Terremoto di magnitudo ML 1.5 del 22-01-2023 ore 21:30:46 (Italia) in zona: 5 km E Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 1.5 è avvenuto nella zona: 5 km E Parenti (CS), il

  • 22-01-2023 20:30:46 (UTC)
  • 22-01-2023 21:30:46 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1770, 16.4710 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 5 2188 2188
Colosimi CS 9 1247 3435
Bianchi CS 10 1305 4740
Mangone CS 12 1891 6631
Rogliano CS 13 5637 12268
Cellara CS 13 504 12772
Panettieri CS 13 351 13123
Santo Stefano di Rogliano CS 13 1725 14848
Aprigliano CS 13 2890 17738
Soveria Mannelli CZ 13 3076 20814
Figline Vegliaturo CS 13 1137 21951
Carlopoli CZ 13 1516 23467
Marzi CS 14 989 24456
Piane Crati CS 14 1423 25879
Carpanzano CS 15 255 26134
Pietrafitta CS 15 1310 27444
Scigliano CS 15 1226 28670
Pedace CS 16 1907 30577
Belsito CS 16 923 31500
Serra Pedace CS 16 986 32486
Pedivigliano CS 16 831 33317
Spezzano Piccolo CS 17 2079 35396
Casole Bruzio CS 17 2578 37974
Cicala CZ 17 968 38942
Decollatura CZ 17 3159 42101
Spezzano della Sila CS 18 4541 46642
Trenta CS 18 2633 49275
Motta Santa Lucia CZ 18 845 50120
Paterno Calabro CS 19 1398 51518
Serrastretta CZ 19 3176 54694
Celico CS 19 2802 57496
San Pietro Apostolo CZ 19 1691 59187
Malito CS 19 783 59970
Sorbo San Basile CZ 19 809 60779
Altilia CS 19 711 61490
Rovito CS 20 3158 64648
Cotronei KR 20 5480 70128
Conflenti CZ 20 1392 71520
Taverna CZ 20 2703 74223
Dipignano CS 20 4376 78599

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
26 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
32 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
58 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.5 2023-01-22
20:30:46
39.1773 16.471 9 2023-01-22
20:35:45
Sala Sismica INGV-Roma 113735181
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-22 20:30:46 ± 0.06
Latitudine 39.1773 ± 0.0036
Longitudine 16.4710 ± 0.0046
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113735181

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 479
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 110
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 231
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 480.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 107
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.15
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.15288
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.53150
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113735181
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-22 20:35:45
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.CET2.HHZ. 2023-01-22T20:31:04.99 0.6 undecidable manual S 312 0.5315 50 -0.44 43
IV.CET2.HHZ. 2023-01-22T20:30:57.42 1.0 positive manual P 312 0.5315 50 -0.09 23
IV.SELL.HHZ. 2023-01-22T20:30:55.68 0.6 undecidable manual S 148 0.2293 109 -0.35 47
IV.PIPA.HHZ. 2023-01-22T20:30:55.63 0.6 negative manual P 41 0.4074 50 0.25 46
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-22T20:30:55.46 0.6 undecidable manual S 291 0.2149 110 -0.04 50
IV.CELI.HHZ. 2023-01-22T20:30:55.77 0.6 undecidable manual S 7 0.2266 109 -0.17 48
7C.CS2FF.HNZ. 2023-01-22T20:30:54.96 0.3 undecidable manual S 305 0.2014 111 -0.05 75
7C.CSMBE.HNZ. 2023-01-22T20:30:54.68 0.3 undecidable manual S 305 0.1952 112 -0.12 74
IV.GRI.EHE. 2023-01-22T20:30:54.66 0.1 undecidable manual P 186 0.3570 50 0.12 95
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-22T20:30:53.40 0.6 undecidable manual S 318 0.1529 117 0.09 50
IV.CELI.HHZ. 2023-01-22T20:30:52.06 0.1 positive manual P 7 0.2266 109 0.03 100
IV.SELL.HHZ. 2023-01-22T20:30:52.08 0.1 undecidable manual P 148 0.2293 109 0 100
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-22T20:30:51.82 0.6 positive manual P 291 0.2149 110 0.04 50
7C.CS2FF.HNZ. 2023-01-22T20:30:51.66 0.1 undecidable manual P 305 0.2014 111 0.16 97
7C.CSMBE.HNZ. 2023-01-22T20:30:51.55 0.1 undecidable manual P 305 0.1952 112 0.17 97
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-22T20:30:50.50 0.6 undecidable manual P 318 0.1529 117 -0.01 51
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SPS2.HHN. ML:1.5 0.0002605 0.14 AML other m 2023-01-22T20:30:53.96
IV.SPS2.HHE. ML:1.4 0.00023649999999999998 1.04 AML other m 2023-01-22T20:30:54.29
IV.CAR1.HHN. ML:1.8 0.00037 0.54 AML other m 2023-01-22T20:30:55.98
IV.SELL.HHN. ML:1.2 0.00010155 1.42 AML other m 2023-01-22T20:30:56.73
IV.SELL.HHE. ML:1.2 0.0000925 0.46 AML other m 2023-01-22T20:30:56.44
IV.CELI.HHN. ML:1.4 0.00013700000000000002 0.8 AML other m 2023-01-22T20:30:57.04
IV.CAR1.HHE. ML:1.9 0.0004545 1.62 AML other m 2023-01-22T20:30:57.93
IV.CELI.HHE. ML:1.2 0.00008999999999999999 1.68 AML other m 2023-01-22T20:30:58.06
IV.PIPA.HHN. ML:1.4 0.000082 1.42 AML other m 2023-01-22T20:31:07.93
IV.PIPA.HHE. ML:1.4 0.0000763 1.04 AML other m 2023-01-22T20:31:08.32
IV.CET2.HHE. ML:1.6 0.000076891985 0.2304 AML other m 2023-01-22T20:31:07.05
IV.CET2.HHN. ML:2.0 0.000200749405 0.3456 AML other m 2023-01-22T20:31:07.12
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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