Terremoto di magnitudo ML 1.5 del 07-02-2023 ore 10:25:15 (UTC) in zona: 4 km N Lusevera (UD)

Un terremoto di magnitudo ML 1.5 è avvenuto nella zona: 4 km N Lusevera (UD), il

  • 07-02-2023 10:25:15 (UTC)
  • 07-02-2023 11:25:15 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3060, 13.2680 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lusevera UD 5 643 643
Resia UD 8 1033 1676
Taipana UD 8 636 2312
Montenars UD 9 538 2850
Gemona del Friuli UD 10 10964 13814
Venzone UD 10 2117 15931
Resiutta UD 11 309 16240
Tarcento UD 11 9012 25252
Magnano in Riviera UD 11 2336 27588
Artegna UD 11 2885 30473
Nimis UD 12 2740 33213
Chiusaforte UD 12 672 33885
Bordano UD 12 754 34639
Moggio Udinese UD 13 1714 36353
Attimis UD 13 1805 38158
Trasaghis UD 15 2227 40385
Buja UD 15 6563 46948
Treppo Grande UD 15 1708 48656
Amaro UD 15 823 49479
Osoppo UD 15 2936 52415
Cassacco UD 16 2938 55353
Dogna UD 16 175 55528
Tricesimo UD 16 7600 63128
Reana del Rojale UD 17 4966 68094
Faedis UD 18 2945 71039
Colloredo di Monte Albano UD 18 2223 73262
Cavazzo Carnico UD 19 1052 74314
Majano UD 20 5945 80259

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a N di Udine (99169 abitanti)
61 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
83 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.5 2023-02-07
10:25:15
46.3057 13.2683 10 2023-02-07
10:31:36
Sala Sismica INGV-Roma 114215781
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-02-07 10:25:15 ± 0.12
Latitudine 46.3057 ± 0.0099
Longitudine 13.2683 ± 0.0143
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114215781

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1250
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 990
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 316
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1250.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 82
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.22
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.05216
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.30667
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114215781
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-02-07 10:31:36
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
OX.PLRO.HHZ. 2023-02-07T10:25:22.12 0.6 positive manual P 341 0.2572 50 0.18 47
OX.CLUD.HHZ. 2023-02-07T10:25:22.72 1.0 undecidable manual P 300 0.3067 50 -0.07 24
OX.ACOM.HHZ. 2023-02-07T10:25:22.66 0.6 negative manual P 35 0.2950 50 0.06 48
OX.MPRI.HHZ. 2023-02-07T10:25:21.00 1.0 undecidable manual P 252 0.2041 114 0.05 25
OX.DRE.HHZ. 2023-02-07T10:25:21.77 1.0 undecidable manual P 117 0.2923 50 -0.77 20
NI.PALA.HHZ. 2023-02-07T10:25:21.64 0.6 undecidable manual P 256 0.2455 50 -0.1 48
OX.FUSE.HHZ. 2023-02-07T10:25:20.17 1.0 positive manual P 301 0.2140 113 -0.97 18
RF.GEPF.HHZ. 2023-02-07T10:25:19.15 0.6 undecidable manual P 251 0.0944 134 0.26 48
IV.PTCC.HHZ. 2023-02-07T10:25:19.36 0.6 undecidable manual P 30 0.1178 127 0.08 50
NI.VINO.HHZ. 2023-02-07T10:25:18.39 0.1 positive manual P 175 0.0522 150 0.1 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
NI.VINO.HHE. ML:1.5 0.0005925 1.84 AML other m 2023-02-07T10:25:20.00
NI.VINO.HHN. ML:1.4 0.0004035 0.2 AML other m 2023-02-07T10:25:20.00
RF.GEPF.HHN. ML:1.6 0.00046199999999999995 0.24 AML other m 2023-02-07T10:25:21.37
RF.GEPF.HHE. ML:1.6 0.0005064999999999999 0.6 AML other m 2023-02-07T10:25:21.35
IV.PTCC.HHE. ML:1.1 0.000124 1.54 AML other m 2023-02-07T10:25:21.17
IV.PTCC.HHN. ML:1.2 0.000156 0.22 AML other m 2023-02-07T10:25:22.14
OX.PLRO.HNE. ML:2.0 0.0005465 0.1 AML other m 2023-02-07T10:25:26.84
OX.PLRO.HHE. ML:1.7 0.000239 1.76 AML other m 2023-02-07T10:25:26.91
OX.PLRO.HNN. ML:2.1 0.0006695 0.12 AML other m 2023-02-07T10:25:27.07
OX.PLRO.HHN. ML:1.6 0.000219 0.2 AML other m 2023-02-07T10:25:27.03
OX.DRE.HHE. ML:1.4 0.000121 1.8 AML other m 2023-02-07T10:25:27.94
NI.PALA.HHN. ML:1.4 0.00014800000000000002 0.84 AML other m 2023-02-07T10:25:28.03
OX.DRE.HHN. ML:1.5 0.0001305 0.24 AML other m 2023-02-07T10:25:28.15
NI.PALA.HHE. ML:1.4 0.0001385 0.42 AML other m 2023-02-07T10:25:29.03
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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