Terremoto di magnitudo ML 0.3 del 15-02-2023 ore 11:17:03 (Italia) in zona: 2 km S Bagnasco (CN)

Un terremoto di magnitudo ML 0.3 è avvenuto nella zona: 2 km S Bagnasco (CN), il

  • 15-02-2023 10:17:03 (UTC)
  • 15-02-2023 11:17:03 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2820, 8.0440 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnasco CN 2 1035 1035
Massimino SV 3 113 1148
Priola CN 4 701 1849
Battifollo CN 5 219 2068
Lisio CN 6 201 2269
Viola CN 6 391 2660
Perlo CN 7 116 2776
Nucetto CN 7 430 3206
Scagnello CN 7 194 3400
Calizzano SV 8 1475 4875
Garessio CN 9 3244 8119
Monasterolo Casotto CN 10 89 8208
Murialdo SV 10 841 9049
Pamparato CN 10 302 9351
Castelnuovo di Ceva CN 11 110 9461
Mombasiglio CN 11 609 10070
Priero CN 11 529 10599
Ceva CN 12 5782 16381
Bardineto SV 12 756 17137
Roburent CN 12 495 17632
Osiglia SV 13 444 18076
Sale delle Langhe CN 13 486 18562
Montezemolo CN 13 259 18821
Sale San Giovanni CN 14 183 19004
Torre Mondovì CN 14 498 19502
Lesegno CN 15 794 20296
Montaldo di Mondovì CN 15 557 20853
Roccavignale SV 15 752 21605
Bormida SV 15 387 21992
San Michele Mondovì CN 15 2003 23995
Roascio CN 15 97 24092
Millesimo SV 16 3383 27475
Erli SV 17 245 27720
Torresina CN 17 52 27772
Paroldo CN 17 211 27983
Castellino Tanaro CN 17 312 28295
Vicoforte CN 18 3136 31431
Camerana CN 18 631 32062
Castelvecchio di Rocca Barbena SV 18 145 32207
Saliceto CN 18 1323 33530
Cengio SV 18 3563 37093
Niella Tanaro CN 18 1046 38139
Ormea CN 18 1617 39756
Cosseria SV 18 1105 40861
Plodio SV 18 650 41511
Igliano CN 18 74 41585
Briaglia CN 18 318 41903
Nasino SV 19 207 42110
Monastero di Vasco CN 19 1297 43407
Frabosa Soprana CN 19 759 44166
Castelbianco SV 19 330 44496
Pallare SV 19 923 45419
Magliolo SV 19 974 46393
Alto CN 19 128 46521
Cigliè CN 20 190 46711
Frabosa Sottana CN 20 1497 48208
Marsaglia CN 20 245 48453
Rocca Cigliè CN 20 142 48595
Caprauna CN 20 104 48699
Rialto SV 20 564 49263
Zuccarello SV 20 309 49572

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a W di Savona (61345 abitanti)
41 Km a E di Cuneo (56081 abitanti)
55 Km a NE di Sanremo (54807 abitanti)
70 Km a S di Asti (76202 abitanti)
72 Km a W di Genova (586655 abitanti)
84 Km a SW di Alessandria (93943 abitanti)
85 Km a SE di Moncalieri (57294 abitanti)
93 Km a SE di Torino (890529 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.3 2023-02-15
10:17:03
44.2817 8.0438 3 2023-02-15
10:25:46
Sala Sismica INGV-Roma 114453251
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-02-15 10:17:03 ± 0.15
Latitudine 44.2817 ± 0.0045
Longitudine 8.0438 ± 0.0038
Profondità (km) 3 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114453251

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 480
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 123
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 353
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 480.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 184
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.12
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.15109
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.29228
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

ML:0.3

Campo Valore
Valore 0.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114453251
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-02-15 10:25:46
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
GU.MGRO.HHZ. 2023-02-15T10:17:15.09 0.6 undecidable manual S 215 0.2923 96 -0.04 49
GU.RORO.HHZ. 2023-02-15T10:17:10.37 0.6 undecidable manual S 174 0.1700 100 -0.07 50
GU.MGRO.HHZ. 2023-02-15T10:17:10.24 0.3 positive manual P 215 0.2923 96 -0.11 73
GU.CANO.HHZ. 2023-02-15T10:17:09.92 0.6 undecidable manual S 118 0.1574 101 -0.04 51
GU.GBOS.HHZ. 2023-02-15T10:17:09.68 0.6 undecidable manual S 255 0.1511 101 -0.06 51
IV.QLNO.HHZ. 2023-02-15T10:17:08.61 0.3 undecidable manual P 79 0.2203 98 -0.14 74
GU.GBOS.HHZ. 2023-02-15T10:17:07.36 0.3 positive manual P 255 0.1511 101 0.12 75
GU.RORO.HHZ. 2023-02-15T10:17:07.74 0.1 undecidable manual P 174 0.1700 100 0.1 100
GU.CANO.HHZ. 2023-02-15T10:17:07.58 0.6 undecidable manual P 118 0.1574 101 0.22 49
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
GU.CANO.HHN. ML:0.4 0.00002682946 0.224 AML other m 2023-02-15T10:17:10.23
GU.CANO.HHE. ML:0.6 0.00003615500000000001 0.9408 AML other m 2023-02-15T10:17:11.69
GU.RORO.HHE. ML:0.2 0.000015047188999999999 0.1984 AML other m 2023-02-15T10:17:10.80
GU.RORO.HHN. ML:0.0 0.00000955971305 0.1792 AML other m 2023-02-15T10:17:11.44
GU.MGRO.HHE. ML:0.3 0.000010098084 1.4784 AML other m 2023-02-15T10:17:14.65
GU.MGRO.HHN. ML:0.0 0.000006583177500000001 2.2976 AML other m 2023-02-15T10:17:14.88
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download