZ. 2023-02-26T20:54:07.62 0.6 positive manual P 184 0.2878 99 -0.18 47
IV.FDMO.HHZ. 2023-02-26T20:54:07.05 0.6 undecidable manual S 204 0.0926 134 -0.08 49
IV.MF5.EHZ. 2023-02-26T20:54:07.76 1.0 positive manual P 120 0.2689 100 0.28 23
7F.SIB3.EHZ. 2023-02-26T20:54:07.11 0.1 undecidable manual P 159 0.2635 100 -0.28 92
IV.CSP1.EHZ. 2023-02-26T20:54:06.32 0.6 undecidable manual S 121 0.0558 151 -0.14 49
7F.SIB1.EHZ. 2023-02-26T20:54:06.90 0.1 undecidable manual P 157 0.2455 101 -0.18 94
IV.PF6.EHZ. 2023-02-26T20:54:06.00 0.6 undecidable manual S 67 0.0432 157 -0.3 48
IV.CESI.HHZ. 2023-02-26T20:54:06.47 0.6 positive manual P 236 0.2068 105 0.02 49
IV.SNTG.HHZ. 2023-02-26T20:54:06.31 1.0 undecidable manual P 313 0.1979 106 0.02 24
IV.MC2.EHZ. 2023-02-26T20:54:06.53 1.0 undecidable manual P 170 0.2122 104 0 25
IV.EL6.EHZ. 2023-02-26T20:54:06.36 1.0 negative manual P 352 0.2104 105 -0.14 24
IV.GUMA.HHZ. 2023-02-26T20:54:05.67 0.6 undecidable manual P 112 0.1538 115 0.08 49
IV.MML1.HNZ. 2023-02-26T20:54:05.12 0.1 undecidable manual P 267 0.1232 123 0 100
IV.CSP1.EHZ. 2023-02-26T20:54:04.28 1.0 undecidable manual P 121 0.0558 151 -0.05 25
IV.FDMO.HHZ. 2023-02-26T20:54:04.64 1.0 undecidable manual P 204 0.0926 134 -0.08 25
IV.PF6.EHZ. 2023-02-26T20:54:04.01 0.1 undecidable manual P 67 0.0432 157 -0.23 97
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CSP1.EHN. ML:1.5 0.00035271615 0.1024 AML other m 2023-02-26T20:54:06.47
IV.CSP1.EHE. ML:1.4 0.00029001925 0.0768 AML other m 2023-02-26T20:54:06.60
IV.NRCA.HHE. ML:1.0 0.00004441411500000001 0.1408 AML other m 2023-02-26T20:54:12.51
IV.NRCA.HHN. ML:1.0 0.0000437655965 0.1536 AML other m 2023-02-26T20:54:13.50
IV.FDMO.HHE. ML:0.7 0.00005009407 0.1664 AML other m 2023-02-26T20:54:07.18
IV.FDMO.HHN. ML:0.7 0.00005273631499999999 0.1792 AML other m 2023-02-26T20:54:08.04
IV.GUMA.HHE. ML:1.4 0.00016757939999999998 0.96 AML other m 2023-02-26T20:54:16.74
IV.GUMA.HHN. ML:1.5 0.0002498199 1.6256 AML other m 2023-02-26T20:54:07.49
IV.GUMA.HNE. ML:1.3 0.000135930495 0.5248 AML other m 2023-02-26T20:54:10.70
IV.GUMA.HNN. ML:1.5 0.00022529555 1.0112 AML other m 2023-02-26T20:54:07.64
IV.SNTG.HHE. ML:0.0 0.00000160102605 44.9536 AML other m 2023-02-26T20:54:06.28
IV.SNTG.HHN. ML:1.0 0.000059010770000000006 0.9984 AML other m 2023-02-26T20:54:17.50
IV.SNTG.HNE. ML:1.3 0.000129277995 0.7552 AML other m 2023-02-26T20:54:15.64
IV.SNTG.HNN. ML:1.3 0.0001163923 0.6144 AML other m 2023-02-26T20:54:09.67
IV.EL6.EHE. ML:1.5 0.00017126971499999998 1.0624 AML other m 2023-02-26T20:54:08.60
IV.EL6.EHN. ML:1.7 0.00028177985 0.576 AML other m 2023-02-26T20:54:13.24
IV.CESI.HNE. ML:1.4 0.00013764832 0.5888 AML other m 2023-02-26T20:54:11.80
IV.CESI.HNN. ML:1.4 0.0001444747 0.6912 AML other m 2023-02-26T20:54:11.69
IV.CESI.HHE. ML:1.3 0.000114553165 2.1248 AML other m 2023-02-26T20:54:17.99
IV.CESI.HHN. ML:0.7 0.000030159934999999998 0.8832 AML other m 2023-02-26T20:54:19.48
IV.NRCA.HNE. ML:1.5 0.0001346621 1.088 AML other m 2023-02-26T20:54:22.93
IV.NRCA.HNN. ML:1.8 0.00025467298 1.1264 AML other m 2023-02-26T20:54:24.21
IV.MF5.EHE. ML:1.8 0.00027544729999999995 2.9696 AML other m 2023-02-26T20:54:24.88
IV.MF5.EHN. ML:1.9 0.00034826314999999997 2.5856 AML other m 2023-02-26T20:54:14.02
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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