Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 09-08-1985 ore 01:17:21 (Italia) in zona: E Ripatransone (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: E Ripatransone (AP), il

  • 08-08-1985 23:17:21 (UTC)
  • 09-08-1985 01:17:21 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0010, 13.7680 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ripatransone AP 0 4309 4309
Montefiore dell'Aso AP 6 2123 6432
Massignano AP 6 1638 8070
Cossignano AP 7 978 9048
Acquaviva Picena AP 7 3831 12879
Carassai AP 8 1100 13979
Cupra Marittima AP 8 5398 19377
Grottammare AP 8 16006 35383
Offida AP 10 5058 40441
Campofilone FM 10 1916 42357
Moresco FM 10 598 42955
Monterubbiano FM 10 2230 45185
Monteprandone AP 11 12655 57840
San Benedetto del Tronto AP 11 47303 105143
Monsampolo del Tronto AP 12 4611 109754
Petritoli FM 12 2335 112089
Castorano AP 12 2380 114469
Altidona FM 12 3390 117859
Lapedona FM 12 1166 119025
Spinetoli AP 12 7215 126240
Pedaso FM 12 2800 129040
Monte Vidon Combatte FM 12 433 129473
Montalto delle Marche AP 13 2122 131595
Ortezzano FM 13 774 132369
Castignano AP 14 2796 135165
Colli del Tronto AP 14 3668 138833
Appignano del Tronto AP 14 1785 140618
Ponzano di Fermo FM 14 1674 142292
Montedinove AP 15 488 142780
Monte Giberto FM 15 801 143581
Castel di Lama AP 15 8634 152215
Monte Rinaldo FM 16 379 152594
Montottone FM 16 979 153573
Colonnella TE 16 3734 157307
Controguerra TE 17 2436 159743
Rotella AP 18 906 160649
Martinsicuro TE 18 16033 176682
Grottazzolina FM 18 3398 180080
Ancarano TE 18 1857 181937
Fermo FM 18 37655 219592
Monsampietro Morico FM 19 659 220251
Montelparo FM 19 778 221029
Torano Nuovo TE 20 1611 222640
Maltignano AP 20 2401 225041
Sant'Egidio alla Vibrata TE 20 9811 234852
Corropoli TE 20 5045 239897

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
70 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
72 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
78 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
79 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-08-08
23:17:21
43.001 13.768 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 11389
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-08 23:17:21 ± 0.466
Latitudine 43.0010 ± 0.0314
Longitudine 13.7680 ± 0.0339
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 11389

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4445.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 214
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00664
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02202
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 11389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:14:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SD1.Z. 1985-08-08T23:18:03.00 10.0 undecidable manual SN 178 1.2876 -0.07 0.8
--.SOR.Z. 1985-08-08T23:18:01.00 10.0 undecidable manual PN 169 2.442 -0.63 1.1
--.TR9.Z. 1985-08-08T23:17:59.00 10.0 undecidable manual PN 149 2.2311 0.38 1.4
--.MNS.Z. 1985-08-08T23:17:57.00 10.0 undecidable manual SG 232 1.0101 0.83 0.5
--.SGG.Z. 1985-08-08T23:17:52.10 10.0 undecidable manual PN 163 1.6761 1.16 0.6
--.AS1.Z. 1985-08-08T23:17:51.50 10.0 undecidable manual SG 274 0.8103 1.45 0.1
--.DUI.Z. 1985-08-08T23:17:48.00 10.0 undecidable manual PN? 158 1.4319 0.37 0.7
--.CH1.Z. 1985-08-08T23:17:48.50 10.0 undecidable manual PN 295 1.4541 0.46 1.7
--.SD1.Z. 1985-08-08T23:17:44.80 10.0 undecidable manual PN 178 1.2876 -0.87 1.1
--.MNS.Z. 1985-08-08T23:17:41.00 10.0 undecidable manual PG 232 1.0101 -0.68 1.4
--.AS1.Z. 1985-08-08T23:17:37.00 10.0 undecidable manual PG 274 0.8103 -1.14 0.7
--.PO9.Z. 1985-08-08T23:17:37.00 10.0 undecidable manual PG 234 0.7326 0.27 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download