Terremoto di magnitudo ML 0.8 del 11-01-2023 ore 03:31:34 (UTC) in zona: 6 km E Camerino (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 0.8 è avvenuto nella zona: 6 km E Camerino (MC), il

  • 11-01-2023 03:31:34 (UTC)
  • 11-01-2023 04:31:34 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1190, 13.1400 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Camerino MC 6 6974 6974
Caldarola MC 7 1823 8797
Pievebovigliana MC 8 866 9663
Serrapetrona MC 8 966 10629
Muccia MC 9 915 11544
Fiastra MC 9 559 12103
Belforte del Chienti MC 10 1886 13989
Cessapalombo MC 10 512 14501
Fiordimonte MC 10 202 14703
Acquacanina MC 10 121 14824
Camporotondo di Fiastrone MC 10 563 15387
Pieve Torina MC 11 1458 16845
Castelraimondo MC 12 4587 21432
San Severino Marche MC 13 12726 34158
Pioraco MC 14 1134 35292
San Ginesio MC 14 3498 38790
Gagliole MC 15 620 39410
Tolentino MC 16 20069 59479
Bolognola MC 16 142 59621
Sefro MC 16 422 60043
Sarnano MC 16 3264 63307
Serravalle di Chienti MC 16 1070 64377
Gualdo MC 17 815 65192
Monte Cavallo MC 18 145 65337
Colmurano MC 18 1263 66600
Fiuminata MC 19 1402 68002
Matelica MC 19 9981 77983
Ripe San Ginesio MC 19 852 78835
Ussita MC 19 444 79279

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
61 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
63 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
69 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
74 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
81 Km a S di Fano (60888 abitanti)
88 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.8 2023-01-11
03:31:34
43.119 13.1403 13 2023-01-11
04:02:08
Sala Sismica INGV-Roma 113464661
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-11 03:31:34 ± 0.1
Latitudine 43.1190 ± 0.0063
Longitudine 13.1403 ± 0.0074
Profondità (km) 13 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113464661

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 591
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 417
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 212
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 590.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 55
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.25
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04317
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.26710
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

ML:0.8

Campo Valore
Valore 0.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113464661
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-11 04:02:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.SNTG.HNZ. 2023-01-11T03:31:43.26 0.3 undecidable manual S 313 0.1996 103 0.1 97
IV.CESI.HHZ. 2023-01-11T03:31:43.48 0.3 undecidable manual S 237 0.2068 102 0.11 96
IV.GUMA.HNZ. 2023-01-11T03:31:42.21 0.3 undecidable manual S 112 0.1529 111 0.37 92
IV.MML1.EHZ. 2023-01-11T03:31:41.43 0.3 undecidable manual S 268 0.1232 120 0.38 92
IV.MF5.EHZ. 2023-01-11T03:31:41.17 0.3 undecidable manual P 119 0.2671 97 0.42 89
IV.FDMO.HHZ. 2023-01-11T03:31:40.17 0.3 undecidable manual S 205 0.0908 132 -0.1 98
IV.CING.HNZ. 2023-01-11T03:31:40.39 0.3 undecidable manual P 9 0.2599 98 -0.22 92
IV.MMO1.EHZ. 2023-01-11T03:31:40.00 0.3 undecidable manual P 148 0.2581 98 -0.59 84
7F.SIB2.EHZ. 2023-01-11T03:31:40.97 0.3 undecidable manual P 152 0.2572 98 0.4 90
IV.CESI.HHZ. 2023-01-11T03:31:39.58 0.3 undecidable manual P 237 0.2068 102 -0.14 95
IV.MC2.EHZ. 2023-01-11T03:31:39.52 0.3 undecidable manual P 170 0.2104 101 -0.26 93
7F.SIB1.EHZ. 2023-01-11T03:31:39.93 0.3 undecidable manual P 157 0.2437 99 -0.41 89
IV.EL6.EHZ. 2023-01-11T03:31:39.77 0.3 undecidable manual P 352 0.2122 101 -0.04 97
IV.PF6.EHZ. 2023-01-11T03:31:39.39 0.3 undecidable manual S 64 0.0432 155 -0.04 100
IV.GUMA.HNZ. 2023-01-11T03:31:39.28 0.3 undecidable manual P 112 0.1529 111 0.44 91
IV.SNTG.HNZ. 2023-01-11T03:31:39.53 0.3 undecidable manual P 313 0.1996 103 -0.06 97
IV.CSP1.EHZ. 2023-01-11T03:31:39.64 0.3 undecidable manual S 120 0.0540 149 0.06 100
IV.MML1.EHZ. 2023-01-11T03:31:38.37 0.3 undecidable manual P 268 0.1232 120 -0.01 99
IV.CSP1.EHZ. 2023-01-11T03:31:37.50 0.3 undecidable manual P 120 0.0540 149 -0.03 100
IV.FDMO.HHZ. 2023-01-11T03:31:37.74 0.3 undecidable manual P 205 0.0908 132 -0.19 96
IV.PF6.EHZ. 2023-01-11T03:31:37.25 0.3 undecidable manual P 64 0.0432 155 -0.19 97
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CSP1.EHE. ML:0.9 0.00010247362 0.12 AML other m 2023-01-11T03:31:39.76
IV.CSP1.EHN. ML:0.9 0.00010718230000000001 0.1216 AML other m 2023-01-11T03:31:39.75
IV.FDMO.HHE. ML:1.0 0.00010842250000000001 0.1408 AML other m 2023-01-11T03:31:40.32
IV.FDMO.HHN. ML:0.8 0.00006933696 0.16 AML other m 2023-01-11T03:31:40.36
IV.CESI.HHE. ML:0.4 0.000016642269 0.1408 AML other m 2023-01-11T03:31:43.57
IV.CESI.HHN. ML:0.8 0.000036248095 0.12 AML other m 2023-01-11T03:31:43.75
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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