Terremoto di magnitudo ML 1.6 del 25-01-2023 ore 15:03:10 (Italia) in zona: 2 km W Serracapriola (FG)

Un terremoto di magnitudo ML 1.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Serracapriola (FG), il

  • 25-01-2023 14:03:10 (UTC)
  • 25-01-2023 15:03:10 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8070, 15.1390 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Serracapriola FG 2 3931 3931
Chieuti FG 5 1698 5629
Ururi CB 11 2693 8322
San Paolo di Civitate FG 12 5818 14140
San Martino in Pensilis CB 13 4793 18933
Rotello CB 13 1212 20145
Portocannone CB 16 2551 22696
Santa Croce di Magliano CB 16 4435 27131
Montelongo CB 18 365 27496
Torremaggiore FG 18 17311 44807
Montorio nei Frentani CB 18 437 45244
Campomarino CB 18 7712 52956
Larino CB 19 6793 59749
Poggio Imperiale FG 19 2724 62473
Lesina FG 19 6410 68883
San Giuliano di Puglia CB 20 1042 69925

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a NW di San Severo (53905 abitanti)
51 Km a NW di Foggia (151991 abitanti)
68 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
81 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
88 Km a NW di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.6 2023-01-25
14:03:10
41.8073 15.1392 10 2023-01-25
14:24:34
Sala Sismica INGV-Roma 113781851
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-25 14:03:10 ± 0.31
Latitudine 41.8073 ± 0.0135
Longitudine 15.1392 ± 0.0217
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113781851

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1758
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1519
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 270
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1760.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 216
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.41
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.45326
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 16
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113781851
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-25 14:24:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.POFI.HNZ. 2023-01-25T14:03:46.79 3.0 undecidable manual S -0.56 0
IV.SGRT.HHZ. 2023-01-25T14:03:27.75 0.6 undecidable manual S 96 0.4533 50 0.93 37
IV.LPEL.HHZ. 2023-01-25T14:03:26.75 3.0 negative manual P 0.48 0
OT.OT05.EHZ. 2023-01-25T14:03:24.14 0.6 undecidable manual S 113 0.3759 50 -0.38 46
IV.BSSO.HHZ. 2023-01-25T14:03:22.32 3.0 positive manual P 2.47 0
IV.APRC.HHZ. 2023-01-25T14:03:22.51 0.3 undecidable manual S 99 0.3049 50 0.09 74
IV.SGRT.HHZ. 2023-01-25T14:03:20.58 0.3 undecidable manual P 96 0.4533 50 0.62 63
OT.OT17.EHZ. 2023-01-25T14:03:19.09 0.1 undecidable manual S 125 0.2095 112 -0.19 99
OT.OT05.EHZ. 2023-01-25T14:03:18.10 0.3 undecidable manual P 113 0.3759 50 -0.52 67
IV.APRC.HHZ. 2023-01-25T14:03:17.59 0.3 undecidable manual P 99 0.3049 50 0.18 73
OT.OT04.EHN. 2023-01-25T14:03:17.99 0.6 undecidable manual P 105 0.3408 50 -0.03 50
OT.OT06.EHZ. 2023-01-25T14:03:17.92 1.0 undecidable manual P 110 0.3606 50 -0.44 23
OT.OT11.EHZ. 2023-01-25T14:03:16.72 1.0 undecidable manual P 153 0.3274 50 -1.07 18
IV.MELA.HHZ. 2023-01-25T14:03:15.93 0.3 undecidable manual S 185 0.1016 130 0.24 75
OT.OT17.EHZ. 2023-01-25T14:03:15.53 0.6 undecidable manual P 125 0.2095 112 -0.07 51
IV.CIGN.HHZ. 2023-01-25T14:03:15.48 3.0 negative manual P 0.38 0
OT.OT16.EHZ. 2023-01-25T14:03:14.95 0.6 undecidable manual S 41 0.0360 157 0.81 42
IV.MELA.HHZ. 2023-01-25T14:03:13.76 0.1 undecidable manual P 185 0.1016 130 0.24 100
OT.OT16.EHZ. 2023-01-25T14:03:11.90 0.1 undecidable manual P 41 0.0360 157 -0.73 87
IV.GATE.HHZ. 2023-01-25T14:03:06.06 3.0 undecidable manual P 0
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MELA.HHE. ML:2.5 0.004204962499999999 0.16 AML other m 2023-01-25T14:03:16.01
IV.MELA.HNE. ML:2.5 0.0039620615 0.1728 AML other m 2023-01-25T14:03:16.01
IV.MELA.HHN. ML:2.6 0.0044836395 0.2176 AML other m 2023-01-25T14:03:16.07
IV.MELA.HNN. ML:2.6 0.004272679 0.2176 AML other m 2023-01-25T14:03:16.07
IV.APRC.HHE. ML:1.6 0.00017277065 0.1408 AML other m 2023-01-25T14:03:23.56
IV.APRC.HHN. ML:1.8 0.00026155865 0.1408 AML other m 2023-01-25T14:03:24.45
IV.CIGN.HHE. ML:1.1 0.00007182363499999999 0.2816 AML other m 2023-01-25T14:03:19.95
IV.CIGN.HHN. ML:1.2 0.00009376285 0.4992 AML other m 2023-01-25T14:03:21.90
IV.APRC.HNE. ML:1.6 0.00017537905000000002 0.128 AML other m 2023-01-25T14:03:23.57
OT.OT05.EHN. ML:1.4 0.000073108375 0.096 AML other m 2023-01-25T14:03:25.74
IV.SGRT.HHE. ML:1.6 0.00009710035 0.416 AML other m 2023-01-25T14:03:27.93
IV.SGRT.HHN. ML:1.4 0.000067186745 0.256 AML other m 2023-01-25T14:03:28.88
IV.SGRT.HNE. ML:1.5 0.00009080563499999999 0.4352 AML other m 2023-01-25T14:03:28.15
IV.SGRT.HNN. ML:1.4 0.00006629455000000001 0.3584 AML other m 2023-01-25T14:03:29.38
IV.LPEL.HHE. ML:1.5 0.000039513105 0.2176 AML other m 2023-01-25T14:03:40.90
IV.LPEL.HHN. ML:1.5 0.000045504865 0.1792 AML other m 2023-01-25T14:03:42.17
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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