Terremoto di magnitudo ML 1.1 del 24-01-2023 ore 03:15:16 (UTC) in zona: 1 km N Alvito (FR)

Un terremoto di magnitudo ML 1.1 è avvenuto nella zona: 1 km N Alvito (FR), il

  • 24-01-2023 03:15:16 (UTC)
  • 24-01-2023 04:15:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7000, 13.7470 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Alvito FR 1 2713 2713
Posta Fibreno FR 4 1139 3852
Vicalvi FR 4 783 4635
San Donato Val di Comino FR 6 2107 6742
Gallinaro FR 6 1269 8011
Fontechiari FR 7 1303 9314
Campoli Appennino FR 7 1725 11039
Casalvieri FR 8 2698 13737
Casalattico FR 9 574 14311
Settefrati FR 9 728 15039
Broccostella FR 9 2741 17780
Pescosolido FR 9 1555 19335
Atina FR 10 4316 23651
Sora FR 11 26144 49795
Opi AQ 11 420 50215
Picinisco FR 12 1218 51433
Villa Latina FR 12 1241 52674
Arpino FR 13 7262 59936
Pescasseroli AQ 13 2203 62139
Santopadre FR 14 1357 63496
Isola del Liri FR 14 11715 75211
Belmonte Castello FR 15 739 75950
Castelliri FR 16 3454 79404
Terelle FR 16 422 79826
Colle San Magno FR 17 699 80525
Villetta Barrea AQ 17 653 81178
Roccasecca FR 18 7365 88543
Civitella Alfedena AQ 18 296 88839
San Biagio Saracinisco FR 18 349 89188
Rocca d'Arce FR 18 959 90147
Arce FR 19 5756 95903
Fontana Liri FR 19 2953 98856
Castrocielo FR 19 3965 102821
Balsorano AQ 19 3569 106390
Colfelice FR 20 1932 108322

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
75 Km a E di Latina (125985 abitanti)
78 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
80 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
81 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
84 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
85 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
89 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
91 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
92 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
93 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
94 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
97 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
97 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
98 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
99 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
99 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.1 2023-01-24
03:15:16
41.7003 13.747 9 2023-01-24
03:24:57
Sala Sismica INGV-Roma 113753911
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-24 03:15:16 ± 0.09
Latitudine 41.7003 ± 0.0054
Longitudine 13.7470 ± 0.0060
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113753911

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 564
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 487
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 214
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 560.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 129
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.03148
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.39390
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:1.1

Campo Valore
Valore 1.1
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113753911
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-24 03:24:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.INTR.HHZ. 2023-01-24T03:15:29.53 0.1 undecidable manual S 21 0.3327 50 0.07 97
IV.GIUL.HHZ. 2023-01-24T03:15:25.07 1.0 positive manual P 249 0.3939 50 -0.08 24
IV.CERA.HHZ. 2023-01-24T03:15:25.97 0.3 undecidable manual S 117 0.2266 110 -0.12 73
IV.INTR.HHZ. 2023-01-24T03:15:24.05 0.3 negative manual P 21 0.3327 50 -0.04 73
IV.VVLD.HHZ. 2023-01-24T03:15:24.55 0.3 undecidable manual S 331 0.1925 114 -0.31 71
IV.LRP.EHZ. 2023-01-24T03:15:22.65 0.1 undecidable manual S 246 0.1313 123 -0.11 100
IV.VVLD.HHZ. 2023-01-24T03:15:21.50 0.3 negative manual P 331 0.1925 114 0.06 75
IV.CERA.HHZ. 2023-01-24T03:15:21.89 1.0 negative manual P 117 0.2266 110 -0.26 24
IV.LRP.EHZ. 2023-01-24T03:15:20.32 0.3 positive manual P 246 0.1313 123 0.09 75
IV.POFI.HHZ. 2023-01-24T03:15:19.11 0.1 undecidable manual P 303 0.0315 160 0.35 97
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.POFI.HHE. ML:0.0 0.00029700000000000006 0.36 AML other m 2023-01-24T03:15:20.69
IV.POFI.HHN. ML:0.0 0.000176 0.34 AML other m 2023-01-24T03:15:21.64
IV.LRP.EHE. ML:1.1 0.00013295 0.14 AML other m 2023-01-24T03:15:22.80
IV.LRP.EHN. ML:0.7 0.00004895 1.58 AML other m 2023-01-24T03:15:22.07
IV.VVLD.HHN. ML:0.9 0.00006225 0.44 AML other m 2023-01-24T03:15:25.22
IV.VVLD.HHE. ML:0.8 0.000049699999999999995 1.14 AML other m 2023-01-24T03:15:25.65
IV.INTR.HNE. ML:1.9 0.0002785 0.8 AML other m 2023-01-24T03:15:37.36
IV.INTR.HNN. ML:2.0 0.0003435 0.4 AML other m 2023-01-24T03:15:38.75
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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